giovedì 2 maggio 2013

Dossier Marvel NOW 4: un commento


L'argomento del giorno: MARVEL NOW, il rilancio in grande stile della Casa delle Idee, che arriva in Italia (da fine aprile). QUI abbiamo pubblicato copertine ed immagini delle magliette allegate ad alcune variant; QUI abbiamo presentato il "piano dell'opera", con variant, contenuti, prezzi e trame di tutte le serie, mentre infine QUI si è annunciata la innovativa "variant Reevolutionary" de I NUOVISSIMI X-MEN 1.
Ora, come sempre, non ci facciamo sfuggire la possibilità di dire la nostra.
In modo pacato, ma senza peli sulla lingua.


L'operazione, in sé, è sicuramente valida. Rispetto al Reboot DC di un anno fa (qui tutti i post nei quali ne abbiamo parlato) è un po' meno "punto di partenza", perché i personaggi non sono "reboottati", non sono nuove versioni, insomma. Si tratta, comunque, di "veri" numeri uno, di nuovi (e grandi) team creativi, e... di Marvel, che in Italia ha sempre avuto più appeal della DC.
Però, alcune cose non vanno, secondo me, nel modo di gestione della Panini.
Ovviamente, è obbligatorio anche un paragone col rilancio effettuato un anno fa da Lion, il reboot (appunto) del New 52 DC Comics.
Ecco le "critiche":

1-Tante variant, tanto casino. Ogni variant ha un suo nome, è relativa solo ad alcuni albi (a parte la B di Skottie Young), alcune hanno modalità un bel po' incasinate. E le idee non sono chiare. A Cartoomics, oltre un mese fa, la Panini ha detto che le variant "ultralimited" (testuali parole) "verranno date ai più meritevoli, sarà una questione di merito e non di soldi". Il che non è vero: le ultralimited fanno parte di una operazione più ampia, in cui si chiede un impegno economico gravoso alle fumetterie che aderiranno, che ne avranno solo TRE (all'inizio si parlava di UNA) per testata (e TRE sono le serie coinvolte, per un totale di nove variant). Immaginatevi la rarità (la tiratura complessiva sarà al massimo di qualche centinaio di copie: le Supervariant DC, hanno raggiunto un valore in alcuni casi superiore ai 150 euro...), ed hanno - già detto - meno appeal "storico" di quelle Marvel...

E, scrivere su Anteprima che costano 5 euro, senza far conoscere le modalità per averle, senza informare che comunque il prezzo che i negozianti imporranno potrebbe essere diverso, non è corretto. Oltretutto, come già dissi alla Panini, sarebbe ancor più indice di rispetto verso i negozi, non prezzarle, ma indicarle come copie "omaggio", o destinate ad una vendita promozionale.
E, per i lettori: numerarle, e far sapere di quanto è la tiratura.

Altrimenti, si rischia di far passare i negozianti - al solito - per esosi, senza sapere che le quantità da ordinare, per essere MARVEL NOW! SUPER FAN è davvero elevata...
La Panini, ha parzialmente corretto il tiro su Anteprima 260, definendo tale tipo di cover come "speciale promozionale a tiratura limitata e non ordinabile, data alle fumetterie, in base a un sistema di incentivi commerciali".

2-Impegno economico richiesto ai negozi.
In principio, pensavo che aver fatto le variant solo dei numeri uno, a differenza della Lion che ne fece per i primi tre, fosse un vantaggio: meno problemi organizzativi, più semplicità nell'offerta.
Vero, ma non del tutto.
I negozi hanno un obbligo di aquisto elevato (nella più onerosa delle due modalità di adesione) che, oltre che essere uguale per ogni testata (I Guardiani della Galassia venderanno come Spider-Man e Avengers...? Uhm...), è identico per i primi tre numeri. Solo: per il nr. uno può essere spalmato su DUE cover, regular (A) e variant B che, sicuramente, qualche appassionato acquisterà entrambe.
Solo che, lo stesso quantitativo, per due e tre, non si divide su diverse cover.
Morale: se io vendo un numero X di copie dell'uno, sapendo che sicuramente un tot. di clienti ne prende DUE copie (con cover divers), come posso sperare che il due ed il tre CRESCANO? Generalmente è il contrario...
Quindi si rischiano numerosi invenduti, che sono coperti solo da un piccolissimo reso (all'inizio non era previsto, ma evidentemente le proteste sono servite). Sovrasconti: zero.


