venerdì 29 aprile 2022

Bonelli, le edicole, e il treno (perso?) delle fumetterie

Su Tex 739, in uscita a giorni in edicola e a giorni "più un mese" in fumetteria, apparirà un editoriale di Davide Bonelli sulla situazione, definita "drammatica", relativa alle vendite e alla produzione dei fumetti.

Alcuni estratti:

"A spingermi stavolta e stato invece il bisogno sincero di mettervi a conoscenza della situazione drammatica che tutto il mondo dell'editoria, nessuno escluso, sta vivendo. L'aumento generalizzato del costi della carta e di tutte le materie prime necessarie alla stampa, dagli inchiostri all'alluminio per le lastre, sta colpendo duramente l'intero settore. Per tacere del costo del trasporto e dell'energia necessaria E c'è pure una difficoltà oggettiva, come mai era accaduto in passato, nel reperire le materie prime e tutto quanto necessita alla produzione."



"I tempi, lo sapete bene, non sono facili e purtroppo sembrano rendere sempre più arduo, giorno dopo giormo, il tentativo di tener fede a un pur ragionevole ottimismo. A tutto questo si unisce la preoccupante diminuzione del numero delle edicole presenti sul territorio nazionale, e del numero di lettori in generale. In una situazione tanto complessa ci siamo comunque ripromessi di non ritoccare i prezzi di copertina, almeno fino a quando sarà possibile (...) Vi chiediamo un piccolo, sostanziale aiuto: cercate di acquistare i vostri albi preferiti sempre dalla stessa edicola di fiducia. Questo ci permetterebbe di meglio razionalizzare la distribuzione, evitando di disperdere troppe copie. Una cosa che forse non tutti sanno, infatti, è che per poter vendere un determinato numero di copie, un editore deve stampare almeno il doppio, se non di più, e quelle invendute vengono praticamente tutte distrutte: capirete che, in un momento in cui la carta è cosi carente e preziosa, lo spreco risulta ancora più insopportabile".

 

Un riassunto delle puntate precedenti: dopo lo "sbarco" in fumetteria delle prime tre serie, si è arrivati ad avere - addirittura! - Dylan Dog (a fine 2019). Poi tutto si è fermato: TEX e ZAGOR continuano ancora oggi ad essere distribuite nelle librerie con un mese di ritardo.

Questo editoriale, sul TEX in edicola la settimana prossima, i lettori delle fumetterie lo vedranno a giugno, per dire.

Una situazione paradossale, quando ormai l'editore più importante d'Italia ha già centinaia di volumi da libreria all'attivo, quando ormai si sta radicando anche nei negozi specializzati.
Farebbe un po' sorridere, se non fosse una situazione drammatica, pensare che, a fronte di una richiesta di "fidelizzarsi" tramite le edicole, le fumetterie offrano da decenni un servizio unico, quello della casella, permettendo ai clienti di accantonare le novità prenotate per ritirarle successivamente.
E in un luogo in cui non serve stampare neanche una copia in più dell'ordinato, volendo...

Insomma: si rimane testardamente dinosauri anche di fronte alla minaccia di estinzione...

10 commenti:

  1. Su "AnimeClick" ne stiamo discutendo con toni ancora stranamente "pacati"!!
    Il mio contributo qui, può essere solo, che io non compro più fumetti da più di vent'anni (tranne casi particolari) in edicola, perchè le edicole li rovinano, visto che li trattano come i quotidiani.
    Se devo acquistare proprio qualcosa in edicola devo andare in una di un'altra città, per avere la sicurezza di trovare la roba che cerco.......

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  2. la mia domanda, da puro profano è: ma la bonelli che si ostina a rimanere nel mondo delle edicole, lo fa a torto o a ragione? mi spiego: da una parte c'è star comics o panini che va più che altro in fumetteria (ricordiamoci il tentativo di abbonamento dei spillati nelle edicole di qualche anno fa da parte di panini...) dall'altra c'è ad esempio astorina con il suo diabolik che se non erro va solo in edicola. in mezzo ci va bonelli, un po' in edicola e un po' in fumetteria o libreria. ma bonelli questa posizione la tiene o la vuole tenere per scelta di marketing (sa che in fumetteria non può vendere, meglio rimanere in edicola ed accollarsi i resi) o cosa?? Il post dice cose giuste e che condivido, ma mi pare impossibile che bonelli sia così cieca nel rinunciare alla comodità di essere presente in fumetteria.

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  3. è anche vero, però, che alcuni rinunciano volontariamente e con coscienza alla fumetteria. la bug comics con il loro fantastico samuel stern è l'esempio più lampante. da quello che mi dicevano il motivo è legato ai distributori, che cercano di approfittarsi il più possibile. che non sia così anche per bonelli? non a caso i più grandi che hanno rinunciato alle edicole sono anche distributori, tipo panini o star comics. da qui il mio pensiero: bonelli ci rimette troppo ad andare in fumetteria anche se la sua quota lettori aumenterebbe, che a fronte dei accordi con i distributori non risulterebbe comunque conveniente. meglio quindi rimanere in edicola, dove lo zoccolo duro dei suoi lettori è presente, stampare molte copie per raggiungere i lettori ovunque ed applicare il reso.

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    1. Se "si approfittano" è "prendono la loro percentuale", credo non sia nulla di strano. Se "si approfittano" è "fanno cose strane", credo sarebbe cosa buona e giusta denunciarle. Come fa questo blog da oltre 10 anni, prendendosi anche i suoi rischi e mettendoci la faccia. Mi chiedo però una cosa: andare in edicola ha dei costi e dei rischi, ovvero (in soldoni) stampare il doppio delle copie che si pensa di vendere e gestire un magazzino coi costi che comporta. Andare in fumetteria ha altri costi e rischi: ma una volta che scegli entrambi i canali, la tiratura della fumetteria può essere mirata, quindi presenta rischi minori. E non capisco perché la scelta di precludersi queste ultime, davvero. Le edicole sono - eufemismo - in grossa difficoltà, l'esposizione dei fumetti è legata alle capacità commerciali - che molti non hanno - e alla passione per il fumetto: gli altri, i comics li rendono subito. Quindi, pur essendo contento per il successo della serie, non capisco il perché della scelta, soprattutto se accompagnata dalla produzione di cartonati "da fumetteria" dal costo alto, e con delle variant che si accompagnano all'acquisto obbligatorio di MOLTE copie della regular, e che quindi devi offrire al cliente al prezzo di un una rara prima stampa di corto maltese...

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  4. "si approfittano" era legato ad un discorso contrattuale. non possono entrare nei meriti perchè non li so, ma immagino limiti e paletti per l'editore che non vuole o non può sostenere a livello economico. tutti dicono che le edicole sono in difficoltà ma se chi è solo editore e non distributore (tipo bonelli, astorina, bug) si concentra ancora con le edicole un motivo ci sarà, e penso si riconduca agli altri editori che proprietari dei maggiori distributori magari creano anche delle difficoltà volontarie. ovviamente tutto quello scritto qui sopra nasce dalla mia fantasia e da miei ragionamenti ipotetici. però ripeto, ci deve essere qualcosa di simile, perchè altrimenti per tutti è controproducente: per me lettore, per te proprietario di un negozio, per loro editori

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    1. evidentemente ne hanno un loro vantaggio, certo.
      Bonelli si distribuisce anche in fumetteria, ma lo fa con poca "convinzione", diciamo...

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  5. Manfredi ha parlato di situazione drammatica. Così, tutti quelli che ci hanno attaccato sostenendo che dicevamo cose non vere sul cattivo stato della Bonelli ora dovranno chiuderci scusa.

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