giovedì 12 dicembre 2013

La dignità del fumetto: la lezione di Gipi

Da sempre, come chiunque nel proprio settore, credo, mi piace dare una certa dignità a quello che faccio.
Senza essere snob, ma non accetto le tesi di chi considera il fumetto un genere "minore".
Innanzitutto, perché non è un genere, ma un "modo" di raccontare.
Poi, perché, così, si tende a ghettizzarlo: "Bello quel fumetto, sembra quasi un libro".
Invece, guarda un po', tra i migliori libri della storia, ci sono tantissimi fumetti.
Devo citarli?

Ovviamente, io non "faccio" fumetto. Ma lo vendo.
E mi scontro tutti i giorni con una realtà che, si, sta cambiando, pur presentando ancora una notevole ignoranza in materia.

Ed ecco qui la semplice durezza di Gipi, che non da luogo a compromessi. L'autore è stato intervistato un paio di giorni fa da quella che, fino ad oggi, mi era sempre sembrata una giornalista preparata, Concita De Gregorio, a "Il pane quotidiano", Rai 3.





Da notare che l'autore è costretto a ripetere il concetto diverse volte, mentre la giornalista prova a portarlo su sentieri diversi...

Così, uno dei più grandi autori italiani, che è FINALMENTE tornato a fare fumetto, da una lezione.
E' fumetto.
E importa che sia fatto bene, come lui "prova" a fare.
Graphic Novel, al maschile o al femminile? Altre definizioni più "nobili"? No, fumetto. Fumetto.

Gipi non deve dimostrare di essere un grande autore e, sicuramente, è uno che sa parlare col cuore, e con la testa.
L'abbiamo rivisto, recentemente, e con molto piacere, anche a Perugia, arringare e coinvolgere un folto pubblico.

Ecco: se vogliamo che il fumetto esca dai santuari del collezionismo in cui si trova ora, abbiamo bisogno di autori così. Con idee chiare e forti.
Oltre al suo talento, ma quello è un altro paio di maniche.

Buon compleanno, Gianni. Cinquanta, ed iniziare oggi.


Una brutta e veloce foto di Gipi insieme a Leo Ortolani
a Perugia per il festival iMMaginario.
Un no-prize all'autore della foto davanti a noi, se si riconosce...

Ah... se vedete l'intera puntata, c'è anche Zerocalcare!
E, se non lo sapete Unastoria è candidato al premio strega. In bocca al lupo!

2 commenti:

  1. Non capisco perché un grande artista come Gipi si è fatto intervistare da quella comunista, che magari della sua arte non sapeva niente e prima di parlarci non sapeva nemmeno chi fosse. Che c'azzecca Zerocalcare in tutto questo?

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    1. Si è fatto intervistare dalla comunista perchè se aspetti che un fascio apra un libro allora credi ancora alle favole
      Tandi gari saluti

      Andy

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