Ci siamo e ci risiamo.
La solita solfa.
Ormai da una quindicina di anni, Cinema e TV pescano a piene mani dal mondo del fumetto.
E, come accade puntualmente ogni volta, ogni nuovo film o serie genera nuovi acquirenti.
Ormai il fumetto è di moda: non leggerlo, magari averlo, magari "guardarlo".
Cito sempre un aneddoto personale di quasi cinque anni fa. Al mare, un cameriere, vedendo un piccolo logo di Capitan America sulla mia maglietta, mi fa: "Ah! Capitan America! Ho visto tutti i suoi film!".
Quindici anni fa, lo avrebbe scambiato per altro, o ignorato bollandomi come nerd, o - piccola minoranza - avrebbe esclamato "Mi piacciono tantissimo i suoi fumetti".
Oggi, come è ovvio, vincono TV e Cinema: e i fumetti spesso piegano trame, personaggi e modalità di narrazione di fronte al potere dei primi due. Che - e qui arriviamo al punto - possono essere un notevole incentivo rispetto alle vendite del nostro medium preferito: pensiamo a
The Walking Dead, un fumetto epico, spettacolare, mai visto, se vogliamo, ma che per avere successo presso il grande pubblico ha avuto bisogno di una - pessima - serie TV.
Una volta non era così, ma oggi senza supporto video o di uno
youtuber o
influencer, o di un autore molto mediatico, è difficile farsi conoscere. Un italico esempio di ciò è
Gipi, assunto a fenomeno di massa da quando ha avuto svariati passaggi televisivi...
Ciò nulla toglie al fumetto: anzi, può dare molto, oltre che in termini di vendite anche come incentivo nello svecchiare di stili e personaggi.
Ma questo passaggio va saputo sfruttare.