lunedì 24 maggio 2021

Di manga, ritardi e ristampe: perché tanti "buchi" nelle collezioni?

La recente pandemia ha duramente messo alla prova tutte le attività commerciali, soprattutto per le chiusure della primavera 2020 e per il successivo clima di incertezza.
Il settore librario, pur provato a detta di molti dall'approvazione della legge sul libro di un anno fa (che avrebbe - con una lettura non poco superficiale - aumentato i prezzi di libri e fumetti), pur senza le fiere per oltre dodici mesi, e - appunto - nel clima generale tra dubbi e paure, ha retto l'urto.

E le vendite di molti titoli sono esplose.

E' un fenomeno che riguarda i manga - ma non solo - e che si è visto anche in altre parti del mondo. Sarà che c'è più tempo per leggere, che molti anime vengono mandati in onda in questo periodo, probabilmente in parte è anche dovuto all'apertura continuata delle librerie, tra le poche attività sempre aperte da Pasqua 2020: ma di fatto le cose girano diversamente rispetto a prima della pandemia.

Le code davanti alla fumetteria, spesso più lunghe,
sono diventate ormai una abitudine...

I fattori di questo boom sono molteplici, e sarebbe superficiale ignorarne anche solo uno.

L'aspetto che più conta, è la crescita del settore: le librerie hanno dimostrato di valere di più delle fiere, per capacità di fidelizzazione e supporto al pubblico; per i servizi che offrono; perché - anche ORA di fronte al distanziamento - sono un luogo (fisico e virtuale) di aggregazione. 

Il problema, però, si pone quando a una improvvisa - ma ormai accertata - crescita si risponde, da parte di distributori ed editori, con una notevole lentezza di approvvigionamento. Novità ed arretrati, infatti, arrivano spesso contati, e con notevoli ritardi. Per i secondi si tratta in genere di problemi legati alle tipografie, mentre per i primi le difficoltà sono legate alla prenotazione.

Se, infatti, i titoli esauriti faticano ad esser rimessi in circolo perché i quantitativi sono cresciuti, e evidentemente gli editori non riescono ad organizzarsi, le novità seguono i tempi di prenotazione dei vetusti cataloghi: di questi ultimi ce ne sono svariati, in circolo, quasi tutti gratuiti e disponibili integralmente anche online. Tranne l'unico realmente completo, Anteprima, che è a pagamento e scaricabile solo parzialmente.

La prenotazione da catalogo è l'unica che garantisce l'arrivo delle novità ai negozi nei tempi prestabiliti (ovvero utili per la vendita).

Faccio un esempio pratico: ad aprile Planet Manga annuncia L'Attacco dei Giganti 33, in due versioni, in uscita a giugno. Chiaro: è un ordine "facile" per un negozio, è il penultimo numero della serie campione di incassi, lo storico aiuta e sicuramente non andrà peggio dei precedenti. Ma quello che a noi preme sottolineare sono le tempistiche. 

Metà aprile: uscita del catalogo, fine mese scadono le prenotazioni. Giugno, l'uscita.

Tutto quello che viene ordinato per tempo, arriva sicuramente. L'extra-ordine mette in difficoltà il fornitore.

Come detto: per questo titolo non ci sono problemi. Ma per un numero uno o un volume senza storico?
Succede che le fumetterie rischiano fino a un certo punto, perché non hanno reso e gli editori le obbligano a prenotare prima, ma fanno tutta la promozione a ridosso dell'uscita.

Una settimana o due prima della data prevista, i clienti cominciano a chiedere.

I negozi temono che il preorder non basti, e incrementano le richieste.
Il distributore fa lo stesso, ma l'editore non ha evidentemente le quantità richieste o la capacità organizzativa di farle arrivare subito. O di ristampare in tempi brevi.

Da qualche parte in quest'ultimo passaggio il collo della bottiglia si stringe.

E arriva solo quanto preordinato.

Quindi si perdono vendite e si scontenta il cliente, che non è tenuto a conoscere - chiaramente - il sistema distributivo e non può sapere o esser tenuto a prenotare.

E succede che vendere tanto, qualche volta, può esser più problematico del contrario, almeno da un punto di vista organizzativo...

6 commenti:

  1. Si potrebbe tornare a chiedere il reso almeno del primo e/o secondo numero su proposta del distributore/editore

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    1. Non penso ci siano queste intenzioni. Da anni dico che un reso in % sul fatturato sarebbe la soluzione migliore...

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  2. Gli editori fanno la promozione a ridosso dell'uscita..
    Recentemente ho iniziato a seguire un canale YouTube americano.
    La marvel gli dà l'incarico di annunciare i volumi. Ha già annunciato alcuni omnibus di febbraio 2022.
    C'è tutto il tempo per condividere, parlare, ragionare, mettere a budget etc etc.
    Qui le cose sembrano restare dei segreti di Fatima fino all'ultimo..

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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