domenica 4 giugno 2017

1987: L'Uomo Ragno fa UNO. 2017: Spider-Man fa DUE (box)

Mi fa uno strano effetto pensare ai trenta anni di questa serie de L'Uomo Ragno.
Un po' perché è un anniversario che, alla fine, conta poco: non è la prima apparizione, o la prima serie. Non c'è nulla da celebrare, anche perché - pur tenendo sempre la numerazione complessiva in evidenza - alla fine ci sono stati almeno una decina di rilanci, cambi di nome, formato, periodicità. Non è l'immutabile Tex, del quale ammirare l'inossidabile e immodificabile collezione nella propria libreria di casa.
No: L'Uomo Ragno è "nato" a 32 pagine. Ora ne ha 80.
Era mensile, ora è quindicinale, passando per quattordicinalità e mensilità.
Era L'Uomo Ragno, ora è Spider-Man da quasi otto anni: anzi, da un po' pure The Amazing Spider-Man.

Lo pubblicava la neonata Star Comics: oggi è un editore affermato, all'epoca rischiò tutto per farlo. Leggendo la posta dei primi numeri, si scopre che molti lettori appassionati, compravano più copie per sostenere la serie, tanto che col numero otto rischiò di chiudere: per questo, ancora oggi, è uno degli albi più rari.
Poi le vendite crebbero: aumentarono le pagine, raddoppiò la periodicità.
I Fantastici Quattro, ospiti della serie, ebbero un mensile tutto loro.

E la storia andò avanti.
Qui, poco più di due anni fa, ne abbiamo parlato in modo veramente esaustivo.

All'inizio, io non c'ero.
Grazie ai miei nonni, avevo letto alcuni albi Corno, provenienti soprattutto da buste.
E, come il lettore medio che si rispetti, smettendo di leggere supereroi, pensai che... avessero smesso di pubblicarli! In parte era vero...





Nel 1992, trovai alcuni fumetti usati in una bancarella in centro, che ancor oggi ne vende, anche se in condizioni mediamente pietose. All'epoca per me erano decenti, e cominciai a sfogliarli. Andando in edicola, presi il 107 de L'Uomo Ragno, immergendomi subito nella storia: di lì a poco avrei letto gli Atti di Vendetta, la saga de L'Uomo Ragno Cosmico, il ritorno dei Sinistri Sei. L'avvento di Marvel Italia.

Qualche anno dopo, nel 1998, scoprii Best Comix a Perugia, una fumetteria dell'usato gestita da quello che sarebbe diventato un ottimo amico, Marco.
lì recuperai gran parte dei numeri che mi ero perso di tutte le serie Marvel: da Star Comics avevo ordinato le raccolte, che mano a mano sostituii con gli originali. In parte lo avevo già fatto nella scalcinata fumetteria ternana dove mi servivo, ma era davvero troppo poco fornita per poterci trovare degli albi così rari.

Per - più o meno se la memoria mi assiste - centomila lire del vecchio conio, pari a una piotta, pari a 50 euro circa, ovvero mezza piotta di oggi, mi portai a casa un pezzo veramente importante, in una collezione: il numero uno originale. Senza, non puoi definirti vero un collezionista di quel personaggio o quella serie.
Dentro, storie non indimenticabili, anche se i nomi degli autori erano da manuale del comicdom americano...

Da lì in poi, seguii sempre L'Uomo Ragno, Spider-Man, il personaggio preferito della mia infanzia ed adolescenza. Ad oggi, ho TUTTO quello che è stato pubblicato in Italia dopo quel numero 1, inclusi albi ben più costosi, ed il 99% di quello che c'è stato prima...

Negli ultimi anni, ho abbandonato l'acquisto delle variant, delle edizioni limitate e di tutti questi trucchetti che hanno stancato, per tutte le serie, tranne Spider-Man, del quale ho continuato a prendere tuttotutto.

Ma stavolta, ho deciso di fermarmi.
Non ho acquistato una delle due versioni del cofanetto per il trentennale dell'Arrampicamuri.
Ho preso quella blu, da fumetteria: dentro ho riscoperto con piacere un numero uno "nuovo", di pacca, la ristampa (praticamente) anastatica del pezzo da collezione di cui parlavo.

L'ho fatto perché la questione mi tocca, come lavoratore ed addetto ai lavori di questo settore.
Panini, con scarsissimo preavviso, ha consentito ad Amazon, minaccia numero uno di chi ha una attività in proprio, peggio ancora se online, di avere una "propria" edizione del cofanetto, che cambia solo nel colore. Dopo le proteste dell'Associazione Librerie del Fumetto (ALF), l'editore ha correttamente consentito alle librerie specializzate di cambiare gli ordini già fatti, vista la concorrenza di Amazon su un prodotto preordinato da mesi e con aspettative diverse.
Io ho tagliato le prenotazioni del 40%.

Ma il problema rimane: perché non è vero che le due edizioni sono per due canali diversi: la fumetteria ha solo la versione blu, Amazon entrambe. E le vende a meno: può permetterselo.
E secondo voi, il fan duro e puro, che le vuole tutte, a chi si rivolgerà?

Per questo, per rispetto verso il mio lavoro, per le fumetterie, che ancora rappresentano il punto forte della distribuzione del fumetto, anche se ogni giorno vengono danneggiate dalla politica degli editori, volta - giustamente - ad aumentare il proprio fatturato, ma a scapito dei nostri negozi e spesso in modi scorretti, ho avvisato i miei clienti: nessuno di essi ha ritirato il proprio ordine; in molti mi hanno scritto, appoggiando quanto detto, e comunicandomi che avevano cambiato idea e non avrebbero preso l'altra edizione solo per un colore diverso. Li ho ringraziati: e per coerenza ho fatto lo stesso, lasciando nella mia collezione un buco, significativo per il peso che avrà.

Ma la coerenza col proprio modo di lavorare, vale più di una (piccola) mancanza in una (piccola) collezione...

Auguri, Uomo Ragno italiano. Cento di questi anniversari... ma con zero di questi box!

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