lunedì 14 novembre 2022

WHO'S WHO IN THE THUNDERMAN UNIVERSE (parte 1)

 Personaggi e temi di
"What We Can Know About Thunderman" di Alan Moore

a cura di Sabino Capogreco


"What We Can Know About Thunderman" (d'ora in poi WWCKAT) è un “raccontone” o “short novel” che da solo occupa la metà di Illuminations, antologia di racconti di Alan Moore pubblicata nell’ottobre 2022 ed ancora inedita in lingua italiana. Si tratta di un’astiosa "dichiarazione conclusiva sull'industria dei comics" in cui Moore ribadisce e conduce a limiti irriguardosamente estremi tutte le sue radicali prese di posizione recenti e passate.

Quanto scrivo non è una recensione, perché io non sono nes-su-no per recensire (quasi) nessuno men che mai un gigante come Alan Moore, ma una mappa dei personaggi e dei temi dell'opera utile a finalità divulgative nerdiche.

WWCKAT è diviso in 20 capitoli, ciascuno intitolato con data e mese a cui gli eventi si riferiscono. Non sono disposti in ordine cronologico, per cui, come per altre opere strutturare in questo modo, mi viene in mente Infinite Jest (peste colga chi lo pronuncia 'infainit'), alla fine di un'attenta lettura, è sempre bene ripensare ai fatti narrati nell'ordine giusto.

WWCKAT è altresì una satira in forma di roman à clef o romanzo a chiave. Significa che tratta, alterandoli, di fatti e personaggi reali e che il coinvolgimento nella lettura è direttamente proporzionale alla conoscenza (“la chiave” di cui sopra) che si ha di essi. Da questo punto di vista, è bene precisarlo fin da ora, WWCKAT è un testo ad uso e consumo quasi esclusivo di psychonerd e cultori della materia. Non basta essere un lettore assiduo o un alfabetizzato da cinecomics, occorre proprio conoscere la storia editoriale dei comics americani dalle origini. Senza questo ingrediente base presumo che la lettura rimanga interessante e intatta nei suoi virtuosismi stilistici di altissimo livello (pastiche, metafore, assortimento linguistico, tessitura delle trame) ma perda molto della verve polemica di cui è animata e del divertimento che questa può offrire, per altro ai detti psychonerd i fronti polemici aperti da Moore non giungeranno affatto nuovi (anzi). Ovviamente non è il caso di aspettarsi una corrispondenza 1:1 tra tutti i fatti fittizi e quelli reali. Molti personaggi (lo spero vivamente per le loro eventuali controparti) appaiono interamente fittizi o parzialmente tali.

Nei giorni a seguire verranno presentati estratti del testo con le parti più divertenti a livello narrativo e quelle più incisive a livello polemico. Qui di seguito il Who’s who con chiavi, alcune aperte ad interpretazione. Ci sono spoiler (non tutti) ma li ho nascosti. L’invito alla lettura dei prossimi contributi su codesto blog e dell’opera stessa resta sincero, sentito e doveroso.


AMERICAN (DC): casa editrice statunitense specializzata nella pubblicazione di fumetti, con sede a New York, 777 Fifth Avenue, sussidiaria della multinazionale Brothers Brothers. Pubblica storie di personaggi iconici del genere supereroistico, quali Thunderman, King Bee, Moon Queen, Streak, Mr. Ocean, United Supermen (Superman, Batman, Wonder Woman, Flash, Aquaman, Justice League). Attuale EiC: Worsley Porlock, succeduto a Brandon Chuff.


MASSIVE (MARVEL): casa editrice statunitense specializzata nella pubblicazione di fumetti, con sede a New York, Lexington Avenue, precedentemente nota Goliath (Atlas) e prima ancora come Punctual (Timely). Fino agli anni '50 si occupa prevalentemente di fumetti western e di mostri giganti, dagli anni '60 pubblica le storie di personaggi iconici del genere supereroistico quali Beetle Boy, Unrealistic Five, Brute, Vindictives, National Guard, Human Tank (Spider-Man, Fantastic Four, Hulk, Avengers, Capitain America, Iron Man). Attuale EiC: Gene Pullman.


