giovedì 2 gennaio 2020

Lion e Panini, tempi sempre più duri per chi segue gli "spillati"

Lo dicevamo già esattamente un anno fa.
Ma con la Lion, si sa, il rischio è di ripetersi.

Oggi lo spillato è in crisi, il che è un bel problema, perché (semplificando) è con le vendite di questo che gli editori pagano gli autori e tutti i costi iniziali di produzione... 
Il problema, però, si pone quando un editore come Lion, mai puntuale con le uscite da libreria, comincia a non esserlo pure con le serie regolari. Perché se un volume tarda di qualche settimana, o un mese, magari un anno, è grave; ma un quindicinale che non esce anche solo tre mesi, accumula ben sei albi di ritardo, come successo a Wonder Woman (nel 2018 n.d.b.), trimestrale in autunno, settimanale a Natale mentre mestamente si avvia alla chiusura. 
Pensiamo a Batman Metal: storia molto bella, iniziata a gennaio 2018 con due prologhi, e che sarebbe dovuta concludersi a settembre. Già in primavera Batman il Cavaliere Oscuro, testata che raccoglieva questa lunga saga, aveva un mese di ritardo: l'ultimo numero, il 19, è uscito a metà novembre. Il tutto per una storia che si sarebbe potuta veder pubblicata in metà del tempo, con una programmazione più veloce e senza i ritardi accumulati. Se a questi aggiungiamo anche la perdita degli incentivi collezionistici - ogni albo usciva anche con una variant con spilla allegata, il cui raccoglitore, annunciato per settembre FORSE uscirà a marzo - va detto che diventa sempre più difficile leggere e far seguire i seriali agli appassionati. 
Ad oggi il motivo principale per cui vale ancora la pena acquistarli è la distanza con le ristampe: sicuramente un valido incentivo per le serie più appassionanti. Ma ce ne sono davvero così tante?

Puntualmente, in alcuni periodi dell'anno, la Lion sparisce.
Di questo risentono di più le serie regolari, che dovrebbero beneficiare, appunto, di una certa continuità di pubblicazione.

Alcuni esempi pratici.

  • Lanterna Verde, mensile. Da agosto, una uscita al mese, salta novembre, esce i primi di dicembre, poi nulla. E' indietro di un numero.
  • Superman, quindicinale. Regolare da agosto a ottobre, poi due soli albi, a fine novembre e inizio dicembre. E' indietro di due albi, a giorni tre.
  • Batman, quindicinale. Puntuale fino a ottobre, poi ha perso un numero in questo mese, e uno a dicembre. Stesso discorso di Superman: due albi, quasi tre di ritardo.

"Regolare" per Lion non significa che escono sempre lo stesso giorno del mese: ma indicativamente i quindicinali due volte al mese, di media, e i mensili una.
O così almeno dovrebbe essere.


La situazione non è delle migliori per il licenziatario Marvel (e neo editore DC in pectore, da quel che si dice, dai prossimi mesi...) che un mese e mezzo fa circa ha aumentato in modo mai visto i prezzi degli spillati (e precedentemente di manga e volumi) ricevendo critiche a profusione dai fan indignati (direi anche "incazzati neri) portandoli a livelli tali che per la prima volta in decenni rendono quasi convenienti gli omologhi originali USA. 


Che il fumetto popolare - inteso come formati e prezzi - sia in crisi si sa da un pezzo.
Idem che gli editori di serie USA non abbiano saputo - spesso con la complicità delle loro controparti d'oltreoceano - cavalcare la moda dei film per aumentare vendite e appeal dei propri prodotti.

Ma pensare di non avere più serie regolari, che per molti decenni sono state la base della lettura, del collezionismo e delle vendite stesse dei fumetti, è impensabile.
Almeno per me.

Vedremo come evolverà il mercato, sperando in scelte assennate e impegno costante da parte degli editori nostrani per spingere e promuovere fumetto e lettura.

3 commenti:

  1. anche lo spillato di flash non esce dal 09/11/2019

    RispondiElimina
  2. Gli spillati sono in crisi perchè gli editori stampano tutto in volume. Grazie a Lupoi, il fumetto made in Usa non è più un prodotto popolare. Dal loro punto di vista, preferiscono vendere 200 copie di un volume a 50 euro che venderne 5000 a 3,50 euro.

    RispondiElimina