sabato 6 novembre 2021

Quando parlate di "fumetteria" dovreste sapere che... un decalogo per ignoranti alla Mike Bongiorno

Ignoranti nel senso che ignorano, chiariamolo.
E non è una colpa, a meno che uno non sappia di esserlo e continui a marciarci.

Mia nonna, che non aveva studiato, ma era curiosa, leggeva avidamente dai miei libri. Imparava.

Il pensare di sapere, senza una reale conoscenza, porta dei danni. Come il FAR finta di sapere.

Diceva Umberto Eco: "Mike Bongiorno non si vergogna di essere ignorante e non prova il bisogno di istruirsi. Entra a contatto con le più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e intatto [… ] pone grande cura nel non impressionare lo spettatore, non solo mostrandosi all’oscuro dei fatti, ma altresì decisamente intenzionato a non apprendere nulla".

Ecco: ci sono persone come Mike Bongiorno che, pur ignorando, dicono delle enormi corbellerie.
E, da buone rockstar, hanno un seguito che crede in loro. Censurano chi la pensa diversamente. Non sanno argomentare, come ogni ignorante.

Per cui, visto che di inesattezze se ne sentono tante in giro, provo nel mio piccolo e per i miei dodici lettori, a fare un po' di chiarezza su cosa è come funziona una fumetteria.

Mike Bongiorno e Dylan D... ehm.. Vasco Rossi

1.
Le librerie di varia, hanno il reso.
Le fumetterie no.

"Reso" significa che l'invenduto puoi rimandarlo indietro: e col "credito" puoi pagarci parte delle fatture.
Quindi, per capirci: ordini e investi, ma puoi permetterti di abbondare con le copie perché tanto hai un paracadute che ti fa avere gli albi mainstream sempre disponibili.
Poi, è chiaro, ci sono delle eccezioni: è vero che su alcuni prodotti o editori o per alcuni periodi, le fumetterie hanno avuto il reso. Ma di regola non è così. Dire il contrario è pura malafede, visto che da anni c'è chi lotta per cambiare condizioni contrattuali inique. E piano piano ci sta riuscendo...

2.
Le fumetterie SONO librerie.
A tutti gli effetti, legalmente, merceologicamente e fiscalmente la "fumetteria" non esiste.
Esiste la libreria specializzata in fumetti. 

3.
Gli anni novanta sono finiti.
Lo diciamo per gli amanti delle tasche su punti improbabili dei costumi di supereroi e per chi pensa che le spalline siano ancora di moda; per chi dice che i "fumettari" sono quelli dei Simpson, o pensa che noi librai leggiamo solo comics o odiamo chi prende dei manga.
Se la pensate diversamente, allora vedetevi i servizi delle Iene sui manga: sono per voi.
Altrimenti sappiate che c'è l'alimentari bello e curato come quello che sembra una discarica, il negozio di abbigliamento top e quello che vende tutto a cinque euro, e così via. E la fumetteria "brutta" come la libreria "brutta". La squadra che gioca bene a calcio e la Juve di Allegri.
A conoscerli, poi, i criteri che avete...

4.
Oltre ad avere il reso, le librerie hanno i pagamenti delle fatture molto più lunghi e dilazionati.
Quindi, a fronte di sconti similari, pagano (molto) dopo e hanno il reso.
Ed hanno agenti, una promozione notevole, cataloghi solo per loro, mica Anteprima.
Le fumetterie, invece, per avere un cartonato pubblicitario di una nuova serie DEVONO aderire a una promo che implica numeri elevati di copie. Questo per farvi capire la differenza.

5.
Le librerie in Italia sono DIECI volte tanto le fumetterie.
Se cercate in giro, trovate i dati. C'è un abisso.
E le librerie, come esposizione, non sono tutte la grande Mondadori o Feltrinelli. Fortunatamente ce ne sono moltissime, indipendenti, che sanno consigliarti e indirizzarti e che seguono il cliente. Come fanno le fumetterie. Ma non hanno - e non ci tengono ad avere - una sezione "fumetto" o "manga" paragonabile a quella delle fumetterie. 

6.
Secondo editori e distributori con cui ho parlato non dieci anni fa, ma all'ultima Lucca, per la gran parte degli editori il core business è costituito dalle fumetterie. E senza discussione alcuna.
Soprattutto per chi vende americani e manga.
Certo: per alcuni editori di libri a fumetti non è così, ma perché da tempo hanno puntato sulla varia.
I manga, i comics: si vendono in fumetteria, ovvero un settore che ha - giova ripeterlo - UN DECIMO della diffusione della libreria. Oltre a condizioni di lavoro peggiori.