CARL'S DINER: ristorante dove ha avuto luogo nell'agosto 2015 l'ultima tragica adunata del "Supper Club of Infinite Earths", gruppo composto dagli scrittori di comics Jerry Binckle, Milton Finefinger, Dan Wheems, e Brandon Chuff.


JERRY BINCKLE: famoso scrittore di lungo corso per entrambe le major. Tiene a battesimo il lancio della serie regolare di Mr. Ocean (prima d'allora presente solo su antologiche) occupandosene fino al 2015, quando a seguito della cancellazione della mini Ocean's Depths, torna alla Massive. Già dagli anni'80 sviluppa un'ossessione monomaniacale per il personaggio. Durante la prima cinematografica di United Supermen, in disaccordo con gli eventi proiettati, urla in sala: "Non lo capite, coglioni? La sua migliore amica era una medusa! Fufu era tutto per Mr. Ocean! Tutto!".


MILTON FINEFINGER: scrittore nato a Boston negli anni ‘50. È affetto da paralisi di Bell. Lascia i comics nel 2017 per solidarietà con Dan Wheems e per la definitiva cancellazione di Union, progetto tramontato per l'arresto di Arvo Cake e del suo sostituto. Si dedica alla scrittura di articoli come la “Breve storia di Thunderman su schermo” e il polemico "A Spandex Wrapper for the Naked Lunch". Ha sposato Jo, la cameriera del Carl's diner che lo prese a schiaffi confondendo la paralisi di Bell per un ghigno cinico del tutto fuori luogo in quella circostanza.


ARVO CAKE: inker di Union, nuova serie scritta da Milton Finefinger che recuperava i personaggi degli anni '40, compresi i giovani Thunderman e King Bee, per darne una rilettura in chiave hard-boiled. Viene arrestato nel giugno 2015 per omicidio e occultamento di cadavere della ragazza. Anche il suo sostituto sulla serie sarà arrestato per combattimenti clandestini di cani.


DAN WHEEMS: scrittore vincitore di 2 Sammy Awards per la sua run sui Vindictives. Originario dell'Indiana (1957) esordisce come professionista nel mondo dei comics nei primi anni '80 dopo essersi fatto notare con i suoi articoli sulla fanzine Comiclasm di Worsley Porlock. Nel 1987 litiga furiosamente con Hector Bass e lascia l'American per la Massive. Dopo alcune esperienze su testate minori approda sui Vindictives. Sconvolto dalla morte, dalla vita segreta e dal funerale di Brandon Chuff, entra in crisi. Abbandona polemicamente il mondo dei comics nel novembre 2015 con una strip sulla circonvenzione di Kessler e Schuman da parte di Albert Kaufman e Sidney Rosenfeld. Da allora nessuno sa più nulla di lui.


DAVID KESSLER e SI SCHUMAN (JERRY SIEGEL e JOE SCHUSTER): fumettisti del Delaware creatori del personaggio di Thunderman. Presumibilmente raggirati, cedettero la proprietà di Thunderman alla American nel 1938. Nel 2008 i diritti sono tornati in piccolissima parte, se rapportata agli introiti procurati alla American nel frattempo, agli eredi di Kessler dopo una lunghissima vertenza giudiziaria.


BRANDON CHUFF: famoso scrittore ed ex editor-in-chief della American. Fa il suo ingresso nel settore nel 1965 in quel gruppo di fan hardcore introdotti al professionismo. Nel 1969 scrive Manhunt (Detective Comics), negli anni '80 è editor e scrittore di United Supermen. Da una relazione con la colorista Linda Bunsen, sul finire degli anni '90, nasce Crosby Bunsen, figlio che non riconoscerà. Nel 2013 tenta il reboot di Mr. Ocean con la pessima saga Unending Brawl: il Didnthappener ("Disaccaditore") rende Ocean Kid e Fufu l'amico medusa due ricordi impiantati. Conduce una vita privata di autoerotismo compulsivo estremo. Muore nell'agosto 2015 durante una cena tra amici al Carl's diner. Secondo l'autopsia "si è fermato".


