venerdì 27 maggio 2016

#EditoriCreativi #43: Lion, Save the Date...

Scelte dubbie, comportamenti al limite dell'illogico: spiegazioni, anche se richieste, zero.
Cosa fanno i nostri eroici (??) editori preferiti (??) quando non sono impegnati a pianificare la conquista del mondo?
Continua la saga di EDITORI CREATIVI... una rubrica più o meno mensile, ma che grazie soprattutto al gruppo Alastor-Pegasus-Lion, potrebbe tranquillamente essere settimanale, e pure con un paio di spin-off...


giovedì 26 maggio 2016

martedì 24 maggio 2016

#Arf2016: #Arfacce! (un commento)


E' stato un gran bel finesettimana, quello passato all'ARF 2016.

Come abbiamo parzialmente raccontato qui, il festival è cresciuto. Sta crescendo velocemente: di rado mi è capitato di vedere un così repentino salto di qualità in una manifestazione dopo un solo anno dalla sua nascita.

La "piccola rivoluzione", che consiste nel mettere il fumetto al centro del progetto, è ormai assodato: ha funzionato! L'Arf non è stata la prima, né l'unica manifestazione a farlo: ma l'ha fatto in modo quasi integralista. Fumetto, fumetto, fumetto.

Fumetto come mostre, come autori, come iniziative per i bambini. Come grandi eventi.
Come mostra mercato riservata quasi solo ad editori ed autoproduzioni.
Il tutto basato sulla competenza degli organizzatori, autori per esperienza e vocazione diversissimi tra di loro, e sulla collaborazione con altre realtà, come il Comicon, per la mostra di Hugo Pratt.

Nel parlare di questa manifestazione, mi sento di aver poco da dire: mi sono complimentato per le tante cose che hanno funzionato, e le critiche sono ben poche. In primis, i costi: il biglietto, 10 euro, è alto, e non includere la mostra di Pratt, chiedendo per questa un extra, non mi è piaciuto. Gli stand costano ancora troppo, con prezzi paragonabili a quelli di Romics.



domenica 22 maggio 2016

Chiude "Fantastici Quattro": La più grande rivista di supereroi di sempre

Nell'autunno dell'88, Star Comics lancio FANTASTICI QUATTRO.
Era la seconda collana supereroistica dell'editore perugino, dopo L'UOMO RAGNO, che ormai aveva alle spalle oltre un anno di vita.
Il primo supergruppo della marvel, era stato la "spalla" di Spider-Man, e dopo una decina di numeri si era deciso di separarli, per pubblicare più materiale.

Rinviata svariate volte, FANTASTICI QUATTRO (FQ per gli amici) usci, appunto, in autunno: due storie e mezza, la serie principale era scritta da Doug Moench e disegnata da un Bill Sienkiewicz veramente acerbo. In appendice Devil, disegnato da un certo Miller, e pezzi dell'Hulk di Mantlo Buscema.

Da lì a qualche mese, la serie avrebbe fatto un gran salto di qualità: come L'UOMO RAGNO sarebbe diventata quindicinale, ed avrebbe visto la nascita di tante "sorelle": da GLI INCREDIBILI X-MEN a CAPITAN AMERICA & I VENDICATORI, passando per WOLVERINE, SILVER SURFER e tante altre pubblicate da Play Press.

L'universo Marvel stava rinascendo in Italia dopo anni di oblio, e tutto il fumetto USA avrebbe goduto di nuova linfa e nuovi lettori.

Questa settimana, Fantastici Quattro ha chiuso i battenti, forse per sempre, col numero 380: questo pezzo è per ricordarne, brevemente e senza pretese di completezza, la storia, i contenuti e le emozioni che ci ha trasmesso, magari col vostro (graditissimo) contributo.

In fondo, troverete anche un bel commento di Giuseppe Guidi, editor della testata da molti anni.

Momento topico: è più forte il NUOVO Hulk, o la NUOVA Cosa?

sabato 21 maggio 2016

#ARF2016: giorno uno (e mezzo) con foto!

Arf 2016: lo stand Antani Comics

Garantendo che Antani Comics ci sarebbe stata anche l'anno successivo, concludevo la mia "recensione" dell'Arf 2015, prima edizione:

Devo dire che, nonostante queste critiche, l'ARF mi è piaciuto molto. Ci ho creduto subito, ed ho investito molto in questa manifestazione, perché ho visto il coraggio e la passione di chi sa quello che fa. 
E spero che la "piccola rivoluzione" che questo festival sta facendo, che consiste nel mettere il fumetto al centro, possa essere l'inizio di un cambiamento bello ed auspicabile nel mondo delle manifestazioni "dedicate" al fumetto, e che possa diventare la strada che deve percorrere chi vuole fare eventi di qualità. Che servano al fumetto, ma anche a chi ci lavora.

