Fare il libraio a fumetti non è il lavoro più bello del mondo.
E' un bellissimo mestiere, forse tra i più interessanti. Ma, come tutto quello che si basa sulla passione (ne parlavo ieri con una amica che lavora nel settore musicale), da sempre l'idea che sia tutto divertimento, risate e pacche sulle spalle.
Non è così, anzi.
Frequentando l'ambiente, ci si mette poco a scoprire quelli che sono i problemi reali: mancanza di professionalità, investimenti nulli, soprattutto in promozione. Ma, a parer mio, la cosa più grave - che non si trova, a questi livelli e con queste modalità, in altri settori - è la concorrenza sleale che i fornitori fanno ai negozianti, che non sono quasi mai considerati partner commerciali.
Sleale perché il fornitore ha - ovviamente! - margini più alti, quindi può permettersi di ribassare il prezzo al pubblico, e comunque di guadagnare maggiormente dalla vendita degli articoli.
Sleale perché il fornitore ha la merce - ovviamente! - prima del negoziante, quindi può giovarsi dell'effetto anteprima.
Sleale perché sia gli sconti che i tempi di uscita, sono decisi unilateralmente dal distributore, al massimo con il contributo dell'editore. E, spesso, le due figure coincidono.
Sleale perché, quando il libraio ordina, non ha idea di quando il materiale verrà distribuito, se ci saranno o meno anteprime, se le modalità di vendita o gli sconti verranno variati in corso. E prenota con l'anticipo di mesi e mesi, talvolta anni, e senza diritto di reso.
Ma la realtà è che il primo giorno di Lucca Comics 2014 ha passato ogni più impensabile limite di presa in giro per chi fa il mio lavoro. Roba da vergognarsi di campare in questo settore.
Se gli altri anni c'erano numerose anteprime, stavolta alcuni, i più grandi, se ne sono AMPIAMENTE passati ad ogni livello.
Senza alcun ritegno.
Iniziamo dai primi della classe, Panini Comics.Che, last minute, ha rimandato TUTTE le uscite della settimana alla successiva.
Obiettivo, forse, quello di non avere il fastidio di dover distribuire del materiale nell'impegnativa vigilia di Lucca Comics...![]() |
Le novità Panini Comics: oltre a portarne una barca, l'editore, per la prima volta, ha "chiuso per ferie", facendo slittare praticamente tutte le uscite della settimana a dopo Lucca Comics! |
Ma questa mancanza di rispetto da parte di Pan/Panini, diventa una piccolezza rispetto al vero colpo di genio, che senza dubbio proviene da Alastor/Pegasus Distribuzione/i.
Faccio presente che quanto sto dicendo proviene, si, dal sottoscritto, ma su segnalazione di svariati colleghi, coi quali (oltre una decina) mi sono confrontato prima di parlarne; oltretutto, lo stesso distributore è stato contattato, con relativo "report" delle problematiche emerse.
La situazione.
A quattro anni precisi da quando, con tutti gli arretrati Planeta/DeAgostini bloccati, Alastor & Co. si presentarono a Lucca Comics con tonnellate di volumi, incluso il mitico cofanetto di Preacher (qui la storia è stata recentemente raccontata); a trentacinque mesi dal blocco totale del catalogo Planeta/DeAgostini; a circa venti mesi dal ritorno del magazzino dell'editore spagnolo (seicento giorni, nei quali, tra l'altro, non si è ancora capito cosa sia disponibile e cosa sia definitivamente esaurito)... Alastor, o Pegasus Distribuzione/i che dir si voglia (ora non stiamo a sottilizzare) si presenta in fiera con svariate cose date per esaurite. Piccolezze, tipo il secondo omnibus di Preacher, sparito da cinque o sei mesi, o il V for Vendetta in bianco e nero, esaurito da oltre un anno.
Di per sé, niente per cui arrabbiarsi troppo: l'avevamo già detto che Alastor è "la casa dell'arretrato" (almeno in fiera!)...
Ma il vero colpo di genio c'è!
![]() |
Watchmen Absolute Edition edito da Planeta/DeAgostini, introvabile da tre anni |
Esatto: WATCHMEN! Il volumone Planeta, esaurito da oltre tre anni, è tornato finalmente disponibile. Sbandierato dallo scorso dicembre, come incentivo all'acquisto del mitologico cofanetto/bara di Before Watchmen... si è aspettato fino ad ora, ben dieci mesi, per distribuirlo.
Ovviamente, a Lucca, dove "il-distributore-che-è-diventato-editore", può guadagnarci per bene, incassando anche il margine delle fumetterie, vendendolo alle decine di migliaia di clienti di queste ultime, che si presentano a Lucca Comics sempre più convinti, ogni anno, e giustamente direi, di poter acquistare cose che nei negozi non si trovano...
E il fatto - come mi ha detto ieri lo stesso distributore - che il volume verrà distribuito tra una, massimo due settimane (in realtà TRE, visto che è appena uscito il calendario Lion di novembre) - cambia poco: ormai il danno è fatto. Ed è l'ennesimo. Bello grosso.
