mercoledì 12 febbraio 2014

Come farsi pagare i fumetti. Dal governo. Parte 3: il grande bluff.


Precedentemente, su questi schermi:
-Ilgoverno introduce il bonus libri, valido ovviamente anche per i fumetti.
-Il governo stravolge il bonus libri.


E, pochi giorni fa, riceviamo questo comunicato.

COMUNICATO STAMPA DELL'ALI
ASSOCIAZIONE LIBRAI ITALIANI CONFCOMMERCIO-IMPRESE PER L'ITALIA

Stravolto il provvedimento sulla detraibilità fiscale per l'acquisto dei libri "Il Governo approva i decreti legge – dice Galla Presidente di Ali - poi cambia totalmente le carte in tavola. Per i librai il rischio di oneri"




L'Ali Associazione librai italiani Confcommercio-Imprese per l'Italia prende atto con amarezza e grave disappunto dello stravolgimento relativo all'art. 9 del decreto Destinazione Italia sulla detraibilità fiscale per l'acquisto dei libri. "Il Governo approva i decreti legge, poi si accorge che non ha i fondi per sostenerli, e a quel punto arrivano gli emendamenti che cambiano completamente le carte in tavola...". Afferma Alberto Galla, Presidente di Ali Confcommercio-Imprese per l'Italia.
Gli emendamenti hanno, fra l'altro, disatteso il principio di base del sostegno alla lettura, per cui l'Ali si è battuta negli anni, e cancellato il tetto di 2mila euro a testa per i lettori - di cui mille per i testi scolastici/universitari e mille per tutte le altre tipologie da sostenere attraverso la detrazione d'imposta del 19% – introducendo un buono sconto per gli studenti delle scuole superiori per l'acquisto di libri di lettura, di cui non viene stabilita l'entità.
Nel precisare che l'Ali è totalmente favorevole ad ogni sostegno per le famiglie meno abbienti in merito all'educazione dei figli – prosegue Galla – non possiamo non rilevare che, contrariamente a quanto si pensa leggendo il nuovo testo dell'art. 9 e a quanto riportato da alcuni quotidiani, le librerie non sono affatto beneficiarie del provvedimento e, già fiaccate dalla crisi, sarebbero anzi costrette a sostenere in prima istanza tutto l'onere finanziario derivante dagli sconti concessi nell'utilizzo dei buoni, con conseguenti pesanti incertezze sui rimborsi. Inoltre va sottolineato che molte librerie già vantano crediti con le p.a. per i libri di testo e in passato in alcune realtà, per i dissesti dei vari comuni, non hanno ricevuto i rimborsi dovuti, con gravissime conseguenze per il loro equilibrio finanziario.
Il repentino dietro-front del Governo su un provvedimento che dovrebbe finalmente porre l'Italia in linea con quanto accade in diversi paesi della Ue – conclude Galla – è un segnale assai preoccupante che sta generando forti malumori fra i cittadini e gli operatori commerciali, per cui sollecitiamo l'esecutivo a fare chiarezza oppure a rinviare l’esame del provvedimento nel momento in cui si avrà la certezza di disponibilità dei fondi necessari a sostenere una vera detraibilità per l'acquisto dei libri e la promozione della lettura. 


Quindi, semplicemente: siamo passati da una detrazione, ad un piccolo bonus, che i librai dovranno "anticipare". Leggendo qui, un quotidiano locale, si vede come possano beneficiarne in pochi, e soprattutto per cifre massime (19 euro) che sono il 5% di quanto in un primo momento ipotizzato (380 euro).

Un flop.
O un bluff?

Generalmente, direi che "solo il tempo potrà farcelo capire": ma qui che c'è da capire?
L'ennesimo provvedimento di legge tardivo, fatto male, e assolutamente inutile.

Altro da dire, purtroppo, non c'è.
Bonus libri, riposa in pace. Amen.

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