mercoledì 4 novembre 2020

Combattere i comportamenti abusanti nel mondo del fumetto: nasce MOLESTE

Nasce Moleste.

L’albo di supereroi che stai leggendo in spiaggia potremmo averlo scritto, disegnato, colorato o letterato noi. Il fumetto educativo ma divertente per tuo figlio, le tue graphic novel, l’albo che hai appena comprato in edicola, la striscia online che ti ha fatto ridere un minuto fa.

Oppure potrebbe averlo scritto, disegnato, colorato o letterato uno di loro.

Forse non lo immagini, ma anche nel mondo del fumetto italiano succedono cose sgradevoli. Discriminazioni sul lavoro, comportamenti inappropriati nelle scuole, vere e proprie molestie. Non sono la norma, ma non sono rarità come potresti pensare. In un settore senza albo professionale, in cui il lavoro raramente gode di garanzie sindacali, il terreno degli abusi è particolarmente fertile.

Per questo noi MOLESTE abbiamo ritenuto necessario scrivere un nostro manifesto, per aumentare la consapevolezza anche di te che leggi. A monte c’è una visione del mondo sessista purtroppo ancora molto comune e uno sbilanciamento nei rapporti di potere.

L’obiettivo di noi MOLESTE è combattere i comportamenti abusanti nel mondo del fumetto. Sono comportamenti nocivi, che mortificano chi li subisce e avvelenano l’ambiente per tutti.


Come nasce il progetto?

Il progetto è nato in seguito all'esigenza di condividere un disagio sentito da molte a livello personale e non condiviso, non elaborato, prima d'ora. In particolare, dopo l'articolo di Francesca Torre sulle molestie nel mondo del fumetto, che prendeva spunto da alcuni episodi di abusi venuti fuori nel mondo del fumetto negli Stati Uniti, abbiamo iniziato a cercarci e a unirci per confrontarci, prima, e a capire se potevamo fare qualcosa per migliorare lo stato delle cose, poi.


Quali sono gli obbiettivi?

Innanzitutto seguiteremo a dare voce a coloro che ci invieranno le proprie testimonianze proteggendo le fonti e senza rendere noti gli autori degli abusi, modalità che abbiamo scelto di utilizzare per una serie di ragioni ben argomentate sulle nostre pagine.

Inoltre, siamo in rete con Centri Anti Violenza sul territorio nazionale per coloro che sentissero l'esigenza di rivolgersi a professionisti e possiamo fornire contatti a chi lo volesse anche rispetto all'assistenza legale.

Sensibilizzare l'ambiente del fumetto sul tema degli abusi è un'altra cosa che riteniamo importante. Una comprensione profonda, una condivisione empatica delle esperienze negative altrui e una piena consapevolezza di cosa si intenda per “comportamenti inappropriati sul posto di lavoro”, qualora non fosse già chiaro grazie alla sensibilità e all'empatia di ciascuno sono le chiavi di volta per cambiare qualcosa nel lungo periodo.


Hai una esperienza personale?

Sono una donna che vive in Italia del 2020, pensare che la mia esperienza umana o lavorativa possa differire particolarmente da quella di altre donne come me vorrebbe dire avere un occhio piuttosto ottimista sul livello di pervasività della modalità abusante e sessista nelle nostre vite.

Se è nato un collettivo è per un'esigenza comune che, evidentemente, vorremmo rimanesse tale. Non crediamo nelle gogne, motivo per cui manteniamo anonimi i nomi degli abusanti, ma allo stesso tempo non crediamo nell'utilità nell'esposizione di noi come singole. Tutto quello che serve sapere è contenuto nelle testimonianze pubblicate sulle nostre pagine.

Grazie!


Ci ha risposto Margherita Tramutoli.
La Tram (Margherita Tramutoli) si laurea in Relazioni Internazionali all'Università Orientale di Napoli e in Fumetto e colorazione digitale alla Scuola Italiana di Comix. Lavora per anni come grafica di progetti e prodotti editoriali per la cooperazione internazionale (Unesco, CCIVS France e altre agenzie), per poi approdare all'illustrazione e al fumetto.
Come illustratrice ha collaborato con Corriere della Sera, Il Manifesto, Jacobin Italia, L'Espresso, Linus.
Tra i suoi volumi, "Bandierine-Tutta una storia di Resistenze" (Barta Edizioni), "Il Libro della Giungla" (Kleiner Flug), "L'Ecologia spiegata ai bambini" (Beccogiallo) "Post Pink" (Feltrinelli Comics), "Medusa, l'altro volto del mito" (DeAgostini).
Il suo ultimo libro a fumetti, La Prima bomba, scritto da Marco Rizzo e edito da Feltribelli Comics, è in uscita il 5 Novembre.
Insegna Teoria del colore alla The Sign – Comics & Arts Academy di Firenze.

4 commenti:

  1. Bene, buono che ci sia questa voce, altrettanto importante che venga diffusa, ora facciamo la nostra parte come pubblico dandole ascolto e fiducia, invece della consueta diffidenza e voglia di schermirci del nostro genere quando colto sul fatto.

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  2. Se non si fanno nomi che senso ha parlarne? Le descrizioni parlano di donne violentate e altre parzialmente consenzienti. Puttane per lavorare nel campo del fumetto dove in media si guadagna meno di un impiego privato bassamente remunerato? Mah.

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    1. è proprio per gente come te che esiste moleste.

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    2. La tua insinuazione è degna di te, Antani. Ma con tuo sommo dispiacere, non siamo bestie come gli animali che hanno consumato ai danni di queste sventurate i loro lerci appetiti. E il mondo del fumetto è pieno di gente così. Che poi fanno anche molto peggio... perché il mondo del fumetto non è diverso da altri settori della società dove c'è il buono e il male.

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