Dall'alto della nostra profonda e plurale umilté, qualche tempo fa ci siamo permessi di fare una lista delle fiere che potevano tranquillamente evitare di invitarci... Eccola: "Le 10 fiere da non fare".
L'intento era ironico, ma non troppo...
L'intento era ironico, ma non troppo...
Dando seguito a quel post, in questa rubrica, il "mestiere della fiera", parliamo delle mostre del fumetto e di tutto quello che c'è dietro: costi, fattibilità, aneddoti. E, ovviamente, retroscena succosi...
Spuntano ovunque fiere del "fumetto".
Come funghi.
Oddio: "fumetto" tra virgolette, visto che un "comics and games" non si nega a nessuno... In realtà si dovrebbe parlare di "cosplayer e youtuber", visto che sono questi a non mancare mai.
Chiariamo un punto: rispetto ad una decina di anni fa, il fumetto fa figo. Non leggerlo, eh: parlarne, presentarlo. Organizzare un evento sul fumetto, grazie a LuccaComics, Romics ed a poche altre manifestazioni maggiori, grazie ai film sui comics, grazie al fatto che, comunque, si parla molto di più del fumetto, è una cosa di moda. Il fumetto è stato sdoganato: ora se ne può parlare, perché tutti lo conoscono. Ripeto: "conoscono", non "leggono".
Però, organizzare qualcosa di specifico, richiede competenze, soldi e tempo.
Allora, la stragrande maggioranza di manifestazioni piccole, punta su cosplayer e youtuber. Perché è facile, perché se ne trovano dappertutto e... perché è facile improvvisarsi tale.
Aggiungi quattro tavoli con giochi vari, contatti espositori - più sono e meglio è, perché portano soldi - ed hai fatto una fiera "del fumetto". "E i fumetti?", come chiesi ad un tizio che mi presentava una manifestazione esattamente come ho fatto io qui sopra... "I fumetti li portate voi espositori!", mi disse.
Per questo non mi stupisco quando leggo questo, proveniente da XXX COMICS AND GAMES:
"Questa mail è inviata a tutti i nostri contatti, ivi compresi coloro i quali abbiano gia inviato la modulistica.
Buongiorno Antani Comics,
Mancano pochissimi giorni all'evento, avendo ampliato gli spazi espositivi in area commerciale abbiamo a dispozione ancora alcuni moduli che verranno assegnati con la formula LAST MINUTE e quindi uno sconto del 50% sullo spazio:
- Moduli 3x3 con pareti: ancora 3 a disposizione prezzo scontato: X€ iva esclusa- Moduli 6x3 con pareti: ancora 1 a disposizione prezzo scontato: X€ iva esclusa- Moduli 4x4 con pareti (per attività alimentare): ancora 1 a disposizione prezzo scontato: X€ iva esclusa".
Vedete quanto è facile organizzare un evento? Hai spazio per tot. espositori? Ne inviti fino ad esaurimento. Quindi, se la metratura totale, per qualche motivo, aumenta, tu ne chiami di più. Un po' come fa Romics, che apre padiglioni su padiglioni.
Tu, "commerciale" di una manifestazione, non ti dai un target, anche in base allo storico della stessa: se l'anno precedente sono venuti venti espositori, e tu parlandoci - perché ci si parla, coi propri clienti!! - scopri che hanno incassato decentemente, forse non è il caso che, nell'edizione successiva, raddoppi gli spazi. Il perché è facile da capire, volendo farlo: chi viene per vendere, si spartisce una "torta", che è l'incasso che si può fare ad una fiera.
I più bravi, vincono: ma è chiaro che, se tu, da un anno all'altro, aumenti il numero dei soggetti che vendono, senza garanzie di un aumento più che proporzionale del pubblico che entra in fiera, qualcuno si farà del male.
Il tutto perché, ripeto: il cliente primario della manifestazione, del "commerciale" della fiera, ovvero colui che vende gli spazi, è chi acquista questi ultimi: gli espositori, che vanno convinti, cui devi presentare la manifestazione come una macchina che funziona, che sa portare persone interessate, che possa promettere - con cognizione di causa - vendite sufficienti a ripagare i costi e ad assicurare un guadagno. Sottolineo "promettere con cognizione di causa", che è ovviamente altra cosa da "garantire": nessuno pretende certezze, ma tutti vogliamo il giusto rispetto.
E' il motivo per cui mi fido poco, a volte, delle seconde edizioni di manifestazioni che sono andate bene alla prima: generalmente si sparge la voce, anche tra gli espositori e... zak! Ecco che ci ritroviamo in cento invece dei cinquanta dell'anno prima! Magari la "torta" cresce un po'... ma di sicuro, chi guadagna da questa situazione è chi ti vende lo spazio.
E' facile lavorare così: invece, il modo corretto di fare il proprio mestiere, è stabilire a priori quelli che sono gli spazi, farli pagare il giusto prezzo, ed accontentarsi. Magari facendo crescere, la manifestazione aggiungendo qualche stand di anno in anno, compatibilmente con la soddisfazione degli espositori e l'aumento del pubblico.
Altrimenti, si rischia di bruciare quella che potrebbe essere una mostra in crescita...
A riprova di quanto detto, ieri, sempre da XXX COMICS AND GAMES, è arrivata questa precisazione:
A seguito della mail inviata ieri, ed ad alcune segnalazioni pervenute, ci teniamo a precisare che i moduli 3x3 in sconto "LAST MINUTE" sono dovuti al fatto che in data XX, per venire incontro alla crescente richiesta di spazi espositivi sono stati aggiunti nuovi moduli.
Il numero degli spazi espositivi, senza includere l'area videogames è salito da X dello scorso anno a Y.Per quanto concerne lo spazio 6x3 invece è semplicemente uno stand il cui espositore ha disdetto il giorno precedente a tale email
Per questo motivo abbiamo preso di comune accordo la decisione di effettuare questo LAST MINUTE per riempire, con poco preavviso, in 2 soli giorni i rimanenti 3 moduli vacanti dei 20 aggiunti 1 settimana fa.
L'aumento degli spazi di cui qui sopra è di poco oltre il 20%, non una percentuale trascurabile.
E, quella che secondo me è una seconda scorrettezza, è lo sconto che si fa per chi arriva last minute.
In genere, le manifestazioni, per fare cassa in fretta, riducono i prezzi per chi prenota per tempo.
Fare uno sconto last minute, significa svalutare il proprio prodotto, mancando di rispetto a chi ti ha dato i soldi con mesi di anticipo - rischiando anche qualcosa - e facendo chiaramente capire che, il prossimo anno, puoi aspettare fino a pochi giorni prima per decidere se andare a vendere in quella manifestazione, o restartene a casa.
Il che, forse, spesso è la soluzione migliore.
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