mercoledì 12 agosto 2020

Panini Comics: tante, ma tante uscite anche a Ferragosto. E la qualità?

Durante il periodo più buio della storia, non solo recente, ovvero il lockdown, i grandi editori - Panini Comics in primis, promisero di non riversare tonnellate di uscite sulle fumetterie che erano appena ripartite dopo oltre un mese. C'erano sei o sette settimane di novità da recuperare, oltre al rilancio DC Comics da fare.

Di come andò la storia, parlammo qui e poi qui. Di novità, a maggio, ne uscirono...
... oltre il 40% in più rispetto a un mese caldo come dicembre, per dirne una.
Ma, per metterci il carico: i negozi che riaprono ora, dovranno ricevere anche tutte le uscite Panini Comics da edicola di marzo e aprile. Altre decine di albi, altre centinaia di euro.A seguire, a giugno, il rilancio DC. 
In previsione dell'estate, e di periodi comunque non ricchi (chi ha riaperto ovviamente non fa gli stessi incassi di prima, ma neanche ci si avvicina!), una notevole mole per attività che si stanno riavviando, e per le quali la liquidità servirà a pagare debiti, affitti e bollette. 
E' vero che c'è il reso sulla maggior parte di questo materiale: ma l'accredito di quanto verrà rimandato indietro arriverà ben dopo il pagamento, e comunque verrà rallentato dall'estate, periodo in cui i fornitori, in genere, bloccano il "servizio" del reso. E poi... nessuno vuole usare il reso - che ha dei costi! - per far prendere aria a dei fumetti e poi rimandarli indietro tanto per il gusto di farlo.

A quanto pare i disguidi non sono solo per le librerie...





Ovvio che - per tanti motivi, alcuni spiegati qui sopra - i primi a risentirne siano i librai.
Anche indirettamente, per quello che riguarda il nostro modo di lavorare: quando ti arriva il doppio del materiale che sei abituato a ricevere, come fai ad esporlo, "studiarlo", promuoverlo coi clienti?
E' evidente che questo si ripercuote sulla qualità della proposta della tua fumetteria.

A seguire: un maggior numero di fallati. Più arrivi in un sistema distributivo già in difficoltà, significano meno tempo per spedire più materiale: errori, pacchi fatti male, più fumetti danneggiati. Che, a loro volta, portano ulteriori costi (reso del materiale), perdite di tempo e disagi (novità appena uscite che non si possono esporre).

Pensiamo altrimenti alla comunicazione: ne parlavamo qui, l'editore non riesce a comunicare in modo tempestivo le modalità di accesso alle promozioni. Pensiamo al Batman Day: annunciato a metà luglio sul catalogo del mese, ordini scaduti a fine mese, due settimane dopo i negozi non sanno ancora come aderire ad un evento che sarà tra poco più di un mese!

Senza pensare a quello che sta più a cuore ai lettori, ovvero la qualità delle pubblicazioni.
Al di là dei fallati "da spedizione", che pure contano (provate voi a vendere volumi che costano 60 o 70 euro con una piega anche piccola o una botta presa sulla copertina rigida), ci sono anche gli errori editoriali, come pagine bianche o mancanti,  o invertite, o vignette tagliate.
Per non parlare della qualità della carta, delle traduzioni e degli adattamenti o dei redazionali: tutte cose delle quali clienti si lamentano.

Unite il tutto all'aumento dei prezzi dell'ultimo anno - uno così non si era mai visto nella storia del fumetto italiano - che combinato con il quantitativo (e la frequenza!) delle uscite, sta mettendo a dura prova librerie e fan più accaniti.


Tanto per dire: in venti anni di questo lavoro, non ho mai visto i miei fornitori aperti e funzionanti nella settimana di ferragosto. Ottimo per supportare chi lavora... ma le quasi sessanta uscite Panini Comics di queste giorni vanno a sommarsi a quanto detto fino ad ora.
Escono davvero troppe novità: alla fine, il monopolio giova solamente al monopolista...

9 commenti:

  1. Credo che fino a quando non si raggiungerà un accordo sul modello librerie di varia con possibilità di resa per tutto l'anno le cose non potranno migliorare....nel caso della Panini si pubblicheranno cartonati su cartonati tanto almeno una copia verrà acquistata (senza possibilità di resa) da qualunque fumetteria...ho avuto modo di sfogliare ad es. STRIKEFORCE cartonato Marvel Panini....qualità bassissima però sono certo che tutte le fumetterie almeno una copia l'hanno presa per non rischiare di "perdere una potenziale vendita"...così facendo l'editore può sfornare di tutto di più a rischio quasi zero, addossandolo quasi interamente al venditore finale....non so quanto ancora si possa reggere prima di collassare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non sono cosi sicuro che tutti ne abbiano presa almeno una copia. Qualche anno fa forse. ora non ci credo.

      Elimina
  2. Me lo auguro, sarebbe un grande segno di miglioramento di capacità aziendale da parte dell'intera categoria....resta in questo caso il peccato di non poter offrire una proposta totalitaria dei vari cataloghi al cliente finale proprio perché gli accordi a monte sono troppo "pesanti" per il gestore di una fumetteria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh... beh... facciamo una scelta, però: anche i clienti possono imparare a prenotare quello che vogliono. una scelta COMPLETA e quantitativamente valida, e una fumetteria che duri ed offra un servizio buono/ottimo, ad oggi non sono compatibili tranne rare eccezioni.

      Elimina
  3. Assolutamente d'accordo....i clienti devono imparare l'importanza della prenotazione....questo comporta x loro la certezza di un ottimo servizio, per il negozio una migliore situazione economica nel breve e lungo periodo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il cliente ha la certezza di avere la copia ed averla buona. il negozio non ha una migliore situazione economica di per sé, ma offrendo questo servizio riesce ad orientare meglio gli ordini.

      Elimina
  4. Migliore nel senso che so di vendere quello che acquisto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in linea di massima si, ma consideraci sempre un x% di "buche"...

      Elimina