mercoledì 13 ottobre 2021

L'editore che si lamenta di non poter fare sconti...

Della nuova legge sul libro abbiamo parlato talmente tanto che non ho più voglia neanche di linkare i post.

Qui però trovate TUTTI i post che ne parlano dalla notte dei tempi: norme che prima erano "sul prezzo" dei libri, ora sono "sul" libro. Disposizioni talmente belle e innovative, che soffermarsi a discutere di sconti è riduttivo, quasi direi umiliante per l'intelligenza di chi ne parla.

Poi leggi post come questi (che non è un caso unico eh!)...



Iniziamo col dire che affermare che la CULTURA e GLI EDITORI sono penalizzati da tale legge è fuori luogo: perché la norme della rinnovata Levi, fortemente criticata per gli sconti, sono sicuramente un forte incentivo alla lettura e alla creazione di luoghi di cultura: un po' come le tante disposizioni degli ultimi anni a favore delle librerie e delle fiere, o l'IVA ultraridotta della quale, da sempre, si avvalgono gli editori.

Insomma: dire che "per qualche motivo" (quale, poi? Il complotto dei poteri forti?) le leggi dello stato penalizzano la cultura è una opinione alquanto discutibile. Ma, da parte di un operatore del settore è sicuramente superficiale. E ingiusto.

Poi potremmo anche disquisire sul fatto che lo sconto, la svendita, il regalo, NON sono una strategia di vendita, perché il prezzo non è il valore, e fare sconti è solo un modo per svalutare quello che si ha e si vende, sminuendo pure l'importanza di un "regalo" che si vuole fare.

Ma, ragionando, non è ancora questo il punto.

Piuttosto: un editore vuole regalare uno sconto su un libro ai clienti.
Lo sconto è una diminuzione del prezzo.
Ma, quest'ultimo, non è forse deciso dal produttore, ovvero l'editore stesso?

Quindi: un produttore si sta lamentando che non può abbassare un prezzo da lui deciso?
Come dire: "vorremmo darvi un libro a meno ma non possiamo?"

Certo che potete: mettendo un prezzo più basso.
Che bella campagna pubblicitaria sarebbe: "NON FACCIAMO SCONTI PERCHE' ABBIAMO ABBASSATO I PREZZI". Stupenda.

Perché lo sconto è per pochi: il prezzo basso per tutti.
Lo sconto porta l'acquirente che ha pagato il prezzo intero a rivolgersi a chi lo vende a meno: ed è allora che l'editore sottrae clienti alle librerie. E, con la vendita diretta può ben permettersi di farlo, visto che non paga la distribuzione (ovvero, chi vende i propri libri), costo ben maggiore. 


Quindi, riformuliamo la domanda: perché un editore si lamenta di non poter fare sconti, quando è lui stesso a decidere il prezzo?
Da lettori, appassionati, fan... datevi una risposta e traete le vostre conclusioni.

23 commenti:

  1. Forse la verità è che non vogliono fare sconti... del resto, leggiamo tutto o quasi nell'usato. Ad esempio, Bonelli chiede 3,90 euro per un albo di Zagor Classic, ma nell'usato si trova a meno di un euro! Insomma, lo sconto ce lo facciamo noi!

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  2. La questione non è il costo effettivo ma lo sconto sullo stesso, se è più alto invoglia all'acquisto per motivi psicologici.

    In pratica un fumetto a 20 euro scontato del 50% e quindi venduto a 10 vende di più dello stesso fumetto a 10 euro senza sconto.

    ...

    Io di mio ho scoperto che alcuni siti esteri vendono libri e fumetti italiani ad uno sconto maggiore e con spese di spedizione gratuite, quindi compro da lì.

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    1. la questione è che se si basa tutto il commercio sullo sconto paraculo, non avremo mai professionalità e rispetto nel mondo del fumetto. E ne pagheranno le conseguenze anche i lettori.

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    2. nell'usato trovi sempre meno. perché comprano sempre meno lettori...

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    3. Dipende da ciò che cerchi e dal prezzo che vuoi. Ad esempio, oggi si possono prendere collane complete o cospicue sequenze di albi praticamente a niente. Oltre ai mercatini sui gruppi social, c'è Subito e poi eBay e tutti gli altri. Per non parlare dei mercatini all'aperto. Il vantaggio di comprare nell'usato è che il prezzo non è fisso e può essere oggetto di una trattativa. Per esempio, poco tempo fa abbiamo trovato Star Magazine (ed. Star Comics) completa a 0,40 euro al pezzo. Per i fumetti più recenti è come dici tu, ma basta avere pazienza e saper fare... e noi modestamente ci sappiamo fare. Nell'esempio fatto sopra, perché spendere 3,90 euro per Zagor Classic quando nell'usato si trova a 1,00 o anche meno? Ciò, penserai tu, danneggerà gli editori e in misura minore i negozi (ma anche tu puoi comprare a 0,50 euro nell'usato e rivendere 1,00 euro e ci guadagni comunque come fanno tanti negozi e negozietti), ma i soldi sono sempre gli stessi. 15-20 euro è ciò che spendiamo ogni mese per gli inediti "indispensabili". Il resto tutto nell'usato.