7.
Se parli delle vendite di un settore in un mercato estero, devi conoscerlo, non puoi far vedere un grafico e non considerare le situazioni nelle quali i dati sono stati raccolti. Esempio del tutto casuale: se parli di comic shop negli USA e di 2020, non puoi non dire che la distribuzione ha avuto molti problemi (vedasi il caso Diamond) e che - a differenza dei supermercati (che vendono anche fumetti!) - sono state chiuse per la pandemia per molto tempo. E questo incide sul fatturato.
Ma, soprattutto, non puoi paragonarlo al nostro mercato, che è diversissimo e ha altre peculiarità. Chiaro, tutto questo a meno che a te non faccia comodo dimostrare quello che vai dicendo da anni...

8.
Ci sono editori che vanno male sia in libreria che in fumetteria, come la Bonelli, i cui libri - a detta di editori che hanno fornito i numeri e molti autori con cui ho parlato (tanto per contestualizzare) non vendono molto, eccezion fatta per qualche inedito. Se non state seguendo cose come Il Confine o Senzanima vi siete persi dei favolosi prodotti italiani...
Bonelli che, evidentemente, rimane forte in edicola, visto che in libreria e fumetteria (parlo di periodici) è distribuita da poco e non benissimo.

9.
Quando leggete qualcosa, per favore, informatevi anche sulla fonte, che interessi ha in gioco, perché dice determinate cose e come le motiva: se non cita argomenti e dice solo "fidati", beh non è proprio il massimo. La fede lasciamola ad altri ambiti...
Personalmente, sto scrivendo quello che leggete perché ho una libreria "di fumetto" da oltre venti anni, e mi sento toccato da queste cose: ma non è che vengo pagato per farlo, né sto baciando pile per il mio editore di riferimento. Anche perché non ne ho uno, io.

10.
Ora, scusatemi: è sabato, abbiamo da vendere. Ho scritto questo post a pranzo e l'ho revisionato nei ritagli di tempo.
Devo lavorare, perché da qualche tempo si vende molto di più. Anche in fumetteria, luoghi dove i titolari hanno investito per anni in passione e competenza, e con umiltà hanno costruito una clientela. Ed ora, in un momento in cui lo Stato crede nelle librerie (bonus cultura, nuova legge sul libro, tax credit, libro contrassegnato come "bene essenziale" durante la pandemia) cominciano a raccogliere i frutti del proprio lavoro, che li ha visti come unici portabandiera locali del fumetto, organizzatori di eventi, promotori culturali: prima che fosse "figo" vendere fumetti.

Quando comprate, siate consapevoli di dove lo fate.
Una libreria indipendente, una fumetteria, assicurano qualità e servizio.
Sono un piccolo investimento per il lettore, nella speranza che tra dieci o venti anni il fumetto, anche quello indipendente, o quello in via di estinzione, rimanga vivo e continui ad essere letto e a far lavorare tante persone. Anche qualche Mike Bongiorno ignorante...


37 commenti:

  1. Da ciò che scrivi sembra che il tuo lavoro non ti piaccia per niente.

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    1. Non te la prendere, ma leggiamo più rabbia che voglia di esplicare una situazione non solo difficile ma anche complessa. I decenni passati con le loro vendite poderose sono lontani, ma ciò non esclude che bisogna essere propositivi e mostrarsi fiduciosi verso il mercato e il pubblico. Articoli come il tuo finiscono quindi per comunicare un messaggio sbagliato, una rabbia che in questo momento non serve a nessuno.

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  2. L’ho riletto diverse volte, e non ci vedo rabbia.
    Non per il mio lavoro.
    Delusione sicuramente per come ci possa essere tanta superficialità e noncuranza in molti.
    Ma la rabbia e un’altra cosa, non avrei scritto questo post.

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    1. Mica abbiamo detto che sei tu che ci vedi rabbia. E' ciò che è parso a noi leggendo quello che tu hai scritto. Forse è possibile che sia stato da parte tua uno sfogo inconscio, visto anche lo stress a cui sei sottoposto per essere stato prima indotto a credere che con il vaccino avresti ripreso la libertà salvo poi scoprire che non era vero. La Lucca che hai visto e che ti ha deluso è o sarà la Lucca del futuro. E' la logica del controllo totale, della segregazione, delle forti limitazioni nei contatti umani. E' ciò che voi entusiasticamente avete accettato. Per tua fortuna ci sono 15 milioni di italiani che lottano anche per te, per restituirti quella libertà che oggi non hai più.

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    2. fai un bel commento e poi torni sul cazzo di vaccino. per favore, cambia disco. davvero. basta. non puoi applicarlo a tutto. falla finita.

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    3. Ma cosa centra il vaccino con quello che c'è scritto qui?

