Era la terza edizione: ogni anno realizzavamo un albetto inedito di un personaggio importante.
Ci eravamo dati un diktat, all'inizio: produrre solo fumetti di qualità, di personaggi e/o autori con appeal. Non farlo tanto per pubblicare qualcosa.
Nel 2006 iniziammo con John Doe, la cui cover di Carnevale mi da ancora i brividi; proseguimmo l'anno dopo con un Dampyr del maestro Andreucci, quindi nel 2008 toccò a Diabolik.
Nel 2009 avremmo poi fatto Dylan Dog: l'ultimo.
Tutti ambientati a Narni, tutti realizzati da autori di primo piano.
La splendida cover di Gabriele Dell'Otto in versione non impaginata |
Devo ancora vedere una mostra di fumetto che mette i negozianti tra i protagonisti del fumetto presentato in fiera!
Ricordo che, quando presentammo il "cast" all'Astorina, l'editore ne fu entusiasta e promosse appieno la nostra iniziativa. E ne sono particolarmente orgoglioso, perché fu l'unica volta in cui curammo tutte le fasi dell'albo, spendendoci sopra intere giornate! Anche solo sfogliandolo, potete rendervi conto della complessità delle singole tavole, con vignette di un disegnatore incastonate tra quelle di un altro...
Per questo sono rimasto perplesso quando ho visto il volume qui sotto...
Questo cartonato della collana Oscar Ink contiene una serie di storie brevi dedicate a Diabolik.
C'è anche "Colpo a Narni".
Manca la copertina, la splendida copertina di Gabriele Dell'Otto.
Guardatela qui sopra, in cima al post: opera di un artista internazionale... non era il caso di usarla? Almeno per completezza...
Guardatela qui sopra, in cima al post: opera di un artista internazionale... non era il caso di usarla? Almeno per completezza...
Mancano le indicazioni del lettering: pure i letteristi fanno parte del cast di un fumetto, no?
Ovvero: Leonardo Vasco e Giuliana Baiocco.
E manca l'indicazione di chi ha fatto tutto l'editing, ovvero Abart di Terni.
Il tutto, condito dal fatto che la redazione dell'editore mi contattò circa dieci mesi fa, per avere alcuni riferimenti sugli autori: l'occasione poteva essere propizia per comunicarci ("comunicarci", eh... nessuno pretendeva altro...) la ristampa, e magari per chiederci qualche dettaglio in più sulla pubblicazione. Soprattutto considerando che Narnia Fumetto pagò integralmente autori e stampa, regalando poi le copie dell'albetto ai visitatori.
Insomma: ci aspettavamo un trattamento migliore.
Qui trovate maggiori dettagli sull'albetto: se vi capita recuperatelo, ne vale davvero la pena!
Nessun commento:
Posta un commento