martedì 11 settembre 2018

Elena Casagrande disegnatrice di Batman al #BatmanDay2018 da Antani Comics! AGGIORNAMENTI

Col Batman Day è successo quel che è successo, ma noi continuiamo a (provare a) offrire il miglior servizio possibile ai nostri clienti.

Sabato 15 settembre avremo come ospite la disegnatrice di Batgirl e neoacquisto proprio di Batman: Elena Casagrande! La intervistiamo qui sotto. 
Alla fine, troverete anche le modalità per avere il fatidico disegno...





Sei una delle autrice italiane più prolifiche degli ultimi dieci anni.
Hai iniziato con serie indipendenti, ora sei su Batman.
Ci racconti la tua storia?

In effetti si... alle spalle ho un discreto numero di pubblicazioni! Ma non bastano mai! :D
Ho cominciato a lavorare piuttosto presto, nel 2005, mentre ancora frequentavo l'Internazionale di Comics facendo da assistente a David Messina, che allora lavorava per la IDW. Dopo un anno di gavetta circa, cominciai a pubblicare da professionista sempre con la stessa casa editrice, su titoli come Ghost Whisperer e Angel. Mentre continuavo a collaborare con la IDW, feci una capatina a una delle prime edizioni del NYCC e li mi presentai a Cebulski, che era ancora il talent search della Marvel. Con lui rimasi in contatto e dopo qualche mese feci i miei primi lavori in Marvel, cominciando da una mini storia di Spider-man, fino ai 5 numeri di Hulk Rosso. Dopo la Marvel rimasi qualche mese in "pausa forzata", ma poi fui contattata da Tim Seeley che mi propose di fare l'arco finale di Hack/Slash per la Image, il fumetto creato da lui e Stefano Caselli. Con la IDW continuavo a lavorare saltuariamente, qualche numero di X-Files, True Blood, Star Trek e poi arrivò uno speciale di Doctor Who. Finito Hack/Slash, la Boom! Studios mi propose un fumetto creator owned con Mike Carey, Suicide Risk: divenne la mia storia più longeva mai realizzata e anche quella a cui tutt'oggi sono più affezionata. Nel frattempo, a metà strada circa di Suicide Risk, la IDW aveva perso i diritti di Doctor Who e la Titan li aveva riacquistati, proponendomi così il rilancio della serie del Decimo Dottore. La fatica di portare avanti due serie è stata tanta, ma mi sono avvalsa dell'aiuto di bravissimi assistenti, tra cui Simone Di Meo (che ora lavora per la Boom! e per la Marvel), Michele Pasta, e Giorgia Sposito (che ha preso il mio posto sulla testata di Doctor Who). Nel frattempo andavo in giro, per l'Italia, l'Europa e l'America, frequentando fiere e fumetterie. In un momento di rallentamento programmato, previo esaurimento nervoso, la DC Comics mi contattò per una miniserie incentrata su un loro vecchio personaggio, Vigilante, una sorta di origins nei giorni nostri dell'eroe. Durante la lavorazione di quest'ultima è arrivato Mattia... che mi ha preso felicemente il 90% del tempo della mia vita. :D
Fatto sta che finito Vigilante, dopo un periodo di assestamento per ovvie cause, la DC rimasta contenta del lavoro svolto e disponibile a trovare un compromesso per venire incontro ai miei nuovi tempi lavorativi, mi propose l'annual di Batgirl. Dopo neanche una settimana dalla consegna di quest'ultima, mi è arrivò la mini storia di Batman a cui sto lavorando ora. :D

Aggiungi anche piccole collaborazioni qua e là in Italia, covers e autoproduzioni. Insomma, ne ho sporcata di carta!


E... dopo Batgirl, Batman... dove finirai?

Non lo sò! Ma spero di rimanere nei paraggi! :D Per ora le mie priorità sono un po' cambiate, mi dedico al lavoro diversamente, puntando molto più sulla qualità che sulla quantità e se ciò porterà ad una diminuzione del lavoro (perché purtroppo spesso è una caratteristica che va un po' contro quella di un mercato che ha costantemente fretta di pubblicare), cercherò di dedicarmi a progetti personali o anche semplicemente a cercare nuovi stimoli che possano farmi artisticamente crescere.


Di palo in frasca: tra un mese, noi tutti saremo a Romics.
Tu ed alcuni altri "eletti" (giustamente) al New York Comicon.
Quale abisso c'è tra le fiere in Italia e quelle negli USA?
Come lo colmiamo?

Ma, domanda ardua... da attuare, perché la prima cosa che dovremmo cambiare sarebbe la cultura. La maggior parte delle persone ancora non conosce i nostri mestieri, il nostro settore, non c'è un riconoscimento della fatica, del valore e anche del denaro che comporta questo settore. Adesso in Italia c'è una fiera del fumetto ogni weekend, ma spesso sono realtà talmente piccole che rimangono a quelle di sagra di paese. Io sono favorevole a queste realtà, sia perché aiutano a farci conoscere, sia perché è un modo come un altro di trattare il settore. L'unica cosa che mi piacerebbe vedere è che però gli eventi siano organizzati da gente capace e responsabile, con un progetto in mente, e non cose arrangiate solo per "far voce" (per dirla politically correct).
La differenza con la controparte americana c'è, ed è tanta... ma siamo sicuri che è loro la meta che vogliamo raggiungere? Insomma alla fine Lucca Comics ce la invidiano tutti, quindi esempi più vicini (vedi anche le fiere in Francia o in Germania) a cui ispirarci non mancano. Quando le fumetterie saranno ben frequentate, quando ne apriranno di nuove, quando tutti leggeremo dì più... sono sicura che andrà meglio anche per le fiere.
Ricordiamoci poi che in USA comics, videogames, cinema e TV sono quasi sempre associati nelle fiere, quindi è proprio l'intrattenimento che viene trattato (e a me non dispiace affatto). Da noi sento ancora quest'aria di "ah...quindi di lavoro che fai?".


Sarai a Lucca? Ci sono novità per l'Artist Alley?

Sì sarò a Lucca ma attualmente senza appuntamenti. Riguardo l'Artist Alley non ho saputo molte novità, sò di colleghi che parteciperanno, ma, come gli anni precedenti, è ancora un settore della fiera bistrattato (spesso la comunicazione con l'organizzazione è ostica, i prezzi aumentano sempre, la location cambia ogni anno etc). Credo che per ora il più grande passo fatto sia stato portare gli artisti nel padiglione Giglio; purtroppo però il trattamento poco "fluido" tra organizzatori e artisti, ha portato ad un drastico calo delle adesioni. L'artist alley a Lucca Comics è ancora priva di identità, ce l'hanno i games, ce l'ha il cinema, le serie tv, le case editrici più importanti (come succede in America) e l'area Japan... ma l'artist alley ancora no.


Ci vediamo sabato 15 ore 16 da Antani Comics!

Per avere uno sketch di Elena per il #batmanday. vi informiamo che sarà necessario acquistare uno di questi albi o la stampa:

Albi originali USA (quantità limitate):
Batman 50 regular: 7 euro;
Batman 50 variant Arthur Adams 15 euro;
Batman 50 variant Jim Lee 18 euro;
Batman 50 white 25 euro.


Stampa a tiratura limitatissima, 10 copie, su cartoncino, 80x25 cm circa, euro 18.



Per info e (graditissime!) prenotazioni: info@antaninet.it

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