sabato 8 febbraio 2020

La nuova legge sulla lettura. Prologo.

Ne parlammo qui e qui: a breve sarà in vigore la nuova legge contenente "Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura", approvata il 5 febbraio scorso.
Fatevi un favore: si parla di lettura, leggetela.

E, siccome quasi tutti stanno commentando solo la parte che riguarda sconti e prezzi, prima di dire una qualunque sciocchezza o diffondere bugie o informazioni superficiali come stanno facendo molti, leggetela bene.


La questione è complessa. Molto.
Anche solo parlare di prezzi, sconti e dei cambiamenti che questa legge potrebbe portare, richiede tempo e lavoro.

Sto scrivendo un pezzo, in merito, partendo da questa interessante intervista che spiega il perché della chiusura di tante librerie.

Alcuni passaggi interessanti:
"Se la Francia, che ha tre volte i nostri lettori, pubblica la metà dei nostri libri, forse qualche domanda ce la dovremmo fare."
In realtà la Francia ha una volta e mezzo i nostri lettori, anche se, forse, si parla di qualità maggiore, nel senso che si legge di più, soprattutto i giovani.

Ma, soprattutto:
"In Francia per aggirare il tetto del 5 per cento Amazon ha cercato di offrire la spedizione gratuita, ma il Governo ha bloccato anche quella. In Germania invece lo sconto non esiste e questo risale a fine Ottocento in seguito a una stretta di mano tra editori e librai. In Italia gli sconti non hanno portato a un aumento dei lettori, ma a un aumento del prezzo di copertina. Tutti questi sconti noi li paghiamo. Davvero si può credere che un editore stabilisca un prezzo e il giorno dopo il libro lo venda al 15 per cento in meno? È ovvio che non può essere così. I prezzi di copertina sono diventati molto alti per compensare la politica degli sconti."
E qui c'è, spiegata benissimo, la bolla editoriale: ovvero, perché gli editori pubblicano tanto.

Anche il fumetto è vittima di tutti questi comportamenti e storture, con una aggravante: la mancanza di reso da parte delle librerie specializzate, che supportano e finanziano l'intero settore.

Come detto, sto lavorando a un pezzo che parlerà della nuova normativa e di tutto il discorso legato a sconti e prezzi: ma ci vorrà qualche giorno, perché sono argomenti che abbiamo sempre trattato ed è giusto farlo al meglio e nel rispetto di chi legge. Nel frattempo, se avete domande, richieste o qualsiasi altra curiosità da chiarire, scrivetela commentando questo post: vi risponderò nel pezzo che sto scrivendo.

L'argomento è molto delicato, e vi assicuro che il tutto è molto lontano da quello che si dice in giro, ovvero che le librerie indipendenti avrebbero fatto abolire lo sconto per sopravvivere, o che addirittura i prezzi ora aumenteranno.

Informatevi e chiedete.
Torneremo a parlarne in modo completo, corretto e approfondito: come abbiamo sempre fatto.

4 commenti:

  1. volevo chiedere se le fumetterie, potrebbero in forma TEORICA, rinunciare al "supporto" dei distributori, e nel caso cosa questo potrebbe comportare per il consumatore finale.
    sarebbe una disamina interessante da leggere.

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    1. ovvero: acquistare direttamente dagli editori?

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    2. si o cmq avere una alternativa al sistema che c'è ora.

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    3. aumenterebbe i costi e il tempo (quindi altri costi) impiegato, sia per editore e negozio. E' una soluzione provata e riprovata, ma non duratura su larga scala.

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