E, dopo il "piano dell'opera" in Italia di un annetto fa, dopo aver recensito gli Avengers, dopo aver fatto lo stesso con gli X-Men, è ora il turno dell'Uomo Ragno, o Spider-Man che dir si voglia... il tutto, sempre ad opera dell'amico Andrea Avolio, competentissimo collezionista ed esperto conoscitore del fumetto USA.
nb: le lodi sperticate sono assolutamente non richieste, e non verranno ricompensate in alcun modo!
Un caloroso saluto e un profondo ringraziamento a tutti quei (spero
tanti) seguaci dell’eccellente blog di Francesco che hanno seguito le mie
masturbatorie recensioni precedenti; per loro ho una buona notizia: questa è più breve delle altre!
Ancora un sentito grazie a Francesco, che in modo del tutto naturale (a
volte inconsapevole) ama ricordarci che non esistono cose e idee “belle” o
“brutte” ma solo cose e idee “che piacciono” e “che non piacciono” e che, se
nelle cose e idee ci credi veramente, allora ne parli, le comunichi, le
approfondisci, le elabori, le promuovi, le valorizzi… in una sola parole: le
vendi. Nel senso più autentico (e meno speculativo) del termine.
Grazie Fra’, sei il numero 1.
Detto questo, proseguiamo la carrellata sul Marvel NOW che dopo gli Avengers e gli X-Men, vede sotto i riflettori lui, il mitico, il più amato, il
più popolare, l’icona pop… L’Uomo Ragn… ehm... SPIDER-MAN!!!!
Prima di iniziare ribadisco la
premessa di sempre e cioè, che “il
sottoscritto appartiene alla categoria dei Marvel Zombie, di quelli che si
ciucciano TUTTE le uscite del mese senza fare storie e quindi le parole che
scrive potranno sembrare ad alcuni (spero non troppi) un pochino “di parte””.
SUPERIOR SPIDER-MAN (contiene le serie SUPERIOR SPIDER-MAN e SCARLET SPIDER)
SUPERIOR SPIDER-MAN di Dan Slott, Giuseppe
Camuncoli e Humberto Ramos
Di tutti i personaggi della Marvel, l’Uomo Ragno (o
Spider-Man per i più giovani) è quello che da sempre è stato non solo il portabandiera
della casa editrice, ma si è sempre fatto portavoce delle istanze e dei segni
dell’epoca storica/sociale in cui veniva pubblicato.
Spidey, eroe di strada con cui si sono immedesimate
intere generazioni di lettori, è stato quello che più di ogni altro ha
riflettuto con le sue vicende lo spirito dei tempi. Guerra fredda, Vietnam,
droghe sintetiche, movimenti studenteschi, perdita dell’innocenza, disco-music,
violenza urbana, serial killer, schizofrenia sociale, yuppismo, psicodramma, 11
settembre, Afghanistan, Obama e ora questo.
Penso che sia ormai noto a tutti che il Superior
del titolo vuol dire che Peter Parker non è più Spider-Man, perché il Dottor
Octopus si è “sovrascritto” sulla mente di Peter prendendo il controllo del suo
giovane corpo e del suo giovane cervello cancellando (del tutto?) ogni traccia
del predecessore.
Oggi Spider-Man E’ il Dottor Otto Octavius. Il
cattivo ha vinto.
Questo è la premessa della serie, che ad alcuni
potrebbe sembrare anche poco originale; infatti ciò che rende la serie brillante
e innovativa sotto tutti i punti di vista è la sua gestione audace e la
caratterizzazione forte del nuovo Spider-Man.
Concedetemi un’ipotesi.
