giovedì 4 luglio 2013

Dragonero invade... Ebay!


Pochi giorni fa, il 22 giugno, abbiamo ospitato il creatore grafico e copertinista di Dragonero, Giuseppe Matteoni, insieme alla nuova leva della squadra del nuovo fantasy made in Bonelli, Manolo Morrone.

Di gente non ce ne era troppa, ma è stato un pomeriggio molto piacevole, con i due autori molto volonterosi, che hanno mostrato tavole, spiegato il proprio lavoro e raccontato aneddoti. E fatto una marea di (bei) disegni.

Del resto, della difficoltà di trovare pubblico a Terni, ho già parlato...

Giorni dopo, leggo sul blog dell'amico Mario questo post.
Francamente: la gente è libera di pagare quanto vuole, anche prezzi fuori mercato, per avere quello che vuole. Nessuna colpa ai venditori.
Ma poi, ieri, facendo una ricerchina, spunta questo: un'asta del numero zero e dell'1 della serie, oltre al manifesto del MIO incontro! "ENTRAMBI GLI ALBI SONO STATI AUTOGRAFATI DALL'AUTORE GIUSEPPE MATTEONI IN OCCASIONE DELLA SUA RECENTE VISITA PRESSO LA FUMETTERIA DI TERNI ANTANI COMICS"

E grazie per la pubblicità!

Ora, ripeto: ognuno può pagare (o farsi pagare) quello che vuole.
Ma questi sono albi assolutamente reperibili!
Va bene che sono autografati dal disegnatore, va bene la locandina (a saperlo, invece di regalarle...), va bene che il numero zero ormai è indisponibile da Multiplayer (ma da qualche parte si troverà...).
Però... è possibile che si raggiungano già i prezzi di cui parla Mario?

Forse, una piccola critica distributiva ci può stare: le mappe dell'Erondar e il numero zero NON sono stati distribuiti in fumetteria. Perché? Perché puntare solo sui Game Stop?
Sicuramente è stata una OTTIMA iniziativa farlo, ma perché snobbare un circuito come quello delle librerie specializzate?
Allo stesso tempo: alle mostre, questo materiale è stato distribuito?

Perché, altrimenti, a creare un po' di "allarme" tra i collezionisti, si fa subito.
Si parla tanto dello zero, ma non c'è una distribuzione ufficiale nei classici "luoghi del fumetto".
Costava tanto farla?
Così, immaginare che qualche privato (magari anche negozianti...) si sia fatto un giretto dei Game Stop, per poi rivendere gli albetti su Ebay, non è fuori dal mondo. Mi ricorda un po' quello che successe nel 2002 con lo speciale dell'Uomo Ragno relativo all'11 settembre: in edicola ancora si trovava, in fumetteria era finito.
Io, che allora non avevo un negozio, riuscii a raccattarne varie copie, vendendole bene in fiera...

E' il mercato.
Ma, forse, per un numero di lancio di una serie così importante (che tra l'altro merita: leggetela!), ci si aspettava - distributivamente parlando - di meglio.

E... vedete che venire agli incontri con gli autori può essere anche un buon investimento?

2 commenti:

  1. Credo che la Sergio Bonelli Editore, oggi punti ad aumentare il proprio pubblico, partendo dai punti cardini dei "nuovi" giovani. Le edicole, non hanno più l'"appel" (si scrive così?) che avevano prima e le fumetterie, apparentemente potrebbero non essere ritenute abbastanza divulgative, per il mercato Bonelli. I GAME STOP,a differenza, hanno una distribuzione sul territorio per niente invidiabile, ed una forza commerciale poderosa. 40.000 mila copie oggi nella catena, potrebbero magari essere il preludio al nuovo gioco o forse ad un nuovo Videogioco? o magari ad un gioco di card, piuttosto che uno da tavolo? o di miniature? La catena Games Stop ha una forza che oggi purtroppo nessuno ha. Magari domani potrebbero anche essere le "nuove Fumetterie" a livello di potenza ci sono, magari scarseggiano in competenza fumettisca, ma a tutto si trova un rimedio. Vedremo cosa ci riserva il futuro, e tornando a "bolla" sul discorso, vedremo che risultati porterà la distribuzioni in canali poco avezzi al fumetto quali GS, che ricordo, ha aperto un canale diretto, per vendere fumetti. Non a caso! E comunque La Bonelli, con Dragonero, ha cambiato il modo di presentarsi al grande pubblico, con una pubblicità massiccia cosa che non era mai stata fatta prima dalla stessa. Chissà, magari c'han ragione loro, come la maggior parte delle volte! :)

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  2. Ma questo è ovvio: tutti puntano a vendere di più.
    E la bonelli, lentamente, secondo me sta imboccando la giusta strada.

    Quello che mi chiedo è, perché NON ANCHE alle fumetterie? Una volta che hai ideato la promo, perché non girarlo anche ai negozi che VENDONO FUMETTI?

    Le motivazioni di un NO, secondo me, sono tutte agghiaccianti.
    Almeno quelle che posso pensare io...

    ps: ti ricordo che tanti editori che si distribuiscono in edicola, sono in calo. Praticamente tutti sono in calo. Forse è un segnale...

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