Chi la vive, chi deve subirla.
Chi non vede l'ora che inizi, chi anela l'ultimo giorno.
Lucca Comics: ecco cosa è e come funziona.
Partiamo dall'inizio, come è giusto che sia.
Lucca non è una fiera: Lucca Comics è L'Evento del mondo del fumetto. Punto.
Non è la miglior manifestazione, non è la più fornita mostra mercato: è però l'unico evento che catalizza l'attenzione del settore "comics" - e sempre più, sia come quantità che tipologia, di tutto quello che lo circonda - e lo è pure per abbondante distacco.
Lucca Comics viene vissuta da editori e distributori come un modo esclusivamente per far cassa: decine e decine di bancali pieni di novità vengono riversati nei magazzini della logistica della fiera, pronti per essere venduti. No: non è normale concorrenza, sono mesi e mesi di pianificazione delle uscite organizzate in modo da esser disponibili e pronte per fine ottobre/primi di novembre.
Gli editori fanno in modo di avere tutti i loro titoli top, e anche molti di quelli di fascia media, a disposizione per questo periodo. E tutto questo lo pagano le fumetterie, prima private di vendite, quindi inondate di novità che interessavano - una volta proposte - ma che verranno acquistate - forse - in modo assolutamente non tempestivo.
Questo danno, questa "tassa" annuale non ha rimedi né soluzione. Forse una ce ne sarebbe, ma non ve la dico, sennò mi dicono che parlo sempre di reso!
Ma Lucca è anche Lucca Crea, la società del Comune di Lucca che organizza la manifestazione, e che spesso sembra fare di tutto, ma proprio di tutto, per farsi adorare dagli espositori, che pure pagano profumatamente per avere spazi piccoli, umidi, non riscaldati e sempre più limitati per poter fare il proprio lavoro. Quest'anno hanno anche spostato il vicino parcheggio fino alla parte opposta della città!
Per non parlare degli autori: una fiera del calibro di Lucca, tra le prime al mondo per presenze e prestigio, nel 2024 non può non avere una Artist Alley: da quanti anni disegnatori e scrittori si lamentano per questa mancanza? Passando agli indipendenti, poi: la SELF AREA (fateci un salto, è piena di bei fumetti e autori bravissimi!) non può costare così tanto, il prezzo andrebbe rivisto. Alla fiera più importante d'Italia servono davvero quei (pochi) soldi in più? Non sarebbe meglio sostenere le piccole produzioni, che portano nuova linfa e tanti nuovi autori al fumetto italiano?
Ma soprattutto, Lucca Comics è assolutista: vuole avere il controllo di tutto, tutta la città è sotto la giurisdizione di Lucca Crea. Vuoi aprire un negozio? NON PUOI se hai lo stand.
Vuoi aprirne un secondo? NON PUOI, perché è "al massimo uno".
Ma su tutto vince questo: l'esercizio di una attività temporanea è subordinato al consenso di Lucca Crea! Un ente esterno al comune - che anche se E' del comune non E' IL comune - decide dell'apertura di una attività privata. E dire che l'ultima volta che avevo letto l'art. 41 della Costituzione, diceva:
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
A quando una percentuale su alberghi e ristoranti? O una tassa su chi prende casa?
Il tutto magari accompagnato da una bella lista di nomi, da verificare uno per uno.
Che possa portare a una riflessione, a un cambiamento, sarebbe auspicabile. Ma abbastanza improbabile.
In fondo, Lucca è anche questo.
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