WORSLEY PORLOCK: editor-in-chief della American. Nasce a Milwakee nel 1954, colleziona fumetti dall'età di 5 anni. Dopo la prima convention (BeeCon1, Albany 1969) fonda la fanzine Comiclasm. Diventa poi dealer di disegni e tavole originali sviluppando una vasta rete di contatti e conoscenze che gli vale l'attenzione delle major. La simultanea dipendenza dall'alcol, tuttavia, ne ritarda l'inserimento nel business. Disintossicatosi, riesce nel 1987 ad essere assunto alla American come assistente editor di Sol Stickman. Viene promosso editor-in-chief dopo la morte di Brandon Chuff nel 2015. Sotto il suo mandato, complice la pandemia, la American vive il suo periodo più critico. Convocato ai piani alti della American nel febbraio 2021 vive un’esperienza sconvolgente.


BEECON1: convention fumettistica monosessuale e monorazziale tenuta ad Albany nel luglio 1969 presso il Billingham Hotel. Ospite d'onore Davis Burke (Dick Sprang).


DICK DUCKLEY: editor della linea porno-supereroica della Bordello Comics. Nasce nel 1963 nel Connecticut, figlio unico di genitori cattolici ultra integralisti. Non ha mai visto e frequentato nessuno oltre ai suoi genitori e ai precettori privati a domicilio. Senza tv, telefono e radio, gli viene concesso l'unico divertimento dei fumetti Thunderman in ragione di un malinteso messaggio religioso che il padre vi individua. Dopo la morte dei genitori in un incidente automobilistico nel 1996, conosce il commerciante di tavole e disegni originali Worsley Porlock, a cui si era rivolto perché gli procurasse delle tavole di Peggy Parks, fidanzata di Thunderman ed unica altra donna mai vista oltre alla madre. Sensibile agli incoraggiamenti di Porlock si trasferisce a New York dove scopre il porno, la cocaina ("fiducia in polvere"), l'alcol. Frequentando convention fumettistiche attira l'attenzione della Bordello Comics con l'idea di un fumetto di supereroi pornografico di cui ne diventerà editor. Messo alle strette dalle sue dipendenze sottrae 30.000 dollari dalle casse sociali. Convinto di trovarsi su Terra Daleth (quella dalla morale invertita) muore a Dallas durante il Satyricon 2015 cadendo, strafatto, da una balconata dell'albergo che ospitava la manifestazione. Parte del suo corpo si sfracella nei pressi della commemorazione di Brandon Chuff.


SATYRICON: convention fumettistica di Dallas, “più una bizzarra orgia interspecie in costume che una celebrazione del medium fumetto”. “Malgrado, fortunatamente, non esisterà mai una pornografia comprensibile ai bambini di 3 anni, il Satyricon rappresenta uno sforzo considerevole nell'immaginare come una cosa del genere possa apparire.”


DAVID MOSKOWITZ (PAUL LEVITZ): publisher della American, subordinato solo ai proprietari della corporation. Ha disposto il rogo del porno-appartamento di Chuff non senza ricadute traumatiche. Tende a rimpicciolire nel tempo, nel 2021 ha l'aspetto di un bambino di 9 anni. È al corrente delle strane attività ai piani alti della American.


CHARLIE MORELLI: pensionato appassionato di giardinaggio. Nato a Providence nel 1929, bocciato a scuola va a lavorare al forno del padre. Si trasferisce a New York con la famiglia del 1951, di qui il suo accento. Sposa Joan Summers nel 1963. La pizzeria nel Connecticut non gli va bene, divorzia del 1970, non ha figli. Da allora si occupa di aspirapolvere a Cleveland. Va in pensione nel 2005 e si trasferisce nei pressi di Gary, Indiana dove vive, in solitudine, da oltre 10 anni. Non ha alcun legame con mondo dei comics.


