mercoledì 20 marzo 2019

Le fumetterie in Parlamento

Due settimane fa, il sottoscritto passeggiava per il Transatlantico di Palazzo Montecitorio.
I perché e i percome, li potete leggere qui sotto...


Il Parlamento, nell'ottica di una legge più generale su libro e lettura, sta portando avanti una riforma della cosiddetta legge Levi, quella che si occupa del prezzo dei libri e regolamenta sconti e campagne promozionali. Ne abbiamo parlato molte volte, ad esempio qui e qui.

Insomma, il sottoscritto, per farla breve, si è incravattato e ingiaccato, e bello come il sole si è recato a Montecitorio...



A nome dell'ALF, unica associazione esistente in rappresentanza delle librerie del fumetto (o fumetterie che dir si voglia) ha aggiunto la propria voce e le proprie idee alle  proposte di riforma già presentate da editori e librerie di varia, partendo dalla necessità di azzerare totalmente lo sconto previsto dalla legge, come in Germania, o di porre comunque un tetto massimo del 5%, come previsto in Francia. Inoltre si è chiesta una alternatività spese di spedizione gratuite e sconto (sempre come previsto dalla legge francese): questo perché regalare la spedizione, nella vendita online, rappresenta, di fatto, un ulteriore incentivo a disposizione degli editori e delle grandi piattaforme di vendita online, che dispongono di tariffe decisamente vantaggiose da parte dei corrieri, disposti anche a lavorare in perdita pur di avere clienti come Amazon.

Inoltre, visto che le librerie specializzate non hanno reso, è comunque necessario poter svendere dei titoli dopo un periodo di tempo prefissato (es: trentasei mesi) onde rientrare dell’investimento e poter liquidare parte del magazzino. L’attuale previsione della legge è troppo vaga, per cui una sua riforma è auspicabile, ma non nel senso di abolire tale finestra, quanto di regolamentarla basandosi solo sul tempo, e non sulla (non verificabile) movimentazione di magazzino.

Una proposta che è stata trovata originale e interessante è quella relativa all’allargamento della disciplina ai periodici, visto che gran parte delle vendite del nostro settore si basa su questi, e la misura proteggerebbe persino il lavoro delle edicole, in crisi nera.

Per finire, si è parlato delle promozioni del 25%: la legge attuale prevede che “i venditori al dettaglio (...) devono in ogni caso essere informati e messi in grado di partecipare alle medesime condizioni”, senza specificare quali esse siano. Riteniamo sia essenziale farlo, perché nelle pieghe della norma si nasconde la possibilità, paventata da noi librai, che l’editore promovente non offra un extrasconto alla rete di vendita.

Quindi, crediamo sia necessario specificare che “le medesime condizioni” indichino:
-l’obbligatorietà di un extrasconto al libraio pari a quello effettuato al pubblico (prezzo di copertina, decurtato dell’offerta promozionale e quindi del margine della vendita al dettagliante);
-la necessità di rifornirlo di tutti i benefit (materiale promozionale, autografi, incentivi di vario tipo) che l’editore stesso fornisce ai propri clienti durante la campagna stessa.
In ogni caso, l’extrasconto non deve essere mai cumulabile con le spese di spedizione gratuite.

Tutte le proposte sono state prese in considerazione: a breve l’Associazione verrà contattata per essere ascoltata in una audizione in commissione presso la Camera dei Deputati.


E' bene specificare che, nei paesi come la Francia che hanno un "prezzo unico" dei libri, queste misure sono poste a tutela della lettura: inoltre, vietare o diminuire gli sconti, può portare (anche) a prezzi più bassi. Sicuramente serve a salvare quel tessuto di piccole e medie librerie indipendenti che sostiene la lettura in Italia: in proposito rimane interessantissima questa campagna di qualche mese fa... Insomma: limitare i prezzi non è una misura protettiva per poche piccole librerie, quanto di sviluppo per la lettura, preservando o aumentando i negozi sul territorio, e garantendo prezzi più alla portata di tutte le tasche: basta vedere quanto si legge di più in Francia rispetto all'Italia...

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