domenica 31 dicembre 2017

Il mio 2017

Come già detto lo scorso anno, non sono bravo a dividere i ricordi "per anno": ad esempio, non sono in grado di dire quali sono i fumetti più gustosi che ho letto in questi dodici mesi, o i film o le serie TV più appassionanti, perché nella mia testa, dove vige il casino organizzato "alla Fascetti" tutto si mischia, e non ci sono tabelle con trecentosessantacinque righe, e tante colonne, ognuna per un genere o un gusto...

In questo post, metterò una serie di appunti e pensieri. Disorganizzati, almeno in apparenza.
O forse, per davvero...

La copertina: 2017, l'anno delle scatole...
E non solo quelle rotte!

Scatole, disordine.
E' stato un po' un anno di acquisti: tanti, di qualità e quantità.
Mai come quest'anno: tanto che alcune cose dobbiamo ancora prezzarle e sistemarle.
Una piccola parte l'abbiamo messa qui su eBay, un canale riattivato dopo anni; altre sul sito, altre le portiamo in fiera.

Scatole anche come "ordine": mai come quest'anno abbiamo spedito. Una crescita continua, di migliaia di pacchi ogni anno: pensate che nel 2013 spedivamo un decimo di quanto facciamo oggi!

Se avevo definito il 2016 come "strano", probabilmente di questo 2017 ricorderò la fatica.
E' stato un anno brutto, durante il quale abbiamo più volte dovuto cambiare formazione lavorativa, e non senza difficoltà vista l'insensata abolizione dei voucher. In tutto, in negozio, abbiamo alternato quasi una decina di persone: alcune per pochi giorni, altre per mesi. Segno di una grande crescita, ma frutto anche di una emergenza che, si spera, produrrà una discreta stabilità nel 2018: il lavoro è tanto, e in aumento, e stiamo lavorando ad un progetto grande ed ambizioso.
Ne parleremo.

Il 2016 si è portato via una marea di autori, cito solo Steve Dillon e Darwyn Cooke.
Il 2017 ha fatto di peggio, sul finire si è trattenuto un caro amico e vecchio cliente ed un collega/fornitore, amico di vecchia data pure lui. Entrambi troppo giovani per morire così.
E ci mancheranno.

Il 2017 è stato anche di crescita: di fatturato, di spedizioni, come già detto.

Tanti gli eventi con autori, grandissima soddisfazione per il ritorno di Sio e la "scoperta" Labadessa, a dicembre: ma mi va di ricordare anche gli amici PalumboPonticelli, il più bravo scrittore italiano, Bilotta, i bravissimi Gerasi e Tanzillo, i miei miti personali Bonazzi, Diso e Andreucci, i coraggiosi ed innovativi Tenderini e Cavallini, le scoperte GuidiSpanò, il sempre in gamba Antonucci.

Le fiere sono andate in crescendo, anche se con dei distinguo: bene Romics, entrambe e per motivi diversi, benissimo l'imperdibile Napoli Comicon, punto di riferimento vero per tutto il settore. In crescita, finalmente, l'ARF, stabile Teramo; male Falconara - ma da riprovare - e piacevole scoperta Pescara. Cancellate dall'agenda Arezzo e Bologna organizzate dall'associazione Kolosseo: qui lo spiego meglio, ma non si può lavorare con chi non tutela i propri clienti, lasciandoli in balia anche dei ladri...

Eppure non riesco ad avere un ricordo che, complessivamente, sia positivo.
Perché sono contento dei risultati, ma ho sempre aspirato a lavorare meglio ed al meglio delle possibilità: senza buttare tempo, evitando le ore notturne per recuperare quanto perso al negozio.

Pochi anni ero da solo, con aiuti episodici: il 2018 lo inizieremo in tre, sperando di concluderlo - ma qui c'è in ballo un gran bel progetto - in quattro!

Insomma: continuiamo a vendere fumetti, a definirci con un po' di prosopopea "mercanti di sogni": ci piace il nostro pubblico, crediamo molto nell'informare, anche polemicamente quando serve, non pensiamo che dire la nostra svaluti il nostro lavoro: anzi! Non crediamo in un servizio "alla Amazon", dove la velocità e la quantità prevalgono sulla qualità e sui rapporti umani, ma pensiamo sinceramente che la competizione ci stimoli e faccia crescere.

E quest'anno, come sempre, dobbiamo ringraziare voi che ci avete scelto: ce la metteremo tutta per continuare a permettervi di farlo. Perché, come dicevamo lo scorso anno:

Noi che abbiamo una attività, dobbiamo sfruttare questo grande potere: quello di decidere. La palla, per quanto possibile, è in mano nostra: puntiamo a giocarla bene, ad essere artefici del nostro futuro, far si che il prossimo anno non sia un "2016 + 1"...

Ecco: il 2018 non sarà un "2017 + 1", ma affonderà pesantemente le radici nel lavoro che abbiamo fatto fino ad oggi. E sarà un anno meraviglioso!

Come diceva il venditore di almanacchi di Leopardi: "Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?"

Meraviglioso 2018 a tutti.

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