Ovviamente, questo post non ha la pretesa di essere esaustivo.
Ho citato solo due esempi negativi, i maggiori da quel che so.
Ma ci sono anche altri che hanno portato in fiera maree di roba annunciata da semestri, da anni... o manga che escono da una Lucca all'altra, così che il cliente sa bene dove trovarli, come d'altronde pochissimi sono quelli che hanno distribuito tutto o quasi prima della manifestazione, come Bao che ha addirittura mandato nei negozi l'ultimo di Zerocalcare con ben DUE settimane di anticipo... Caso più unico che raro.
Non possiamo dire tutto, ma francamente questa VERGOGNA non poteva passare sotto silenzio.
Forse è ora, davvero prima del tracollo, che le fumetterie inizino a svegliarsi.
Alastor, come disse un mio amico negoziante, è un vero e proprio "cartello", sulla scia proprio di quelli del narcotraffico: smercio per certi canali e certi negozi "più uguali degli altri", tanto per citare Orwell, e piombo nel deratano e nell'economia di persone che onestamente e con passione cercano di guadagnarsi da vivere.
RispondiEliminaL'anno scorso, ad agosto, entrò in distribuzione il secondo Omnibus di Sandman: su tante fumetterie contattate da me, dato che il volume mi serviva per ragioni accademiche oltre che per le questioni di lettura e collezionismo, quindi con una certa premura, le risposte oscillarono tra il "non è arrivato", "mi hanno detto che molte copie erano fallate" (quando a volte le robe fallate anche vistosamente le mandano ugualmente) e "me ne hanno mandato solo una copia ed era del tizio che per primo l'ha ordinato". Poi sul sito, nella pagina dedicata a questo volume, svetta il commento "l'ho visto ieri sul banchetto a Lucca".
A me sta proprio sulle scatole che i negozianti vengano trattati come sacchi da svuotare e fantocci da pugnalare, i signori della distribuzione meriterebbero una bella stretta alle parti basse. Io consiglio, per quanto limitatamente posso, di comprare sempre in fumetteria perché il negoziante è l'ultimo anello della catena, un tizio qualunque come te che si è rotto il culo a fare quello che fa nonostante il giogo letale dei pesci grandi, quello gentile che ti accoglie in negozio nonostante i momenti di "accollo", che ti procura le cose, che ti fa gli sconti e che ti invita a tornare in un posto dove la passione verso un medium e la comunella si sposano armoniosamente.
Se posso aggiungere un ulteriore apostrofo alla questione, varcando lo steccato dei grandi nomi, stamattina una casa editrice recentemente rinata con un nome simile al precedente mette una foto dello stand. Ok, cosa c'è lì? Un bel libro "sold out/ out of stock" (cit.) da parecchio tempo sulle loro piattaforme dedicate alla vendita dei loro prodotti. Giorni fa, in occasione di un post che riguardava Lucca, contattai la casa editrice per capire se c'era possibilità di acquistare on line questo libro che ho visto oggi in foto, perché magari c'era qualche copia disponibile in qualche scatolone.
La risposta fu "telefono muto".
Concludendo, per me, la questione "esaurito" e "non più disponibile" è soltanto una diavoleria pretestuosa per ficcare le persone in questo enorme tritacarne. Ognuno ha le proprie ragioni, ma cazz* il libro sia online che al banco avrà anche lo stesso prezzo, sarà che i soldi digitali per certe cose non vanno bene. Sarà l'autunno, sarà che il cash serve per comprare il ramen.
Mi scuso per il pippone chilometrico, spero di non essere bannato :)
Un saluto e buon lavoro.
Mai bannato nessuno :)
EliminaGrazie per il contributo!
Mi riallaccio al tuo discorso per dire che in fiera non vi era solo materiale annunciato mesi e mesi prima, ma anche materiale sold-out, terminato, non disponibile o come volete chiamarlo.
RispondiEliminaDue esempi?
Provate ad ordinare
- CONFANETTO JUSTICE LEAGUE 13 VARIANT
- JUSTICE LEAGUE 15 VARIANT
Vi diranno che son terminati.
Eppure perchè in fiera è stato possibile acquistarli come ho fatto io?
A me è andata bene che sono un privato, ma non penso che alle fumetterie vada bene gli venga negata la disponibilità di ordinare del materiale se effettivamente era ancora disponibile!!!
Ciao
Servono commenti?
Eliminapersonalemente, a costo di rimanere senza qualche volume lion, o li acquisto dalla mia fumetteria o non li prendo.
RispondiEliminainoltre vorrei precisare che alcuni dei comportamenti dell'editore sono "giustificati" da noi lettori, non dalle fumetterie, ma proprio da noi consumatori. un esempio: le variant... 100 tipi di variant per un unico numero... a cosa servono? bisogna averle tutte? per l'amor del cielo, questo non è collezionismo o piacere della lettura, questo è uno scempio. se noi lettori non acquistassimo più variant e contro variant e le lasciassimo tutte sul banco lion a lucca comics, eccome che cambierebbero politica nella distribuzione.
quototi appieno.
EliminaDa lettore lo faccio.