martedì 1 ottobre 2019

RW Lion e gli sconti in fumetteria

Mentre Panini Comics tarda con le proprie uscite senza che si veda una luce in fondo al tunnel (qui e qui tutte le info del caso), scoppia il caso "sconti Lion".


Cosa è successo?

"Alcune" fumetterie avrebbero detto ai propri clienti che da ottobre l'editore non avrebbe più concesso di scontare i propri fumetti.

Lion, ovviamente, ha risposto a tono come potete leggere qui sotto.
A seguire il post che ha scatenato tutto.






Innanzitutto, precisiamo.

Partiamo dal fatto che "i clienti mentono", parafrasando il Dottor House.
Sapete quante volte ho sentito mie frasi riportate - magari anche al sottoscritto - da qualche cliente? Cose spesso innocue, tipo un promemoria riguardo qualche uscita o fumetti da trovare in magazzino, ma con un senso totalmente stravolto rispetto a quanto detto in origine?

Quindi, teniamone conto: questa è una "testimonianza" de relato, ovvero c'è una persona che riferisce quanto sentito.

Secondo punto, che è un dato di fatto: gli sconti Lion sono calati molto negli ultimi tre anni. Parlo per me, ma ho perso quasi un quinto della percentuale di margine che avevo su questo editore, nei quattro o cinque (ho perso anche il conto!) cambi di distributore che sono stati fatti.
E questo è un problema comune.

Fatte queste doverose premesse, ed aggiungendo anche che molte fumetterie hanno dovuto rivolgersi al nuovo fornitore - Terminal Video - appositamente e quasi obtorto collo per il materiale Lion, con conseguenti ulteriori costi di gestione e spedizione del materiale, va assolutamente precisato che NESSUN editore può imporre o meno uno sconto a NESSUN negozio che non sia di sua proprietà. 

Inoltre, va anche detto che Lion - per quanto in calo come margini - non si fa pagare percentualmente più di un editore medio che va in fumetteria.

E quindi, dove è il caso?


Magari, si potrebbe parlare della necessità di fare sconti a tutti i costi, che spesso si trasforma in pretesa da parte del cliente: Amazon docet.
Forse, talvolta, noi librai a fumetti potremmo puntare di più sulla qualità del servizio, invece che sulla velocità; sull'ampiezza del catalogo e la competenza, piuttosto che sul prezzo.

Fare il 15% significa rinunciare in partenza a metà del proprio margine, al lordo di spese e oneri vari: forse sarebbe il caso di iniziare a spiegare ai propri clienti che l'allestimento che vedono in negozio, fisico o online, e il lavoro che serve per crearlo e mantenerlo, hanno un costo, e che non tutti siamo delle multinazionali...

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