In un mondo dove le fiere del fumetto sono "Comics & Games" e/o "Comics & Cosplayers", dove spesso quello che segue la "&" prende il sopravvento sul resto, ben venga l'Arf. Che è uno spot per il fumetto, che è un posto dove si parla di fumetto, si cerca e si lavora per il fumetto.

giovedì 19 maggio 2016

Antani Comics all'ARF 2016 con taaaaanti autori! (update!)

Da domani, venerdì 20, a domenica 22, dalle 10 alle 20, saremo all'ARF seconda edizione, al Macro di Roma, zona Testaccio, stand A24.

Vista la particolarità dell'evento, per una volta punteremo su uno stand diverso: tanti, tantissimi autori, tutti o quasi di Shockdom e Inkiostro Edizioni, presenti coi loro fumetti in vendita, oltre ad una serie di offerte, direttamente dal meglio del nostro negozio. Cartonati, manga e volumi al 50%, e probabilmente anche un po' di cose a 1 euro.

Veniteci a trovare, vi aspettiamo!

Qui sotto, il calendario degli eventi.



mercoledì 18 maggio 2016

Vendere i propri fumetti: una storia


Abbiamo parlato e riparlato di come vendere i propri fumetti ad un negozio.
Con una premessa: prima provate a farlo direttamente al pubblico, almeno vi rendete conto che quei "300 euro di valutazione" che avete visto su eBay, sono solo il prezzo che un venditore prova a strappare al pubblico, non quello finale di vendita. E che, magari, se tentate voi con un'asta online, incassate 17,81 euro, incluse commissioni, rotture di scatole e tanti tanti "extra".

Insomma, se entrate nell'ottica di provare a vendere i vostri fumetti ad un negozio, prima leggetevi quanto sopra: sicuramente - perdonate la spocchia - vi saranno utili.


Ricevo una mail, ieri:

Vorrei vendere 220 Topolini, dal numero XX al numero XX, esclusi i numeri XX.  Inoltre vorrei includere nella lista i numeri XX.
 
Per capirci: tutta roba di qualche anno fa, né così vecchi da essere rari e richiesti, né così recenti da essere appetibili...

Le condizioni non sono ottime, ma neanche pessime: in alcuni qualche piccolo strappo sulla copertina, in altri i cruciverba già svolti. I numeri XX (meno di 10, nota) non sono mai stati scartati (per chi ha l'abbonamento li mandano con una pellicola di plastica; forse farò un piccolo taglietto per togliere il talloncino con il nome e l'indirizzo). Se volete delle foto basta chiedere. 
In base ai dati di wikipedia (segue link, nota) il prezzo preciso a cui li ho acquistati è €502,80. Non ho mai venduto dei fumetti quindi non so ben orientarmi sul prezzo, ma pensavo di proporveli intorno ai 200€. Se sto esagerando non esitate a dirmelo, perché come ho già detto non me ne intendo. Spero mi prendiate in considerazione.



Definire "non pessimo" un albo che ha "solo" dei piccoli strappi, in copertina poi, e "solo" i cruciverba fatti, è cosa fuori dal mondo, e denota una totale mancanza di obiettività.
Si tratta, infatti, di fumetti danneggiati e con segni di penna, il che li rende vendibili solo ad un lettore occasionale...

Prezzo: parlare di prezzo di copertina, per Topolino, è impossibile.
I primi numeri, hanno un valore dall'importante al discreto: fino a verso il 500/600, sono vendibili a prezzi superiori all'euro a pezzo. Poi, si passa a un euro, scendendo mano a mano che si va avanti.
Ed è normale: oggi, Topolino, vende molto, ma molto, meno che in passato. Per cui, esistono decine di migliaia di albi in più, di quante siano le richieste, per cui:
-o hai copie perfette, e punti magari a venderle ad un collezionista, e si parla comunque al massimo di un euro a pezzo;
-oppure hai albi "da battaglia", e speri di darli via a 50 centesimi, se non meno.

Indovinate quale caso era questo?

Questa persona, ha in mano un valore di venti-trenta euro, e prova a vendere a 200.
Qualcuno storcerà il naso, chiedendosi come può un semplice lettore essere così informato da saperlo.

Ma qui sono due le valutazioni da fare: la prima, è che - come detto - non puoi definire "non pessimi" degli albi con strappi e scritte. Non puoi, perché altrimenti significa che non hai chiari alcuni concetti, come quello di "ottimo", "buono" e "pessimo".

