giovedì 9 febbraio 2017

Y: L'Ultima Risposta #EditoriCreativi 52

Scelte dubbie, comportamenti al limite dell'illogico: spiegazioni, anche se richieste, zero.
Cosa fanno i nostri eroici (??) editori preferiti (??) quando non sono impegnati a pianificare la conquista del mondo?
Continua la saga di EDITORI CREATIVI... una rubrica più o meno mensile, ma che grazie soprattutto al gruppo Alastor-Pegasus-Lion, potrebbe tranquillamente essere settimanale, e pure con un paio di spin-off...

Probabilmente pure quotidiana...

Facendo seguito al post di ieri, non posso, per dovere di completezza, non segnalare questa risposta, apparsa il 6 febbraio sulla pagina ufficiale di Lion...


Da quanto scritto, possiamo chiaramente capire che:

-a Lion, non frega nulla di comunicare alle librerie quelle che sono le proprie scelte commerciali e distributive. Non un avviso in merito è arrivato: niente di niente.
Oltre alla comunicazione B2B, totalmente assente, va detto che è venuta a mancare anche la rilevanza grafica che veniva data alle riproposte Planeta/De Agostini sui cataloghi, visto che ora possono essere tranquillamente confuse con le novità Lion...

-La serie è "sospesa", non "interrotta". Mi chiedo in attesa di cosa: pensano forse che questi annunci destabilizzanti misti a lunghi silenzi, l'uscita dei volumi Planeta con un salto di tre albi, il passare da QUATTRO albi in TRE mesi a UNO in quasi QUATTRO, aiutino vendite e prenotazioni?
E' questa la speranza?

-Scalped otto, come tutte le ristampe dei vari volumi di quest'altra bellissima serie, ma anche gli Omnibus di Lanterna Verde, ed anche tante altre cose, mi sa che possiamo aspettarli per lunghi anni... Sono lontani i tempi in cui completavano Sandman Edizione Assoluta della Planeta...

-Che, infine, il rispetto per il cliente - non per le librerie, quello sapevamo già che non c'era... - per Lion, Alastor, Pegasus, vale più o meno come la ristampa dei volumi di Y che non usciranno mai...


Da parte di un libraio, rimane la forte amarezza di continuare a proporre ai propri clienti, cui lui, almeno lui, tiene, dei libri e delle serie che, se non hanno problemi di tipografia, di periodicità, di distribuzione, magari non sono neanche portate a termine.

E, francamente, non è un'amarezza da poco per chi cerca di far bene il proprio lavoro.

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