domenica 1 novembre 2020

Lucca Comics non Changes e non cambierà mai

Lucca Changes è stato un vero capolavoro di comunicazione.

Un "Bingo!".

La manifestazione non c'è stata - ed è follia per me la pretesa di organizzare fiere in questo 2020, anno in cui tutti hanno capitolato, vista l'assurdità di ideare qualcosa creato per PORTARE persone ripensato in modo contingentato - ma tutte le parti in causa hanno fatto qualsiasi cosa per far finta che Lucca Comics (pardon... "Changes") in qualche modo sia esistita.

In tutto questo, una marea di storture: si parte dall'accordo con Amazon...

In un momento in cui TUTTO il commercio ha sofferto per i mesi della quarantena, dopo una estate in cui molti ancora lamentano un calo e con le oggettive difficoltà che ci sono anche nel supportare i clienti, Lucca - e di seguito anche se spero di no, tutti gli editori - si affidano all'unico soggetto che non ha sofferto della crisi. Anzi.

 

... si continua coi mitici Campfire...

Tutti parlano di Lucca Changes, di Campfire. 

In realtà, va detto: la vera "Lucca" è su Amazon. Punto.

Perché gli appuntamenti dal vivo saranno pochi, ed estremamente contingentati.

E perché i Campfire si appoggiano totalmente sulle capacità organizzative di chi li mette in piedi, ovvero i negozi, che in gran parte non sono fumetterie indipendenti, ma altro.


E, soprattutto, il far finta che Lucca Comics 2020 esista davvero.
la parte divertente continua ad essere quella degli editori: che continuano a parlare di uscite "lucchesi", di gadgets realizzati "per Lucca".
Settimana prossima (quella appena trascorsa, n.d.b.) il nostro lavoro sarà drammatico: perché arriveranno montagne di albi da sistemare, caterve di numeri uno, spesso con allegati. Colli e colli di materiale.
Già alcuni fornitori hanno annunciato che non manderanno arretrati, per la mole di lavoro.
Alcuni editori - bontà loro! - hanno offerto di anticipare tutte le "novità lucchesi" alla prossima settimana.


La realtà è che, mentre, le fiere sono importanti per il settore, Lucca è imprescindibile.
Talmente tanto, che non solo tutti hanno fatto finta che continuasse ad esistere, quanto l'hanno supportata: molti - pur affermando privatamente che l'accordo con Amazon era riprovevole - hanno prodotto valanghe di materiale, sottratto alla normale distribuzione a partire dall'estate, per farlo uscire in questa settimana. E variant di ogni tipo. Hanno dato la possibilità ai negozi di avere le novità, per evitare polemiche, ma ovviamente anche per incassare quanto prima, ma non si sono negati Amazon e Lucca Changes.

Quindi conferenze, eventi di ogni tipo: la promozione che il fumetto potrebbe avere e potrebbe "farsi" tutto l'anno concentrata in modo caotico in pochi giorni, col risultato che per esserci si sceglie di non esser visibili. 

Ed è questa, forse, la differenza maggiore col lavoro delle fumetterie, CampfireAlf Comics and Games o altro che siano: i librai questa promozione la fanno tutto l'anno, lo abbiamo detto fino allo sfinimento. Ma è fondamentale sottolineare che il loro lavoro ha risultati che vanno a tutti, distributori, editori, autori. Tutti hanno una percentuale dal nostro lavoro.

Non da quello fatto a Lucca e "per" Lucca: che potrebbe essere di tutti, ma continua ad esser confinato in un week-end all'anno e per le tasche degli editori. E di Lucca. E di Amazon.

5 commenti:

  1. Risposte
    1. Uno spoiler molto triste. Non pensare che a noi questa merda piaccia. O forse a te si?

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    2. ti ricordo che, a differenza tua, io ci lavoro in questo settore.

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    3. Appunto, su questo siamo d'accordo. Questa merda non piace ad entrambi perché rovina i nostri affari.

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