Arf 2016: lo stand Antani Comics |
Garantendo che Antani Comics ci sarebbe stata anche l'anno successivo, concludevo la mia "recensione" dell'Arf 2015, prima edizione:
Devo dire che, nonostante queste critiche, l'ARF mi è piaciuto molto. Ci ho creduto subito, ed ho investito molto in questa manifestazione, perché ho visto il coraggio e la passione di chi sa quello che fa.
E spero che la "piccola rivoluzione" che questo festival sta facendo, che consiste nel mettere il fumetto al centro, possa essere l'inizio di un cambiamento bello ed auspicabile nel mondo delle manifestazioni "dedicate" al fumetto, e che possa diventare la strada che deve percorrere chi vuole fare eventi di qualità. Che servano al fumetto, ma anche a chi ci lavora.
In un mondo dove le fiere del fumetto sono "Comics & Games" e/o "Comics & Cosplayers", dove spesso quello che segue la "&" prende il sopravvento sul resto, ben venga l'Arf. Che è uno spot per il fumetto, che è un posto dove si parla di fumetto, si cerca e si lavora per il fumetto.
Il menu del giorno, per quanto riguarda gli autori presenti presso il nostro stand |
I laboratori per bambini hanno il tutto esaurito già prima dell'inizio della fiera.
Lo scorso anno, avevano avuto problemi a raggiungere la metà della capienza...
E vi assicuro che è una bellissima esperienza - non sono sarcastico - lavorare davanti a quell'area... L'unico rischio che hai, è che provino a reclutare bambini prendendoli dalla fila per Sio al tuo stand!
Laboratori dell'area Kids |
Conferenze: lo scorso anno, erano pienissime. Quest'anno... pure! Ieri c'è stata quella sul diritto di satira - noiosissima la prima parte, esplosiva nel finale, quando si è sfiorata la rissa - ed era stracolma di persone...
La parte del leone l'hanno fatta - almeno da quello che ho visto - Daniele Fabbri e Gipi, con un romantico e polemico bacio. Gipi ha concluso la querelle sulla paura, da parte di chi fa satira, sulle conseguenze di un eventuale "attacco" mediatico contro l'Islam, commentando: "Quando bestemmio, bestemmio pure Allah!", provocando una risata generale ed applausi, che hanno di fatto posto fine alla conferenza...
La conferenza sul diritto di satira |
Al di là di tutto, si notano due cose: che rispetto all'anno scorso c'è stata una ottima evoluzione, un impegno a limare i difetti e a crescere verso un obiettivo chiaro e definito.
E, soprattutto, che si è iniziato a coniugare le esigenze commerciali con quelle autoriali.
Per il resto: le vendite del venerdì sono state buone, quelle del sabato devono ancora decollare. Ma il discorso, per quello che mi riguarda, è relativo: seguo e partecipo all'Arf perché voglio credere ad un tipo di festival del fumetto diverso, lontano dal modello "Romics" o "Lucca", che hanno ormai definito la cifra di quelle che sono le manifestazioni del fumetto in Italia.
All'Arf, alla Teramo Heroes di Di Giandomenico e a pochi altri eventi, il compito di cambiare rotta, provando a coniugare, però, in modo intelligente gli aspetti organizzativi, commerciali ed autoriali. Un po' come fa, su scala più grande, il Comicon di Napoli: ognuno a suo modo, ma nel solco dell'idea di mettere il fumetto "al centro".
...continua!
E poi, dai: c'era Stan Lee!
Stan Lee all'ARF: realtà o pesce d'aprile? |
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