      Per favore porta i tuoi discorsi inutili e complottisti altrove, quello che c'è qui è solo un articolo con cose sensate che ormai vengono reipetute da tantisismo tempo e da altrettanto tempo restano inascoltate causando alle fumetterie un sacco di problematiche che non dovrebbero avere in quanto, come dice il nostro, "Le fumetterie SONO librerie", semplicemente hanno tutti gli oneri ma non tutti gli aiuti di queste ultime (in po' come gli streamer e gli youtuber sono equiparati a coloro che fanno cinema e tv ma non hanno gran parte dei loro diritti).

      ...

      Ah, per precisare, la situazione con i vaccini NON è la stessa, non sono milioni di persone che combattono per avere gli stessi diritti degli altri e per ridare la libertà a tutti, sono milioni di persone che combattono per NON avere gli stessi OBBLIGHI degli altri, per avere diritti ma rifiutare i doveri, anche quando facondolo possono causare il prolungamento di uan grave situazione pandemica che si protrae da quasi due anni e che puo causare, anche a causa loro, molti, MOLTI altri morti.

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    4. Un discorso avviato in un'altra discussione strettamente connesso a questo post. Antani non ha gradito la Lucca Comics in stile dittatura sanitaria. In quel contesto di "libertà" come la propaganda lo definisce. Ebbene, questa è la "libertà" che oggi questi regimi possono garantire. Cioè, una sorta di società basata sul dominio totale e libertà zero.

      P.S.: per Nuriell, per cortesia non è il caso di indulgere nei "doveri immaginari" dell'ormai ex presidente della repubblica. In una società libera ognuno fa quello che vuole. Tu ti sei vaccinato? Ok, non rompere i cosiddetti agli altri. Inoltre, fino a prova contraria sono i vaccinati a selezionare varianti. Lo ha detto in tv il consulente privato di Speranza, Ricciardi. Inoltre, teniamo a precisare che l'80% dei nuovi contagi giornalieri, secondo il report ISS, è formato da vaccinati! Morti, morti e morti intestati dai media al virus. Non c'è nulla di ufficiale. Anzi, è stato l'ISS ha rivelare che il virus è stato in grado di uccidere da solo appena il 2,9% dei morti che secondo i media erano stati provocati da esso. Nel restante 97% ha avuto bisogno dell'aiutino di 4-5 patologie gravi. Lo abbiamo fatto rilevare anche ad Antani, perciò è incazzato. Si è vaccinato, sperava che così facendo gli avrebbero restituito un mondo libero e invece è andato a Lucca e ha visto solo limitazioni.

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    5. Te la canti e te la suoni.
      E non capisci manco quello che leggi.

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    6. Meno male che capisci tutto tu. Eccoti un link di un articolo (che non abbiamo scritto noi), che ti chiarirà molte cose: https://www.berliner-zeitung.de/news/raetselhafte-herzerkrankungen-im-fussball-li.193554

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    7. il tempo di tradurlo e lo leggo.
      giuro.

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    8. Usa il traslate di Google. Fai prima.

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    9. OT Veloce.

      Bravo Comix Archive, bravo, fai sentire la tua voce fatta di notizie portate avanti ignorando totalmente quanto dice la scienza ma appellandosi a color "che hanno la verità" e che sparano cavolate a destra e a manca senza dover temere nulla peri morti che causeranno.

      Io sono stato male, molto, e parte dei sintomi non sono mai andati via nemmeno dopo un anno e mezzo, il vaccino mi ha fatto stare meglio ma non mi ha sistemato del tutto, qundi scusa se sono un pelo di parte.

      Inoltre io da vaccinato potrei prendere il covid e anche contagiare qualcuno ma sarebbe il caso, io avrei fatto il mio per limitare la cosa.

      Chi invece non si vaccina, si infetta e infetta gli altri è colpevole della sofferenza che causa, delle morti che causa e per queste dovrebbe pagare.

      Fortunatamente sembra che per natale avremo una bella stretta, cotninuate pure a spargere il vostro idealismo distorto ai quattro venti, vedremo per quanto durerà.

      Detto questo non dirò altro, tanto sò bene che sono parole al vento, no pass e, peggio, no vax non sono persone con cui si puo' parlare ma un muro che ascolta solo ed esclusivamente una corrente di pensiero, quella che fa comodo a loro e che li fa sentire l'elite che "combatte per la libertà" di un paese che farebbe volentieri a meno di persone simili.

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  3. Cambiando argomento, perché non fai un bell'articolo sul nuovo aumento dei prezzi? Ne abbiamo parlato noi oggi. Sarebbe interessante conoscere il tuo punto di vista come gestore di negozio specializzato.

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    1. Girano voci di aumenti forti nel 2022 in Italia per i fumetti. Ne abbiamo parlato sul nostro sito oggi. Non citiamo il link perché non lo permetti. Comunque, ne parlano molti. Uno su tutti: gli spillati Panini di 24 pagine dovrebbero passare a 4,00 euro.

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    2. non commento voci, a meno che non abbia notizie di prima mano, mi spiace.

