Avete mai pensato a cosa si può fare per sostenere chi durante tutto l'anno vi vende libri e fumetti, e ora è fermo per i provvedimenti del governo?
Intervistiamo Gabriele Munafò di Eris Edizioni, che ci spiega questa interessante iniziativa...
-Come è nata l'iniziativa?
In un momento in cui le librerie e le fumetterie sono costrette alla chiusura, come molte altre attività, abbiamo pensato che fosse sbagliato scavalcare chi per tutto l'anno sostiene e dà spazio ai nostri titoli.
Non ce la siamo sentita di spingere le vendite dai nostri shop online o di mettere i nostri libri scaricabili gratuitamente mentre le librerie e le fumetterie di tutta Italia sono chiuse. Sarebbe stata una scelta "individuale" e quindi non adeguata a tutelare la sopravvivenza dell'intera filiera editoriale.
Siamo sempre stati dell'idea che le librerie siano dei veri e propri presidi culturali sul territorio, non delle semplici attività commerciali come altre. E pensiamo che la solidarietà e l’etica vengano prima del profitto fine a se stesso. Nel nostro piccolo questa iniziativa nasce per fare in modo che, alla fine di questa emergenza, non si debbano raccogliere solo le macerie per un comparto che già viveva sul filo del rasoio e che nella maggior parte dei casi non riceverà alcun aiuto. Per questo abbiamo cercato di coinvolgere i lettori e le lettrici a fare solidarietà attiva, a creare una rete. E infatti la bellissima risposta che abbiamo ricevuto è un esempio concreto di quanto senso di comunità e appartenenza si possa creare attorno a una libreria/fumetteria. È un segno davvero positivo: la consapevolezza è l’unica arma che avremo per costruire qualcosa di nuovo quando tutto questo finirà.
-Che librerie coinvolge?
Nel nostro caso abbiamo inizialmente coinvolto 9 librerie/fumetterie con cui collaboriamo abitualmente, anche da anni: La libreria del Golem (Torino), Mannaggia - Libri da un altro mondo (Perugia), Inferno Store (Roma), Belleville Comics, (Torino), Libreria modo infoshop (Bologna), SPINE Bookstore (Bari), Figuriamoci - La Libreria del Fumetto (Torino), Libreria MarcoPolo (Venezia), Altroquando (Roma).
Poi il 27 marzo abbiamo iniziato un "secondo round" dell'iniziativa coinvolgende altre 8 realtà (fino al 3 aprile): NORA Book & Coffee (Torino), Volume - dischi e libri (Milano), Libreria Vicolo Stretto (Catania), Covo della Ladra (Milano), Giufà Libreria Caffe' (Roma), Periferica - Libreria fuori dal centro (Albinia), Due punti (Trento), Bookowski (Genova).
Altri editori si sono aggiunti all'iniziativa, ognuno con le librerie con cui collabora: Canicola Edizioni, Voland ed Exorma. Se sempre più editori si aggiungessero, ognuno con la propria rete di rapporti, pensate che risultati si potrebbero ottenere!
-Come funziona esattamente?
Adottiamo una libreria al giorno. Tutti gli acquisti che vengono fatti sul nostro shop online tal giorno è come se fossero fatti nella libreria scelta per quella data.
Noi evadiamo gli ordini, ci occupiamo della spedizione, e diamo la normale percentuale di vendita alla libreria, esattamente come se quella realtà fosse aperta e avesse venduto lei i libri.
-Cosa pensate si dovrebbe fare per agevolare la ripresa? Voi, in concreto, prenderete altre iniziative?
Per il momento non abbiamo in mente altre iniziative, si naviga a vista e si cerca di capire cosa fare giorno per giorno. Alcune librerie in tutta Italia stanno sopperendo alla chiusura forzata con la consegna a domicilio o le spedizioni. Abbiamo cercato di incentivare l'iniziativa creando un'elenco in costante aggiornamento di queste librerie. La parola d'ordine deve essere: ordinate i libri dalle librerie indipendenti, non dai grandi shop online! Questo è un modo per tamponare in parte la situazione.
È ancora difficile immaginare degli scenari post emergenza. Nell'ipotesi più catastrofica molte realtà editoriali pagheranno cara questa situazione, che si aggiunge alla crisi di sistema preesistente del mondo editoriale. Un sistema insostenibile (come molti altri nella nostra società) che prima o poi è destinato a esplodere. In questo caso la vera sfida sarà quella di immaginare qualcosa di diverso. Un sistema editoriale senza monopoli distributivi (vedi Messaggerie oggi), senza il meccanismo folle delle rese, del fatturato virtuale e di un'iper-produttività inutile. Senza lo sfruttamento di figure professionali (dai traduttori ai corrieri) che ci permettono di avere tra le mani il libro. E con una nuova cultura e consapevolezza in chi legge, che porti magari a favorire la libreria dietro casa ad Amazon e simili.
Che dire se non "grazie"?
Ah, si: comprate i libri Eris e Canicola. Oggi, domani e anche in futuro...
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