3-Impegno organizzativo richiesto.
Le variant "ReEVOLUTIONARY" prevedono la stampa, la compilazione di un modulo per la privacy, che andrà consegnato alla fumetteria di riferimento, la quale esonererà (con un ulteriore modulo) Panini Comics da qualsiasi responsabilità riguardo l'uso del nome del proprio cliente. La fumetteria, poi, provvederà ad ordinare gli albi e distribuirli.
Non poteva Panini raccogliere direttamente gli ordini dai clienti, sostituendo i moduli con un form online (solo per dirne una), esentando le librerie da obblighi che non sono i loro?

4-Paragone col Reboot. 

A conti fatti, il rebood DC gestito da Alastor/Lion, presentava, si, gli stessi minimi di acquisto ma, sicuramente:
-maggior complessità per le cover variant, che abbracciavano anche i numeri 2 e 3, ma che erano comunque (a parte le "super variant") di soli DUE tipi, uguali per ogni testata. E le serie erano SOLO SETTE, contro oltre il doppio di quelle Marvel Now.

-più modi (e gradi) di adesione;
-sconti più alti, e possibilità di incrementarli;
-reso nettamente più alto.

-tantissime testate.
E continuo a dire che, se ci credi realmente, in un evento, mi "obblighi" a prendere anche tantissime copie, ma con una copertura di un reso più alto, o quantomeno non diviso per serie, in modo che le testate più vendute possano darti la possibilità di rischiare per le altre...


5-Tempi.

Anteprima esce a metà mese, i negozianti avrebbero dovuto prenotare tutte le uscite fino ai numeri tre (per alcune serie, quindi, si parla di albi che usciranno in autunno...), entro il 28 marzo. Fortunatamente, si è riuscito a far slittare il tutto al 7 aprile.
Di fatto, le cover (non tutte) e le immagini t-shirt sono state rese note solo pochi giorni prima della scadenza. Non si sa nulla dell'espositore da terra, mancano (o sono stati pubblicizzati tardi) diversi dettagli. In tutto questo, avvisare il cliente e raccogliere le prenotazioni, non è proprio facile...
Era necessaria tutta questa fretta, tutto questo anticipo di sei mesi?

6-Promozione

Fermo restando che la Panini è sempre in prima linea per promozione e pubblicità, l'evento meritava forse qualcosa di più. Ad esempio: l'albo promozionale allegato ad Anteprima 290, non poteva essere regalato in quantità a tutti gli aderenti alla promozione, se non a tutte le fumetterie? Qualche poster?
Solito discorso: non si riesce ad uscire dalla cerchia degli appassionati...
Anche se, la pubblicità dell'albo a fumetti di Iron Man prima della proiezione del suo film, se ben realizzata, potrebbe essere una carta decisamente vincente... Ma non ne parlo, perché commenta bene tutto l'amico Max.

Alla fine: di fatto, tutta l'operazione è rivolta ai grandi negozi (dieci? venti?): i piccoli (centocinquanta? duecento?) non hanno i numeri per farcela, senza rischiare di esporsi molto, in questo momento. Certo, aderiranno molti, moltissimi: ma l'impressione è sempre che si punti solo a vender copie, non a farlo al numero maggiore di negozi possibile...

E, la mancanza di sovrasconti e/o di un reso decente non giova...
Oltretutto: il prezzo di lancio, è solo su IRON MAN e INCREDIBILI AVENGERS. Per carità: un prezzo molto migliore di quello che Lion fece sui numeri uno, che scontò di un solo euro, mentre Panini offre Iron Man a 1,99 e Incredibili Avengers a 1,00 euro, invece che a 3,50. Ma, a conti fatti, meglio un piccolo sconto su tutto, o un grosso taglio di prezzo solo su due numeri uno? Certo, c'è il film di Iron Man in rampa di lancio... Ma rimane il sospetto che si sia osato poco...


NB: le "proteste" delle fumetterie - AFUI in prima fila, hanno portato ad un ulteriore comunicato di Pan Distribuzione. L'editore ha - come detto - spiegato meglio cosa sono le ultralimited (aumentandone il quantitativo), concesso un piccolo reso, e rinviato di una decina di giorni il termine di adesione, 

Quindi: le critiche sono sicuramente mitigate dall'atteggiamento dell'editore successivo alle rimostranze dei negozianti, e questa è cosa buona: ascoltare e cambiare idea è dimostrazione di intelligenza e flessibilità.
Ma il problema di fondo, per questa e tutte le altre promozioni come il rilacio DC dello scorso anno, come detto, che ci sembra che l'interesse sia vendere subito un tot di copie (tante) alle (relativamente poche) fumetterie aderenti, invece che fare arrivare più copie possibile in più negozi possibili...
Se un "lancio" è valido, non è meglio che ce l'abbiano tutti, così da poterlo... vendere tutti?
Non sarebbero più utili condizioni più "convincenti"?

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