E non puoi, parimenti, provare a vendere a poco meno di metà prezzo qualcosa di usato.
Significa che tu pensi che, un rivenditore, o non debba guadagnarci, o possa vendere a prezzo intero - o poco meno - e quindi come nuovi, oggetti che sono EVIDENTEMENTE usati e in pessima condizione.

E, per finire, se ti rispondo dandoti una valutazione ed una spiegazione, abbi almeno la cortesia non dico di dirmi grazie, ma quantomeno di informarmi che non sei interessato...

domenica 15 maggio 2016

L'abisso tra Teramo e Perugia

Una settimana fa, a quest'ora, stavamo concludendo Teramo Comix.
Quarta location diversa in quattro anni, fuori dal centro storico, dove si era quasi sempre svolta. Tanti espositori. Vi confesso che un po' di paura ce l'avevo.

Invece, la fiera è andata benissimo: alcuni intoppi, anche importati, ma che sono stati prontamente - spero - recepiti dall'organizzazione, non hanno intaccato un bel programma, gestito in una location ottima, e condito da una discreta cura dei dettagli. Per dire: le macchinette automatiche a prezzi bassissimi e continuamente rifornite, il bar con della ottima porchetta, la mensa universitaria - aperta tutti i giorni a pranzo e cena (tranne la domenica sera), faceva un menù completo di bevande a meno di sette euro.

E dirlo ora, che sono qui a Perugia Comics, dove ieri mattina saranno entrate cinquanta persone, e il pomeriggio forse il doppio, senza bar, senza alcun tipo di supporto o servizio, anzi con le macchinette automatiche che hanno, praticamente, solo il caffé, e l'unico bar vicino che è chiuso alla domenica, mi fa una gran tristezza
Ho perso mezz'ora di lavoro, per andare a prendere il pranzo per me e due colleghi, idem tutti i visitatori della fiera. Invece di tenerli "dentro" tutta la giornata, offrendo un ambiente quanto più possibile accogliente, è meglio farli girare per Perugia a cercarsi un panino?

Intendiamoci: non che a Perugia Comics ci fosse chissà quale pubblico. Per fare dei numeri, ieri che era sabato, ho incassato MENO del venerdì di Teramo che, per chi non lo sapesse, è in genere un giorno relativamente inutile, come tutti i venerdì delle fiere piccole, utile al massimo per tirar qualcosa per pagare lo stand...

Sono quattro anni che faccio questa manifestazione: l'incasso è sempre stato altalenante, ma tra il decente ed il buono, almeno per una manifestazione che - per me che sono vicino - ha relativamente poche spese. Quest'anno il tracollo totale: ma era prevedibile.
Dopo le prime due edizioni, alla Rocca Paolina, scrissi questo pezzo: se togliamo le problematiche proprie della location, le critiche da fare sono le stesse. Tu non puoi organizzare un evento per quattro anni, ricadendo negli stessi errori di edizione in edizione: un anno, andrà bene, e l'incasso - magari - coprirà qualche pecca. Ma se non fai pubblicità, non segnali la location, e fai pagare CINQUE euro per visitare una sala con una piccola mostra mercato, come accaduto nella nuova location, inaugurata lo scorso anno, la maggior parte del pubblico, all'edizione successiva, non verrà.

Si, va bene: fai delle mostre espositive bellissime, ospiti autori: ma queste cose vanno pubblicizzate, no?

Due eventi, stessa città.
Indovinate quale è quello non pubblicizzato?

venerdì 13 maggio 2016

One Piece "da edicola"... in fumetteria! Spunti di riflessione

Abbiamo già parlato recentemente, e male, degli allegati editoriali.
Per chi vivesse sulla luna, si tratta di fumetti che escono allegati, appunto, ai quotidiani o ai settimanali, sfruttando la grande distribuzione, tra edicole e supermercati.

Inutile dirlo: fanno concorrenza alle vendite degli albi "da fumetteria", spesso più costosi, magari anche irreperibili nella loro edizione da libreria.

Ora una piccola anticipazione...


giovedì 12 maggio 2016

Qualche consiglio per la lettura...

Qualche volta, in fiera, specialmente le più piccole, ti capita un po' di tempo, tra momenti morti e nottate in albergo, per poter leggere qualcosa di più del solito.

Qui sotto, qualche breve recensione di cose lette nell'ultima settimana, senza pretese particolari, se non quella legata all'intento - spero apprezzato - di voler condividere del buon fumetto...

Southern Bastards, l'ultimo gioiello partorito da Jason Aaron

mercoledì 11 maggio 2016

La DC che ci manca: 50 titoli da consigliare a Lion (parte 1)

Alcune settimane fa nella pagatissima rubrica Il Rompifumetto, che il sottoscritto scrive  per Mangaforever.net regolarmente (ehm...), parlammo di quante pubblicazioni Lion Comics aveva omesso di fare nei suoi primi cinquanta mesi di vita.