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    3. Ok, allora commenterai gli aumenti quando saranno resi ufficiali. A quel punto, però, la tua opinione non conterà più nulla.

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    4. La mia opinione conta sicuramente poco. Ma mi piace la teoria in base alla quale è importante commentare qualcosa quando non c’è niente di cui parlare.

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    5. La tua non è teoria, ma paura di assumere una posizione critica. Contento tu.

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  4. Oggi abbiamo parlato di un argomento che spesso viene citato ma con paura dagli addetti ai lavori. A gennaio 2022 usciranno 8 mensili mutanti di 24 pagine a 3,00 euro cadauno e cioè 192 pagine per leggere le quali si dovranno spendere 24,00 euro. Quattro anni fa, se non andiamo errati, Panini pubblicava albi di 80 pagine a 3,90 euro. Per leggere 192 pagine quindi si sarebbero spesi circa 10,00 euro. Oggi se ne devono spendere 24!

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    1. E nel 1970 bastavano 200 lire, ovvero circa 10 cent di oggi, per leggere 2 storie e mezzo. Quindi?

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    2. Quindi, gli aumenti sono fisiologici ma entro certe dimensioni. Nel 1970, secondo le testimonianze di chi allora comprava i fumetti, 200 lire erano tante. Perfino Diabolik, quando uscì, nel 1962 venne prezzato 150 lire quando gli altri costavano di meno. In quattro anni la Panini ha più che raddoppiato i prezzi e nel 2022 si prevede un nuovo aumento. La gente scappa dai fumetti perché i fumetti stanno scappando (a causa dei loro contenuti) dai lettori. I fumetti veicolano messaggi che la gente rifiuta e non li compra.

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    3. le opinioni sono opinioni. i numeri no. NON è VERO che i prezzi sono raddoppiati; sono aumentati, tanto, ma non raddoppiati. La gente NON SCAPPA dai fumetti. Affatto.

      Se è vero che quel che aumenta fa diminuire il pubblico, è vero pure il contrario. E non è questione di prezzo se i lettori calano... Non solo almeno.

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    4. Tu vedi il prezzo, che è solo uno dei fattori da considerare. Il secondo è la diminuzione delle pagine. Lo abbiamo scritto nel nostro pezzo: 192 pagine a 24,00 euro. Prima per leggere le stesse pagine si pagava meno della metà. Eh, si. I lettori scappano dai fumetti. La Panini sta avendo un grande successo con i fumetti Marvel e DC in formato bonellide... sarà perché proponendo materiale d'annata richiamano vecchi lettori che non riescono proprio a leggere le ciofeche di oggi? Almeno per chi segue i comics in originale gli aumenti pure ci sono ma avvengono a distanza di anni. E che dire del fatto che Spawn in Usa è ancora a 2,99 $?

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    5. I manga, però, vanno a mille nonostante i prezzi in crescita! Sai, giriamo molte fumetterie tue concorrenti, più che altro per sfogliare albi ed esaminare il materiale da prendere nell'usato o su Amazon con gli sconti e... abbiamo capito che 9 lettori su 10 comprano solo manga. Almeno è questo ciò che dicono i tuoi colleghi.

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    6. I manga che 20 anni fa costavano 3,5 ora costano 4,9. L’aumento è stato meno della metà rispetto ai prezzi dei comics. Non vendono per quello, ma per quello hanno un prezzo più basso.

      E, no: non si vendono solo quelli.

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    7. Sarà un parere sicuramente personale, ma pensiamo che i manga come qualità e quantità siano nettamente più ricchi. Mentre i comics e i fumetti italiani sono statici e fissi su 7-8 serie base, i nipponici ne sfornano in quantità industriale ogni mese e ogni serie si basa su situazioni molto vicine alla vita reale delle persone che attirano il pubblico. I manga erano anni luce avanti agli altri mercati e lo sono ancora oggi. Certo, non costano poco, però spendere 4,90 euro per leggere 250 pagine per un tankobon di base è sempre meglio che spendere la stessa somma per leggere 48 pagine in meno di 5 minuti. Vuoi un consiglio? Potenzia il tuo settore di vendita di comics in lingua originale Usa!

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  6. Come va, mister Antani?
    (io ho scritto il primo post da Ottobre, quindi capisco la carenza di voglia di scrivere, eh. E' solo una speranza che le cose vadano bene, fuori da internet. Certo che se poi scrivi qualcosa, e ti trovi le risposte del troll no-vax di turno, la voglia scende sotto le scarpe)

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    1. diciamo che è un periodo di tanto lavoro e scarse motivazioni. Appena mi riprendo, ho un sacco di idee :)
      grazie per aver chiesto

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Ero venuto per chiedere, ero un po' preoccupato, felice leggere che non c'è nulla di grave (o almeno spero che sia questo il caso).

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