giovedì 14 aprile 2016

One Punch Man, Naruto, Batman e Superman battuti da Jeeg. Ovvero: come si fa realmente una promo

Ho scattato questa foto la scorsa settimana.
A destra, il cartonato di One Punch Man realizzato dalla Panini: materiale plastico, alto, robusto.
A sinistra, quello di Batman vs Superman: semplice cartone, sfondo bianco (brrr), misure tascabili.


Per avere il primo, c'era un minimo di acquisto per le copie del volume.
Minimo all'apparenza alto... ma che comunque era relativo ad un titolo NUOVO e molto appetibile: per dire, il sottoscritto, che non è una fumetteria di Milano o Roma, quelle copie le ha vendute in meno di una settimana...
La promo era legata anche a Naruto 72: il volume finale della serie manga che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni.

A fronte di questo "team-up" tra titoli di grande peso, dall'altro lato si aveva la solita promozione cervellotica Lion/Alastor/Pegasus, con variant, acquisti di volumi abbastanza inutili, incentivi che manco si sa cosa siano.


Insomma: la differenza tra le due iniziative, non pari al confronto tra le misure delle due sagome... è molto, molto più evidente. Certo: Panini ha avuto gioco facile, con due titoli del genere, e non si è neanche dovuta impegnare in chissà quale sforzo di fantasia.
Cosa che, invece, ha fatto ampiamente Lion, ma in negativo, per proporre una promozione astrusa, che oltretutto ha visto le variant - elemento imprescindibile delle proposte dell'editore novarese - previste per marzo, slittare (almeno) ad aprile... con una nuova proposta di ulteriori variant per il mese di uscita del film.

Ma il tutto perde di peso e di significato, quando scende in campo il vero colosso: l'editoria DA EDICOLA, ovvero il Corriere dello Sport, che proporrà settimanalmente il meglio delle opere di Go Nagai, ospite a Romics.



Si, proprio Romics, perché in occasione della mostra romana, si è vista quella che è una macchina da guerra, almeno se confrontata con quanto fatto dai "nostri" distributori.

Copie omaggio a chi era in fiera, poster (solo questi, spesso, sono un MIRAGGIO nelle fumetterie!), maschere di cartoncino dei robot di Nagai, hostess che consegnavano il materiale in giro, scortate da un Mazinga sui trampoli. Si parla di passaggi televisivi e radiofonici, ma anche di magneti messi sulle auto parcheggiate fuori dalla Nuova Fiera di Roma...

Insomma: un abisso.

Soprattutto per un motivo: se Panini e Lion si sono rivolte alle fumetterie, il Corriere dello Sport, con la sua iniziativa, ha parlato col pubblico, non coi rivenditori. Le edicole, si vedranno arrivare i clienti "già pronti", non si devono mettere ad elaborare l'offerta inviata dall'alto, per i propri clienti. Non devono prendere variant da riprezzare a centinaia di euro per coprire i costi. Non devono andare a cercare i clienti col lumicino, proporre un prodotto e convincere il consumatore finale.

Ecco: questa è promozione.
Di sicuro, la mancanza più grande del settore distributivo fumetto, più dell'assenza di reso.
Qui da noi, si pensa che Zerocalcare da Feltrinelli, sia pubblicità per il fumetto, sia un riscatto per chi ci lavora, lo fa e lo vende, a fronte di anni di trattamento da media di serie B.

Ma, Zerocalcare che vende, è "solo" Zerocalcare che vende. E lo avrebbe fatto dappertutto.

Così come le opere di Go Nagai: distribuire la collana in fumetteria, avrebbe permesso di fidelizzare un pubblico maggiore, e di far girare arretrati che, una volta conclusa la collana, verranno messi in qualche magazzino ad ammuffire e/o macerati.

Ma, come al solito, si è preferito rispettare la "tradizione": quello che è per l'edicola, là rimane. Bonelli, Topolino, Diabolik. Allegati editoriali vari ed eventuali.
Il resto, lo diamo alle fumetterie. E, spesso, anche alle edicole.

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