E ne elencammo una decina.
Ma la mia convinzione è che ne avremmo potute trovare molte ma molte di più, con un po' di impegno.

Bene: ci siamo impegnati: e ne abbiamo trovate trenta sulle cinquanta che avevamo ipotizzato in un primo momento. Alle restanti venti, stiamo lavorando... che ne dite di darci una mano?


Qui sotto, trovate la lista: specifichiamo che abbiamo elencato solo fumetti di un certo livello, tra l'ottimo ed il capolavoro, la cui caratteristica comune è di non esser mai stati pubblicati da Lion o, ove lo fossero stati, di non avere una edizione facilmente reperibile...

NB: "annunciato", per me, come per la maggior parte delle persone di buon senso, non è la stessa cosa di "stampato e distribuito"... ma perché qualcosa venga considerata come "annunciata", deve almeno essere comparsa su un catalogo.



lunedì 9 maggio 2016

#LuccAddio

Da quest'anno non saremo più a Lucca Comics, "LuccaFuori" compreso.

Ne parliamo qui sotto.


domenica 8 maggio 2016

Associazione Fumetterie: è la volta buona!

I soci della Reale Aggregazione Venditori Carta Stampata Con Cordiali Nuvolette
(RAVCSCCN), ovvero la prima associazione di protofumetterie.
Era il 1896, in provincia di Belluno.

giovedì 5 maggio 2016

001 Edizioni e Manicomix: a volte ritornano

Svariati anni fa, con la nascita di Meli Comics, ci fu un esodo di editori verso il nuovo distributore.
Quasi tutti, provenivano da Pan Distribuzione.

Ora la storia si ripete, ma con altri protagonisti.
Nell'ultimo anno, Meli Comics ha perso l'esclusiva di svariati editori, ma ha acquisito Bonelli e Bao: quest'ultima, transfuga da Alastor/Pegasus, che in pochi mesi ha perso pure Comma 22 e 001 Edizioni. In particolare quest'ultimo, "uno e quadruplo", visto che 001 è anche Now Comics, Hikari e Nova Express, era recentemente desaparecido: negli ultimi sei mesi, si è visto veramente poco.
Pensiamo alla collana Universal War One: sei albi, annunciati ad inizio 2015 come mensili, ed usciti a maggio (due, a distanza di tre settimane) e ad ottobre (due, insieme): poi più nulla.

Gli ultimi due, finalmente, hanno visto la luce, ovviamente in anteprima ad una fiera: Napoli Comicon. Riusciremo ad averli in breve tempo nelle fumetterie?

La risposta qui sotto.


mercoledì 4 maggio 2016

#kobanecalling: Bao ringrazia le fumetterie

Sull'interessantissimo blog di Bao, si parla di Kobane Calling e delle vendite lusinghiere che sta raccogliendo.
Una volta tanto, c'è un editore che da i numeri:


Questi numeri, si prestano a varie analisi.

Intanto, va detto che, in risposta alle domande di questo post, l'editore da i numeri anche di fumetterie e librerie che avrebbero venduto il libro: duecento circa le prime, ottocento le seconde.

Il primo dato è indubbiamente giusto, stando almeno a quello che dicono i distributori in via non ufficiale - sia mai che qualcuno pubblichi liste dettagliate - e che mi risulta da uno studio fatto - parzialmente - con l'Associazione Fumetterie alcuni anni fa.


martedì 3 maggio 2016

#ilMestiereDellaFiera 10: Un "Comics and Games" non si nega a nessuno...

Dall'alto della nostra profonda e plurale umilté, qualche tempo fa ci siamo permessi di fare una lista delle fiere che potevano tranquillamente evitare di invitarci... Eccola: "Le 10 fiere da non fare".
L'intento era ironico, ma non troppo...

Dando seguito a quel post, in questa rubrica, il "mestiere della fiera", parliamo delle mostre del fumetto e di tutto quello che c'è dietro: costi, fattibilità, aneddoti. E, ovviamente, retroscena succosi...


domenica 1 maggio 2016

#PrimoMaggio e voglia di andare avanti

Dopo svariati anni, ho passato un primo maggio senza lavorare.
Mi fa quasi strano.

Ultimamente, per questa festa, sono sempre stato a Napoli, per il Comicon (l'ultimo anno ne ho parlato qui): è un periodo di fiere, tra aprile e maggio, in tutto, avrò due o tre giorni non lavorativi.
Ma ci sta.

Però oggi mi è capitato di leggere l'articolo 4 della nostra Costituzione:

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. 
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

E mi sono chiesto quanto il mio lavoro "concorra al progresso materiale o spirituale della società".