mercoledì 25 ottobre 2017

Quando c'era Lucca Comics #LuccaComics2017 #LuccAddio

Dopo Lucca Comics, otto anni da espositore, un anno di pausa e poi Lucca fuori dai Comics: quattro anni in uno o più temporary shop, a fare il lavoro che l'organizzazione della manifestazione non voleva facessi dentro la fiera. Il mio.

Poi, l'anno scorso, è stato #LuccAddio (nel post linkato potete leggere un riepilogo di tutta la storia):

Dopo tutto questo, ho detto: "basta".
L'incasso è buono, alto ed in crescita, per quello che riguarda i fumetti. Dal primo di #Luccafuori, fatto quasi in perdita, è raddoppiato, con delle ottime prospettive, se ci si potesse e volesse investire.
 
Ma le spese sono aumentate anche di più. Senza un reale motivo, se non la speculazione.
E, come dico spesso, più che il fatturato, contano il guadagno, ed il lavoro che metti in campo per ottenerlo.
Tutto questo non vale la mia salute.
 
Per cui, da quest'anno, con tutta probabilità, il che equivale dire al cento per cento, visto che non penso che qualcuno si farà avanti per offrirci in tempi brevi una location accettabile a prezzi onesti, e che sicuramente non mi metterò a fare una (inutile, visti quelli che sono ormai gli affitti) ricerca in loco, ce ne staremo a casa. DA quest'anno, perché rientrare nel giro sarebbe ancora più difficile. 
E, sicuramente, non riproveremo neanche a tornare in fiera, cosa che, in un modo o in un altro, in modo diretto o indiretto, molto probabilmente riusciremmo a fare (tralasciando il discorso dei costi degli stand!!): ma l'esperienza "Lucca Comics si è chiusa nel luglio del 2011, con la ricezione di una raccomandata.
Oggi si chiude quella di #LuccaFuori.

E quest'anno?

Una bella immagine di Lucca Fuori dai Comics, il pranzo della domenica in strada.
Correva l'anno 2012.

Quest'anno Antani Comics continuerà a non essere a Lucca Comics.
Il problema è sempre lo stesso: costi troppo alti. Sempre più alti.
E il gioco che non vale la candela.

Da un lato mi spiace. A Lucca ho dei ricordi bellissimi.
La prima da espositore, la iniziai da solo.
Ero sotto servizio militare: arrivai alla fine dell'allestimento e riuscii solo a scaricare.
Il giorno dopo - dormivo fuori città - mentre andavo in fiera il furgone prese una buca e quasi si capovolse.
Danni zero. Paura e tanto tempo perso.
Fu una ammazzata, anche con Tommaso e Michele in aiuto.

Gli anni al palazzetto sono un bel ricordo: tanta pioggia, fango. Tendoni che si rompevano.
Ma si vendeva di continuo, e la sera si arrivava stanchi a cena, in centro.
Bei locali, prezzi ancora umani, anche se alti.

Il rapporto coi clienti era favoloso, come a tutte le altre fiere, ma con tanta gente interessata in più.
Si scherzava, ci si prendeva in giro, si "fotobombavano" i cosplayer.
Tutte le foto sul sito, con facce strane e pose ai limiti dell'assurdo, raccontano meglio delle mie parole quegli anni.

Poi ci si trasferì in centro, nel 2006. Anni di crescita, in cui si cominciò a fare sul serio, ma sempre divertendosi. Ricordo ancora il primo anno: sbagliai strada ed in uno strettissimo incrocio, coi passanti che mi ignoravano e i vecchi che guardavano, stetti mezzora a fare manovra col furgone. Tutto si complicò quando, visto che di anno in anno ti cambiavano di posto senza capire perché, scoprii che la differenza tra uno stand visibile ed uno nascosto erano migliaia di euro.

Alla fine, però, in centro si stava meglio.
Si spendeva di più, ma c'era anche più tempo per riprendersi dalle fatiche.

Non ricordo con piacere i tanti incidenti: lo sportello che si staccò a pochi km dalla meta. La gomma esplosa. Idem i rapporti con l'organizzazione: sempre cortesi, ma ascolto zero: e non parlo solo di me... i tanti espositori esclusi in questi ultimi anni, gente storica, ne avrebbe da raccontare.

Alla fine, la forte sensazione - da anni - che si vada verso un evento per "grandi": editori, produttori, distributori e grossisti di vario genere. Ed è un peccato, perché il "vero" fumetto, quello che va oltre le novità da fiera, lo portano negozianti ed espositori.
Girando lo scorso anno, ho infatti notato - al di là di una notevole crescita organizzativa (finalmente!) e logistica - che gli spazi sono sempre meno dedicati alla nona arte. Ed è un peccato: perché a Lucca si vende, ma evidentemente i costi alti schiacciano chi si occupa solo di fumetto.

Davvero: un peccato.

Antani Comics "fuori" da Lucca Comics, ma dentro Lucca!

Insomma: sono sicuro che a me Lucca mancherà più di quanto io possa essere il contrario. E ci mancherebbe.
Ci guadagnerò in salute, stando un po' di più a casa con chi se lo merita (secondo Halloween dedicato ai figli, mica male), e sfruttando del tempo intelligente al lavoro. Per il resto, non posso che ringraziare tutti quelli che in fiera, sui social o in altro modo, continuano a supportare quello che scrivo sul blog...

Forse farò comunque un salto a LuccaComics... e saprò dirvi come l'ho trovata.

Per il resto, #LuccAddio.

2 commenti:

  1. Anche noi abbiamo abbandonato da anni la parte Games: costi sempre in aumento, ricavi in calo, non ne vale la pena.

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  2. Ritorna quando c'eri, nel tuo negozio ho trovato tanti manga a metà prezzo!! 😁

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