Il 7 ottobre del 2011, nasceva questo blog.
Che fine ha fatto, e perché non aggiorniamo da quasi quattro (4!!!) mesi?
Leggete e lo scoprirete...
Chi mi conosce, sa che ho la vita incasinatissima, tra lavoro, fiere, vendite online, mostre ed eventi organizzati... Perché pure un blog? Forse per sfogarmi, per scrivere -che è una cosa che mi piace e che non riesco a fare mai per bene- e per tirare fuori qualcosa che resti, e che sia più interattiva di un sito, e più approfondita di un social network.
Il nome del blog, con tante scuse a Roberto Recchioni che lo ha ispirato, nasce dal mio lavoro, ovvero quello di essere un libraio "a fumetti". La RESA è definita da Wikipedia come "copie non diffuse di un prodotto editoriale": descrizione incompleta ed erronea. La "Resa" è la possibilità di restituire -riferita al nostro mercato- le copie invendute, ottenendone in cambio altro materiale o uno soldi (sotto forma di "nota credito") da parte dell'editore o del distributore: non si tratta quindi di copie non diffuse, quanto di copie distribuite ma non arrivate all'utente finale!
Normale e scontata in libreria, spesso annunciata ma mai realizzata pienamente in fumetteria (che poi sempre una libreria è!).
Pur non essendo -ma ne parleremo!- a mio parere l'unico problema che assilla noi negozianti e tutto il sistema distributivo, è al momento centrale nella discussione riguardante i tanti cambiamenti che andrebbero fatti per salvare l'editoria a fumetti. Per questo motivo, prendendo spunto da uno dei blog più famosi in rete, ho voluto dedicare il nome di questo spazio alla "resa". Mi scuso con Roberto, spero capirà!
Dicevamo: premesse mantenute, e alla grande.
All'epoca il problema era l'esclusione da Lucca Comics, invece oggi - oltre mille post dopo - possiamo permetterci noi di NON fare più fiere...
Poi, cosa è successo?
Dal 2020, la pandemia ci ha condizionato in modo pesante: positivo, per carità: tanto tanto lavoro, soprattutto online. Crescita del negozio, che meno di un anno ha fa ha "conquistato" il locale vicino, e che ha da poco anche quadruplicato le dimensioni del magazzino.
Ma negativa per poter scrivere: tanto lavoro, dicevamo, che ha assorbito tutte le energie "notturne", visto che l'online richiede assistenza, che fa tutta il sottoscritto, nonostante siamo ormai in tanti nello staff.
E quindi il tempo è venuto meno.
Nel contempo, mi sono accorto che, alla fine, i problemi delle fumetterie rimangono sempre gli stessi: vittime di un sistema creato decenni fa, che discrimina tra librerie di varia e librerie del fumetto senza alcuna base legale, che non si basa sulla professionalità e sulla crescita, che vede più che mai "produttori" e fornitori far concorrenza ai venditori.
Un sistema che è molto cresciuto: ma in modo distorto, senza consapevolezza e - come detto - spesso senza professionalità.
Fondamentale è stato il ruolo dell'ALF, l'associazione librerie del fumetto nel supporto dei colleghi durante la pandemia: ma negli ultimi due anni ho avuto molta difficoltà a rimettermi a parlare dei soliti problemi, già triti e ritriti. Non sono mancati, nel frattempo, i vostri solleciti e le tante richieste da parte dei "fan" di "Come se fosse Antani...": anche per questo, oggi si riparte.
Abbiamo diversi pezzi da pubblicare, argomenti di cui parlare e riparlare.
Oltre tremilaottocento pezzi dopo...
Meno male siete tornati!!
RispondiEliminaConsiglio per un prossimo post, gli aumenti dei prezzi dei manga!!!
Ne parliamo periodicamente. Ma... ha senso parlarne?
Eliminaps: grazie per il "bentornati"
Eliminaquesto blog mi mancava tanto, temevo che la "pubblicazione" si fosse interrotta per un passaggio su qualche altro social (le storie di instagram, i video su tik tok) per far risuonare in modo più moderno il ruggito di antani comics. ma qui sopra leggo che con il blog vuoi e volevi dare sfogo alla tua voglia di scrivere. sono contento, cosi io posso sfogare la mia voglia di leggerti e seguirti.
RispondiEliminaWOW! grazie! ps: usiamo Instagram, ma i social sono una cosa diversa rispetto a questo blog.
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