Oggi, a 95 anni, dopo una vita talmente ricca da aver reso felici e pieni di ricordi tutti i suoi adepti, Stan Lee ci ha lasciato, per raggiungere negli infiniti mondi della fantasia se non da lui inventati, sicuramente resi al meglio come il Valhalla, Attilan o la Zona Negativa che dir si voglia, altre divinità del calibro di Jack Kirby e Steve Ditko.
Stan Lee non era uno scrittore.
Non più da decenni.
Né un creatore.
Era un accompagnatore: per tante generazioni, è stato il Bifrost verso il sogno.
Nessuno nella storia del fumetto, e forse della letteratura tutta, può vantare il suo ruolo, tanta è stata la sua importanza per i contemporanei e i loro discendenti.
Non importa se Kirby ne era la forza, Buscema l'eleganza, Ditko la fantasia: Stan è stato colui che ha posto le basi di un universo fantastico ultradecennale, che ha travalicato il fumetto per arrivare alla pop art e al cinema, diventando un luogo comune e una fonte di ispirazione per l'umanit.
Non ci mancherà, perché il suo lascito è immenso.
E non ci sentiremo soli...
Ma, almeno oggi, sicuramente tristi...
Nessun commento:
Posta un commento