JULIUS METZENBERGER (MORT WEISINGER): storico editor delle testate della famiglia Thunderman negli anni '50 e '60 e artefice del loro grande successo in quegli anni. Autoritario e intimidatorio racconta al suo psicanalista il timore che incuteva ai suoi collaboratori, il fastidio gli aveva procurato l'ironia della rivista Nutcase (MAD della EC) sulla vicenda del presunto raggiro ai danni di Kessler e Schuman e, soprattutto, della sua profonda identificazione con Thunderman e dell’origine degli elementi classici delle sue storie.


JIM LAWS (WILLIAM GAINES): proprietario della Sensational Publications, in breve SP (Entertaining Comics, in breve EC), pubblica, tra l’altro, la rivista umoristica Nutcase (MAD). Subentrato al padre Jim Laws Sr. (Max Gaines) travolto sul campo da golf da urina congelata caduta da un aereo, nel 1954 testimonia sotto anfetamine presso la sottocommissione del senato sulla delinquenza giovanile (cosa che porterà all’istituzione del Comics Code Authority).


SOL STICKMAN (JULIUS SHWARTZ): storico editor delle testate della famiglia Thunderman negli anni '70 e '80. Dice di aver instradato le carriere di Hugo Gernsback e H.G. Wells. Nel suo album dei ricordi figura in posa con Stephen King neonato e con uno stranito Edgar Allan Poe. Appare addirittura accanto allo scrittore latino Luciano in un mosaico romano del primo secolo rinvenuto sul Mar Nero.


GENE PULLMAN (JIM SHOOTER): editor in chief alla Massive ex sottoposto di Metzenberger all'American (era lui quello che aveva tanta paura da avere in ufficio mutande di scorta?). Molto esigente e cultore della forma fisica, dispone nel suo ufficio di una palestra privata ed imbracature al soffitto per posare personalmente come modello per il suo supereroe Best Guy (Starbrand?). Durante la sua presidenza sono avvenuti fatti poco piacevoli come un furto molto sospetto di originali di Joe Gold (proprio prima che ne fosse intimata la restituzione all'autore) e diversi decessi per superlavoro.


JOE GOLD (JACK KIRBY): uno dei più grandi, celebri e influenti autori di fumetti di sempre “vittima del più grande singolo furto ma perpetrato ai danni di qualsiasi personaggio della storia”.


SAM BLATZ (STAN LEE): genero dell'editore Jackie Berman (Martin Goodman) della Punctual (poi Goliath, poi Massive) deve la propria fama all'appropriazione indebita delle creazioni di Joe Gold e Robert Novak (Steve Ditko). Manovrato dalla CIA, guida il passaggio della Goliath alla Massive e al mercato dei supereroi nell'ambito di una vasta operazione volta ad interferire nella "zona grigia dell'arte" e contrapporre al costruttivismo sovietico la pop-art: americana, consumista e nucleare. Dapprima atterrito dalla proposta dei servizi segreti, accetta con entusiasmo allitterativo: “Prima di tutto, o cercatore surrettizio della sicurezza, lasciami dire che con Snappy vi siete assicurati qualcuno esattamente bastevole per il vostro sotterfugio, quindi non esaminate sostituti, señor! Hai una promessa placcata platino da un pilastro del protettorato pubblicistico che si impegna a provvedere a una pletora di paragoni post-atomici per perplimere, compiacere e spingere la perniciosa propaganda pro-bomba ai preadolescenti con probabile presuntuosa impunità! Blatz è il tuo bingo, imbarcati per farti abbagliare da un abbondante bouquet di brillantezza del boss del badinage! L'iterazione di idee e immagini intese ad iniziare e influenzare, insidiosamente, l'immaginazione immatura e introspettiva degli innocenti nell'interesse di istrumenti di infamia intercontinentali è la mia immediata intenzione!”


RICHARD MANNING (BOB KANE): unico accreditato per la creazione di King Bee malgrado la sua idea originaria fosse del tutto differente (Ladybug Man, l’Uomo Coccinella) e malgrado il King Bee che tutti conosciamo e i principali comprimari (Buzz [Robin], Droll [Joker], ecc.) siano stati ideati e concepiti graficamente da Ron Blackwell e Edward Hannigan (uno dei due è Bill Finger, l'altro non so).