Se questa storia della
mente-del-criminale-nel-corpo-dell-eroe si fosse svolta nella sua epoca naturale,
e cioè negli anni ’90, magari in piena Saga del Clone, i risultati sarebbero
stati: una cover chromium per l’episodio iniziale (rigorosamente fuori serie e
rigorosamente denominato Alpha), una cover olo-embossed per quello conclusivo (rigorosamente
fuori serie e rigorosamente denominato Omega) e nel mezzo non più di 4 o 5
numeri della serie regolare (di cui almeno 2 con cover metallizzata) riempiti
con una serie casuale di struggimenti esistenziali, scazzottate, costumi
strappati, urla, splash page e persone svenute in mezzo alla monnezza; il tutto
si sarebbe frettolosamente esaurito nel giro di pochi mesi ripristinando lo
status quo e senza lasciare assolutamente nessuna traccia (tranne che nelle
tasche dei fan).
E invece che ti combina il buon Dan Slott? Che,
risolta qualche iniziale persistenza di Parker, ti fa chiaramente capire che
questo Octavius è qui per restare, che ti piaccia o no.
E sai qual è il problema? Che questo Octavius
rischia di piacerti!
E sai perché? Perché è questo lo spirito del nostro
tempo.
Via l’Amazing ingenuo, nobile, fiducioso, reattivo
e che si affanna sempre a rimediare ai danni e avanti col Superior pragmatico, pianificatore,
decisionista, proattivo e che si organizza per prevenire i problemi prima che
questi facciano danni. Quale dei due è l’approccio giusto?
Ho trovato questa serie eccellente proprio perché
non fornisce una vera risposta a questa domanda: se da un lato si prova
nostalgia (per abitudine?) per il vecchio Parker dalla vita incasinata,
dall’altro come si fa a non invidiare (per fascino?) Octavius che risolve
brillantemente i problemi e sembra avere una vita di successo? All’inizio
pensavo che la serie avrebbe (banalmente) raccontato di come Doc Ock sarebbe passato
dalla parte dei “buoni” redimendosi e facendo propri i nobili principi di
Peter: oggi penso che forse sarebbe meglio che sia Peter, se mai riuscirà a
tornare tra noi, ad imparare qualcosa dall’approccio di Octavius e mentre
all’inizio desideravo che qualcuno scoprisse l’inganno e smascherasse
l’impostore, oggi invece provo apprensione per lui, quasi non volessi che
questo accada. Voto alla serie 8
SCARLET SPIDER di Christopher Yost e Khoi
Pham
Mi rendo conto di essermi dilungato troppo nello
scrivere di Superior, quindi vi prometto che qui sarò sintetico. Questa serie
potete anche non leggerla, meglio i bugiardini dei medicinali, almeno quelli
fanno cultura generale.
Se poi volete masochisticamente approfondire e
sapere perché il mio giudizio sia così impietoso i motivi sono che il
personaggio è monodimensionale, la trama è improvvisata, il cast dei comprimari
è inconsistente e Khoi Pham disegna svogliatamente (forse vuole far capire che
gli scoccia di disegnare un personaggio di terz’ordine?).
In breve hanno preso Kaine, il clone di Peter
sfigurato, contraddittorio, affascinante e geneticamente destinato a morte
precoce, gli hanno restituito il suo bel visino, lo hanno guarito dal suo difetto
genetico, lo hanno spostato da New York a Houston, gli hanno messo in testa il
mantra senso-di-colpa/voglia-di-redenzione che recita tutte le mattine, gli hanno
buttato addosso una serie di avversari tanto inutili quanto sovrannaturali
(lupi mannari? ma sai che ..zzo di caldo in Texas? Ebbasta co ‘sto Tvuailaitt!!!)
e poi, quando non hanno più saputo che altro fargli fare, gli hanno replicato
addosso una sconvolgente trovata ragnesca di qualche anno fa, tanto
sconvolgente da essere stata dimenticata da tutti (THE OTHER...). E nei prossimi
episodi non sanno più che pesci pigliare... Aspetta... metteteci Wolverine! Voto alla serie 3
SPIDER-MAN IL VENDICATORE (alias SPIDER-MAN UNIVERSE) (contiene le serie AVENGING SPIDER-MAN, VENOM e MORBIUS THE LIVING VAMPIRE)
AVENGING SPIDER-MAN di Chris Yost e Marco
Checchetto
Meno male che questa serie ha chiuso!
