venerdì 2 giugno 2017

Quando i prezzi Bonelli aumentano

Una notizia ormai vecchia...


SERGIO BONELLI EDITORE comunica che nel mese di maggio i prezzi delle proprie collane subiscono delle variazioni. Per queste testate, il prezzo degli arretrati si adegua a quello dell'ultima uscita, secondo la seguente tabella:

Sergio Bonelli Editore - CAMBIO PREZZI


Come al solito, proteste e polemiche dei lettori.
Anche se, ad occhio e croce, meno che in passato...

D'altronde, se un editore aumenta il prezzo ha i suoi motivi.

Magari vede assottigliarsi il suo margine. Magari i costi aumentano, e le entrate diminuiscono: forse più la seconda che la prima, visto che le vendite (si sa, anche se non si dice) sono in costante calo.

E' vero che su questo, la Bonelli sconta un peccato originale: quello di aver puntato sempre e solo sul fumetto "popolare", ovvero a basso prezzo. Gli albi prodotti non sono più quelli di qualche decennio fa: hanno una cura migliore, sono edizioni meno soggette ai danni dovuti al trascorrere del tempo. Ci lavorano decine di persone, dalla redazione al letterista, passando per coloristi, revisori, supervisori.
Non si tratta più di "giornaletti", quanto di veri e propri "libri", con l'unica variante della periodicità.

Ma Bonelli continua a sfornare albi a prezzo popolarissimo: in nessuna altra realtà fumettistica al mondo, si possono trovare cento pagine inedite a meno di quattro euro, o cinque se a colori.

Però è anche vero che, se abitui i lettori a pagare poco, questi continueranno a voler spendere poco.
Ho letto di fan che si lamentavano, dopo esser stati in edicola, di aver speso troppo per comprare un tot di pubblicazioni Bonelli... Questo è il problema: la mancanza di cultura del fumetto. Che si traduce, poi, in maleducazione, pretese assurde, o peggio in insulti.
E, forse, questo può essere il momento - lo avevamo già detto all'ultimo aumento - per una piccola svolta "educativa". Far capire al lettore, al fan, che fare fumetti è un lavoro, che il "libro a fumetti" ha la dignità di un prodotto culturale, che c'è un lato commerciale che va rispettato.

Dal mio punto di vista, aver ricevuto una marea di arretrati, richiesti negli ultimi mesi, subito dopo l'aumento, e pure senza l'adesivo copriprezzo che l'editore è solito mettere, è un po' fastidioso...
Ma rimango convinto che sia il produttore di un'opera a doverne decidere il prezzo.

E tutto si può dire, tranne che i fumetti Bonelli siano costosi!

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