SHERMAN GLAD (probabilmente GARDNER FOX se non in tutto in parte): tra i più prolifici e importanti esponenti della American degli albori, creatore di molti personaggi di successo. Fu licenziato in tronco nel 1962 assieme ai colleghi con cui cercò di formare un sindacato. Sostenne che l'ispirazione per le sue creazioni provenisse da sogni trasmessi da un mondo parallelo in cui quelle storie avevano realmente luogo.


HECTOR BASS (ROBERT KANIGHER): editor storico della famiglia dei fumetti di guerra della American negli dagli anni '50. Nel 1987 subisce un crollo nervoso ritardato, effetto della prolungata vicinanza al temibile Metzenberger. Non riuscirà più ad aprire la porta del suo ufficio pur provandoci tutti i giorni. Muore nel 1991 ma persiste a provarci come fantasma.


DENNY WELLWORTH (ARCHIE GOODWIN): storico professionista del settore amato e stimato da tutti. Tra i pochi, forse l'unico, ad avere una vita fuori dai comics e ad attribuire maggiore rilevanza alle possibilità espressive del medium piuttosto che ai personaggi. Muore di cancro nel 2012. Rilascia a Dan Wheems un'ultima intervista a proposito del mondo dei comics.


FRANK GIARDINO (VINCE COLLETTA): inker totalmente incapace della Massive del periodo d'oro Blatz-Novak. Fu assunto, con la mediazione di Blatz, perché il suo stipendio fosse imputato a titolo di pagamento del pizzo al boss mafioso Sal Giardino. Nel 2005 è stato celebrato il suo funerale “closed casket”. Esistono sospetti che sia vivo sotto protezione testimoni.


PETE MASTROSERIO: direttore esecutivo della American negli anni '80. Risulta disperso su Mondo Tzaddi (terra di inizio ‘900 del capo indiano Thunderchief).


MIRIAM "MIMI" DRUCKER (JEANNETTE KAHN): ex vicepresidente ninfomane della American. Tiene appesa in ufficio una grossa foto, a cui è affezionatissima, del padre che gioca a golf con il dittatore cileno Augusto Pinochet. Dopo la "svolta terapeutica" (sposa legalmente la foto di "Papi-e-Augusto") del 2010 perde genitali, peli e capezzoli, e diventa liscia come una bambola. Con queste sembianze sparirà dal mondo reale per riapparire tra Papi e Augusto dentro la storica foto appesa al muro.


JAMIRO QAnon (SCIAMANO DELL'ASSALTO AL CAMPIDOGLIO DEGLI USA, personaggio di comodo): individuo mascherato da leader indiano durante l'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, culmine del quinquennio trumpiano iniziato nel 2016 quando “tutto era pervaso da una sorta di atmosfera supereroica […] Quell'anno sei dei dodici film di maggiore incasso erano film di supereroi e [Trump] pensò di avere la sensazione che la gente volesse che il mondo fosse più semplice, più comprensibile per loro. Volevano grandi nemici e minacce drammatiche, non importa quanto ai limiti del credibile, e volevano anche qualche personaggio improbabile e memorabile che offrisse loro soluzioni tanto semplici e incredibili quanto le minacce immaginarie che si impegnavano a combattere.” Cinque anni dopo “la realtà americana è diventata un merdoso fumetto di supereroi all’ultimo insensato numero prima dell’improvvisa chiusura della serie. […] il grande sforzo di presentare fatti fastidiosi come fiction e, al contempo, rendere verità universale una narrazione da fumetto pulp, lentamente evapora su Washington. Nella fredda notte pandemica le procedure elettorali riprendono il loro funzionamento meccanico e l’agitazione fatale viene gradualmente derubricata a bufala, a sogno, o a “Unlikely Story” [Elseworlds]. Tutto sarebbe stato riscritto, reimmaginato, aggiustato retroattivamente. Non ci sarebbero stati danni alla continuity.”


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