lunedì 16 dicembre 2019

I miei più servili auguri per un distinto Natale a tutti i distributori...

Ne parliamo ogni anno (se volete: quiquiqui e qui): nei momenti in cui il commercio festeggia, il fumetto fa festa.

Dal 19 o 20 dicembre (giorno dell'ultima spedizione) al 2 gennaio, per ben due settimane, i distributori non invieranno merce: magari allunghiamoci un altro po', visto che non credo usciranno molte novità nei due giorni lavorativi tra capodanno e l'Epifania. Tirando le somme: quasi due settimane di stop, una ulteriore di lavoro a mezzo servizio. 

Gentile cliente,
ti comunichiamo che, in occasione delle feste natalizie, uffici e magazzino rimarranno chiusi dal 23 Dicembre 2019 al 01 Gennaio 2020.
Per una migliore gestione logistica e per far si che tutte le novità arrivino in tempo per la data di uscita prevista, Star Shop effettuerà le spedizioni novità disponibili in anticipo, tra il 19 e 20 Dicembre 2019.
 
La normale attività lavorativa riprenderà a partire dal 02 Gennaio 2020.  
Lo Staff Star Shop Distribuzione

In sintesi: i negozi non hanno novità in uscita per almeno due settimane, mentre non c'è modo di rimpiazzare i prodotti che finiscono nel periodo migliore dell'anno.
Colpa dei corrieri e delle festività? In parte.
Ma se noi fumetterie riusciamo a spedire e lavorare (il 23, 27 e 31 dicembre, per esempio, fermo restando che al sabato si possono ritirare spedizioni in sede del corriere o ricevere invii urgenti) perché i nostri fornitori devono necessariamente fermarsi per tempi così lunghi?





Nella maggior parte dei casi, le mancanze si traducono in vendite perse definitivamente: sicuramente per l'editore, visto che un regalo di Natale si fa PER Natale, magari non per il venditore, se questo è bravo e riesce a indirizzare il cliente altrove.


Insomma, come ogni anno, i commercianti devono ingegnarsi da soli, perché ci sono soggetti che preferiscono tenere i fumetti in magazzino piuttosto che provare a venderli, magari proponendoti conto vendita o reso, almeno per questo periodo, in modo che si possa fare scorta senza rischiare troppo.


In tutto questo, almeno, fino allo scorso anno una bella notizia c'era: Manicomix, che rimaneva attivo e "funzionante". Non quest'anno:

Comunicazione: Manicomix resta con te anche a Natale  
Gentile cliente,
cogliendo l'occasione per farti i nostri migliori auguri, ti comunichiamo che Manicomix Distribuzione resterà sempre aperta, eccezion fatta per venerdì 27 oltre ai giorni di festività nazionale. 
Notifichiamo che le spedizioni settimanali verranno sospese lunedì 23 e martedì 24 dicembre. Negli stessi giorni, non sono garantite le 48h lavorative per la preparazione delle spedizioni richieste dal sito. Invitiamo, quindi, ad eseguire eventuali richieste col più ampio anticipo possibile. 
Rimaniamo a disposizione per informazioni mediante i canali canonici.

Il bello del marketing: c'è chi dice che sta chiuso, e chi afferma di essere aperto, salvo dirti indirettamente che... non "funziona". Dire di lavorare il 23 e 24, per poi comunicarti che non sono garantite le 48 ore canoniche per la preparazione degli ordini, è dire che di fatto non si spedisce. Perché se nel week-end giustamente non lavori, al lunedì non fai in tempo (servono 48 ore!) a preparare l'invio e il 24 non puoi spedire perché i corrieri non fanno i ritiri.
Quindi, di fatto, è come se fossi chiuso: solo che dici che sei aperto!


Questo meccanismo che non sembra si possa cambiare (e dire che basterebbe poco!) viene scardinato da Amazon, ormai da tempo diventato ufficialmente il fornitore di molte librerie. Amazon lavora sempre, e spesso ha il materiale che non riusciamo a trovare dai nostri soliti distributori, ce lo vende a meno e lo spedisce anche sotto le feste. 
Il bello è che, chi li rifornisce, ovvero gli editori, evidentemente preferiscono dare i propri prodotti - da quello che so - a condizioni peggiori ad Amazon, che ai propri distributori ufficiali, danneggiando questi ultimi, dimostrando che a loro basta vendere, senza un minimo di programmazione o idea diversa dal "tutto e subito".

E riuscendo nel compito quasi impossibile di farmi parlare bene di Amazon...

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