sabato 29 febbraio 2020

Corona Virus: da una commerciante della zona gialla.

Mentre Jpop, con lungimiranza e intelligenza, da il reso alle fumetterie per tutte le uscite di marzo - servirebbe una misura del genere, ma stabilmente e da parte di tutti per risollevare le sorti del fumetto, ma è un altro discorso - una coraggiosa commerciante della "zona gialla" scrive questo coraggioso commento in risposta a un post del presidente del consiglio.







Buongiorno Presidente, premesso il rispetto che portò per lei, stamattina sentendo il telegiornale sono rimasta basita.Misure di aiuto economico SOLO per le zone rosse.Forse non lo sa, ma le zone gialle come Monza, a causa dell'allarmismo creato anche da alcuni giornalisti incompetenti che hanno scritto titoli fuorvianti, sono a pezzi. Piccoli commercianti come me, bar e altre piccole attività da una settimana a questa parte incassano ottimisticamente un decimo rispetto al solito.La città è praticamente vuota, si vede gente fare la spesa (non sto scherzando) con la maschera antisommossa. I negozi e i bar sono vuoti.La mancanza di liquidità e di clienti sta portando alcune attività a valutare addirittura la chiusura. Inoltre avete valutato che molti commercianti e altre attività effettivamente in zona gialla, vivono però del flusso di gente proveniente solitamente dalla zona rossa?Io mi sono ritrovata a postare sulla pagina della mia attività il post del Comune di Monza che dichiarava l'assenza di contagi nella nostra zona, chiedendo, per favore, di tornare a trovarci.Nel mio caso, avevo cominciato a vedere un minimo di ripresa, la luce in fondo al tunnel come si suol dire, ho investito per un nuovo negozio... E ora rischio di fare un trasloco per nulla, perché se continua così sarò costretta anche io a valutare la chiusura.Non metto in dubbio le misure preventive a livello sanitario (per altro se le interessa poco rispettate qui), ma vi prego, non sottovalutate il danno economico, non pensate solo alla zona rossa (a cui va tutta la mia solidarietà, perché non riesco neanche a immaginare come miei "pari" a livello di categoria economica stiano vivendo questa situazione).Spero leggerà questo post.CordialmenteAnna


Conosco Anna Bossi, titolare di Tau Beta, da quindici anni. Forse anche di più.
Ha fatto la gavetta, partendo dal basso, e diventando - da poco - proprietaria di una delle librerie specializzate più importanti d'Italia.
Ci vuole coraggio a scrivere cose del genere.

Condividete.

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