lunedì 20 maggio 2013

Perugia Comics: reportage e tante foto

A Perugia ci ho lasciato un piezz'e core...
Ci ho studiato per svariati anni, cambiando tre case, conosciuto persone fantastiche, iniziato il mio attuale lavoro. Trovato la donna della mia vita...
Inutile dire quanto potesse farmi piacere farci una fiera, considerato anche che Terni è lontana appena 80 km, che ho sempre considerato il capoluogo umbro una buona piazza e... oltretutto, l'esistenza della rivalità coi "cugini" biancorossi.
E ricordando anche l'Umbria Fumetto dei primi anni novanta...

Avevo delle perplessità sull'organizzazione, in parte fugate, e sulla location, purtroppo rivelatesi azzeccate. Anzi, forse ero anche ottimista.
Andiamo con ordine.
Premessa: il mio punto di vista non è quello del visitatore, quanto dell'addetto ai lavori che fa fiere per vendere. Non mi interessano gli allestimenti, ad esempio, ma la comodità dello scarico. Si, son contento se vengono 1223242 persone, ma se ne vengono TRE che spendono tantissimo, va anche meglio. Questo in generale.

Ecco le foto ed i commenti.
In fondo un piccolo bilancio della fiera.

Scarsina la pubblicità all'ingresso: questa era l'unica segnalazione...
E qualcuno se l'è pure fregata, perché domenica mattina non c'era più...
Va detto che, comunque, era proprio assente - da quello che ho visto - la pubblicità in giro per Perugia, così come poco visibile era la manifestazione su internet...



Belli gli allestimenti.
Qui Superman, che oltre ad atterrare male, ha diversi problemi di allagamento nella Fortezza della Solitudine (da notare gli stivali)...



Un Diabolik, talmente realistico che se ti avvicinavi ti scippava.
Da notare le calzature, che evidenziano gli stessi problemi "idrici" di Superman...



Hulk. Per farlo capire bene, dietro il pugno c'era anche un poster del personaggio...



Lo stand Alastor con due loschi figuri, confinato in una stanzetta...
I bravissimi Federico e Valentino hanno dispensato fumetti, consigli e buone parole per tutti, parlato col pubblico e svelato i piani editoriali Lion da qui al 2015.



Ed ecco il banco di Antani Comics, in trasferta regionale. Quasi un derby, insomma...



La splendida grafica dei (davvero!) economici biglietti d'ingresso...



Mostra di Altuna. Generalmente non visito le esposizioni per mancanza di tempo, ma ci sono capitato per caso. Ho provato ad entrare, ma era chiusa. Poi ho scoperto che quello era il retro, ma non c'era alcuna indicazione dell'ingresso, né di chi fossero le tavole esposte. In ogni caso, va biasimata assolutamente l'idea di chiuderla per l'ora di pranzo.



Il dettaglio che mi ha fatto capire di chi fosse la mostra...





Immondizia abbandonata? No, installazione artistica!
La fiera era costellata dalle opere (tutte riuscitissime, a parte quella qui sotto!) di Sergio Cavallerin, patron di Star Shop Distribuzione e sponsor della manifestazione...




Conferenze con gente: raro, ma capita!



Mostra espositiva di Gallieno (non GalliAno, come diceva l'altoparlante).




Alfine, un commento.
L'organizzazione, impeccabile nella gestione della parte autoriale (anche se mi chiedo perché Altuna non abbia fatto neanche un disegnino per il pubblico...), e per quanto riguarda conferenze e mostre espositive, ha trascurato molto la logistica e la mostra mercato. Errore comune, visto che tanti considerano quest'ultima come un "male necessario", scordandosi come la gente, essenzialmente, si muova per comprare fumetti, e come gli espositori finanzino, con le proprie quote, le manifestazioni.

Tre, secondo me, gli errori principali:
-la quasi totale mancanza di pubblicità. Non è un accessorio, ma una, se non LA voce principale del bilancio di una manifestazione. Meglio una mostra brutta ma ben pubblicizzata, paradossalmente, che il contrario;
-la logistica: lo scarico è troppo scomodo, le code lunghe e l'ascensore piccolo. Qualcosa va cambiato. Non spetta a me dire cosa, ma è assolutamente impossibile pensare di muovere grandi volumi di materiale in quegli spazi;
-bar e parcheggio. Un bar dentro la manifestazione è INDISPENSABILE, sia per tenere la gente dentro, che per supportare gli espositori. Idem il parcheggio: in una città con una viabilità complessa come quella di Perugia, o fai chilometri per trovare un posto gratuito, o spendi decine di euro al giorno di parcheggio. Qualunque fiera, in genere, trova una sistemazione...

In sintesi: gente ce ne era, soprattutto i pomeriggi. Non troppa, ma la piazza è buona e ci si deve investire. Ma troppe cose sono state approssimative.
Per crescere, alla fine, basta poco: l'importante è farlo, e non limitarsi, il prossimo anno, a raddoppiare gli espositori...
Il mio è un augurio, visto che il settore ha un forte bisogno di manifestazioni di livello e ben organizzate.

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