domenica 9 dicembre 2012

Una Metamorphosis per Giacomo Bevilacqua

Se non conoscessi Giacomo Bevilacqua (qui una bio wikipediana) e non bazzicassi tanta gentaglia su FB, manco avrei saputo dell'uscita di METAMORPHOSIS.
Ma di questo parleremo dopo.


Invece, ieri sono andato in edicola, e mi sono preso il primo numero di questa mini di tre.
Premesso che, dell'autore, dice tutto quello che si deve dire Roberto Recchioni (leggete qui: sono completamente d'accordo), premesso che Giacomo è davvero bravo, mette impegno e talento in tutto quello che fa e spero che abbia ancora più successo (non che, a neanche trent'anni ne abbia avuto poco), voglio dire due cose su questo fumetto.

In primis, che è un bel fumetto. In un momento in cui si cerca la "novità", in cui si critica la mancanza di freschezza dei comics nostrani, soprattutto "extra bonelliani", Giacomo Bevilacqua propone un fumetto godibile, con una trama interessante ed accattivante. Ben disegnato, con dialoghi leggeri (non pesantemente descrittivi ed ampollosi come tanti colleghi), non forzatamente citazionistico, con una ambientazione italiana (Roma), personaggi tridimensionali, e contenuti adatti a tutte le età.
La storia è ben riassunta qui:


A differenza di tanti altri, poi, l'autore è un tipo che non rifugge la promozione o il lato commerciale, come se fosse cosa d'altri. Gira fiere e negozi, ha saputo creare un marchio come quello di "A Panda Piace", che potrà - scusate il gioco di parole - piacere o meno, ma sicuramente ha sfondato.

Ma, e qui il secondo punto, gravi sono le carenze dell'editore Aurea. La qualità di stampa è degna di una fanzine anni '80; la diffusione del fumetto solo in edicola, lo esclude da una platea, come quella delle librerie specializzate, che sicuramente vanta un pubblico maggiormente disposto all'acquisto.
Poi, diciamocelo: quale è il "costo" di distribuirsi in fumetteria? Mandare un comunicato ai distributori, per essere inserito nei cataloghi?
Perché, al momento, l'Aurea va solo su Mega, e con pochi titoli.
Per ordinarla, o si passa da Alessandro Distribuzioni, aggiungendo un ulteriore fornitore (sono passato da uno a sette nell'ultimo anno e mezzo: quanti negozi possono reggere costi e fatica derivanti da questo incremento di lavoro?), o si aspettano mesi e mesi di ritardo. Un esempio che vale per tutto: il 1° giugno ho ospitato Enrique Breccia e, visto che a fine maggio era uscita la nuova edizione di Alvar Mayor, per l'Aurea, mi è sembrato ovvio ordinarla. E' arrivata a metà novembre! Oltretutto, una edizione orrenda ed invendibile, senza neanche indicati i nomi degli autori.
Lo stesso per tanti cartonati, o numeri di serie che arrivano sfasati (ovvero non in ordine di uscita).
Poi, se pensiamo a grandi successi come Unità Speciale e Alice Dark, come può una fumetteria fidarsi di un editore come l'Aurea?
Concludendo: numero zero a Romics (mai visto), numero 1 a Lucca, in edicola a fine novembre.
Se lo so e mi attivo, forse in poco tempo mi arriva. Ma sui cataloghi non c'è, quindi parti che hai già perso.
Un peccato, per una serie che, al numero uno, sembra valida.

2 commenti:

  1. Ciao Francesco! :)
    Esco dal lurkerdome e, a parte farti i complimenti per il blog, che seguo sempre volentieri, devo purtroppo correggerti su una cosa: Editoriale Aurea è presente anche su Anteprima (da sempre, per quanto io ricordi, anche se da qualche mese ha una posizione meno privilegiata) e Metamorphosis è apparso su tale catalogo. Io l'ho ordinato da lì al mio fumettaro, e spero che prima o poi mi arrivi (gli albi da edicola ci mettono sempre un po' di più, di solito). Controlla Anteprima n. 255 di novembre scorso, pag. 136 in basso ;)
    E scusa la pignoleria ^^

    Ciao,

    minty

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  2. Grazie per la segnalazione.
    Non ho anteprima sottomano, ma mi fido.
    Su mega, da quel che ricordo, non è apparso e, francamente, su anteprima non l'avevo visto: mi sembra un po' poco come impegno da parte dell'editore.
    Ma ti ringrazio per aver corretto questa mia imprecisione :)

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