Chris Yost, dopo SCARLET SPIDER, manca
brillantemente il colpo anche qui!
La serie nasceva (prima del Marvel NOW) con lo
stesso spirito che sarebbe stato poi ripreso da SAVAGE WOLVERINE, cioè azione
estrema, disegnatori stellari (in soli 13 numeri si avvicendarono Madureira,
Land, Yu, Immonen, Dodson, Dillon, Kuder, Dell’Otto… **inchia!), comprimari di
grido e anche un po’ di gnocca (in SAVAGE WOLVERINE ad esempio questo tema è diventato
centrale nel ciclo d’apertura di Frank Cho).
E poi, in occasione del Marvel NOW (quindi in
concomitanza con lo switch Parker -> Octopus), la testata viene presa da
Chris Yost che ci regala ben sette episodi (prima della chiusura) assolutamente
dimenticabili, di coma puro, a parte qualche leggerissimo fruscio cardiaco
quando a qualche Vendicatore viene qualche ragionevole dubbio che Spidey sia in
qualche modo cambiato ma, non si capisce bene come, poi si convincono che è
tutto a posto! Meno male che almeno i disegni di Checchetto rendevano un po’ di
giustizia ai soldi spesi! Voto alla
serie 4
VENOM di Cullen Bunn e Declan Shalvey
Debbo essere sincero, questa serie mi piaceva molto
di più quando era Marvel THEN e a scriverla era Rick Remender (che ricordiamo oggi
ci sta stupendo su Capitan America).
In occasione del Marvel NOW il nuovo sceneggiatore
(Cullen Bunn) ha completamente appiattito la tormentata figura di Flash
Thompson così ben caratterizzata dal predecessore, buttando nel defecatoio
tutto il lavoro fatto per costruire un interessante (e instabilissimo) status
quo del personaggio che era addirittura affiliato nella precedente incarnazione
dei Secret Avengers.
Innanzitutto Bunn ha preso Flash/Venom e lo ha,
senza troppi complimenti, sbattuto fuori da New York (ma dico io perché tutti
quelli che hanno un ragno disegnato addosso devono PER FORZA andarsene a vivere
da un’altra parte???) e poi, una volta trasferitolo a Philadelphia, ha
cominciato a rifilarci un aborto di trama vagamente horrorifica pessimamente
disegnata da uno scimmiotto di Mignola in cui il protagonista fa una serie di
cose a caso combattendo un avversario cyborg/cadavere/parassita che fa
anch’egli una serie di cose a caso.
Poi, evidentemente in crisi di idee, ha buttato in
mezzo alla mischia un altro simbionte (Toxin, ma stavolta interpretato da Eddie
Brock, l’alter ego del Venom originale)
e, rinunciando ad un ottimo spunto narrativo (l’incontro tra il simbionte e il
suo originale ospite) decide di propinarci il ben più classico e sicuro
paradigma dei Team-Up: scazzottata propedeutica e conseguente alleanza... Basta!!!
Voto alla serie 3
MORBIUS THE LIVING VAMPIRE di Joe Keatinge
e Richard Elson
Questa serie
non è semplicemente horror, è veramente horrenda. Voto
alla serie 2
Una nota a
margine: Spider-Man Universe è a mio avviso la più brutta testata di tutto il
Marvel NOW e questo perché raccoglie essenzialmente gli spin-off generati dalla
serie ragnesca portante ai quali, si sa, non sempre si pone la debita cura
realizzativa.
Tuttavia il
futuro pare promettere bene, dal momento che la testata cambierà sommario
raccogliendo:
-SUPERIOR
SPIDER-MAN TEAM-UP di Chris Yost e David Lopez (speriamo che lo
sceneggiatore colga l’occasione per rifarsi);
-THE
SUPERIOR FOES OF SPIDER-MAN di Nick
Spencer e Steve Lieber (questa la vedo bene!);
-VENOM di
Cullen Bunn e Kim Jacinto (speriamo gioverà il cambio di disegnatore)...
Andrea Avolio
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