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    4. io giro molto mercatini fisici e online, e a 1 euro o meno trovo solo roba vecchissima invendibile o roba pari alla spazzatura. Ma se mi mandi foto o link, anche privatamente, ti posso credere tranquillamente.

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    5. Che tu ci creda o no, ci importa poco. Ma non hai letto bene quello che abbiamo scritto. Il prezzo va "trattato" e nei siti che vendono materiale usato si può trattare. Ovviamente, devi trovare chi vuole trattare. C'è chi non vuole farlo e vuole la cifra che chiede e chi dopo un po' si ammorbidisce e cede. Se poi ti presenti come "fumetteria" non hai speranze e non ti vendono niente. Non devono sapere chi sei e per cosa compri. Non devi dire che lo fai per rivendere. Ci sono molti modi per convincere le persone e ognuna va convinta in un modo diverso. Come detto sopra, bisogna saperci fare, amigo. Poi in questi tempi il mercato è particolarmente florido...

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    6. A proposito, abbiamo fatto l'esempio di Zagor Classic perché di recente siamo riusciti ad avere (da uno che vendeva su un sito) i primi 19 numeri a 1,00 euro cadauno. Un ottimo affare solo a metà dato che il n. 1 non aveva il poster. Ma va bene anche così...

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    7. Beh, una bella lezione sul mio lavoro da Morla. Non si finisce mai di imparare, vedo…

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    8. Tu fai il negoziante, noi siamo lettori. Facciamo cose diverse. Tu guardi la questione dal tuo angolo visuale, noi dal nostro.

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    9. Non c'è bisogno di farlo. Ci sono tuoi colleghi che campano quasi esclusivamente vendendo roba usata. La differenza tra nuovo e usato è che nella seconda il prezzo (sconti compresi) li fanno (a volte, imponendoli) chi compra.

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    10. Quindi, se chi vende Zagor Classic chiede 3,00 euro a volume, sostenendo che sono praticamente nuovi e noi invece offriamo 1,00 e basta, l'altro può solo dire si e mettersi in tasca 19,00 euro oppure tenersi i suoi Zagor e non incassare niente. C'è chi ha bisogno di monetizzare e cede. E in questo periodo gente così si trova eccome...

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    11. Non prendertela con noi. I fumetti costano troppo e piegarsi alla logica degli editori è il primo passo da non fare. Prendi la Panini: si sono messi in testa di vendere a 6,00 euro un fumetto di 56 pagine! Noi ci regoliamo diversamente. Aspettiamo che l'ingenuo di turno spenda quei soldi e poi noi compriamo da lui a massimo 1,00 euro... non è una cosa meravigliosa?

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    12. no, raccontato così mi fa quasi schifo, lo sai?

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    13. Non essere così duro. Sai bene che non tutti sono ricchi e non tutti possono permettersi di comprare tutto. Così si sfruttano i punti deboli del sistema a proprio favore. Quindi, se ci sono persone che spendono 6,00 euro per leggere un albo di 56 pagine che negli Usa costa meno (più o meno 4,99 $) e che poi capiscono di avere buttato via i soldi (non per il fumetto in se ma perché si rendono conto di averlo pagato troppo) è più che normale che quando cercano di piazzarlo nell'usato si vedono offerti prezzi più corrispondenti al valore reale ed effettivo di quei fumetti. Questo per dire che l'editore può vendere il fumetto al prezzo che vuole, ma quando poi chi ingenuamente lo compra a quel prezzo non può certo pensare di trovare nell'usato chi è stato tanto ingenuo quanto lui.

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    14. ripeto quello che ho detto poco fa. e sei pure ignorante: un albo usa costa 4-5 euro, ma uno italiano da SEI euro, ne contiene DUE usa...

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    15. Ci siamo riferiti alle pagine non al numero di storie contenute all'interno degli albi. Ma sorvoliamo... che ti piaccia o meno, la situazione è quella descritta. Il mercato è questo ed anzi più gli editori aumentano i prezzi, più gli "ingenui" per poter reperire la liquidità necessaria per prendersi il volume ultrafigoso tenteranno di liberarsi di tanti volumetti o albetti che hanno comprato senza nemmeno sfogliarli. Per non parlare di quelli che scrivono negli annunci cose tipo: "mai letti, comprati solo per collezione...". Questi sono i migliori e spesso non è nemmeno troppo difficile convincerli a liberarsi dei loro fumetti a prezzi bassissimi.

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    16. ah, quindi hai fatto un esempio senza senso.

      ok, hai detto le tue cattiverie, ora pussa via.

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    17. L'esempio sarà stato senza senso per te, ma sorvoliamo. Non possiamo mica pretendere troppo, eh... quelle che chiami "cattiverie" sono senso degli affari, saperci fare... Il mercato è alimentato da fanatici che buttano via soldi per comprare cose di cui dopo qualche tempo vogliono disfarsi. Noi compriamo al 90%... non li obblighiamo. P.S.: si, è divertente comprare a così poco...

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    18. Abbiamo fatto un altro affarone un paio di giorni fa: una decina di DC Best Seller a 2,00 euro l'uno. Volumi praticamente nuovi... forse lavorando di più avremmo ottenuto 1,50 euro al pezzo, ma il tipo, benché ingenuo era simpatico. Gli abbiamo fatto un regalo!

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