giovedì 6 agosto 2020

Panini Comics, Jpop (e non solo) e la comunicazione dedicata alle fumetterie...

Nel mondo favoloso delle librerie di varia - che per carità avranno i loro problemi, ci credo, ma per molti versi sono avanti anni luce, e non parlo solo di reso - esiste una catena informativa.
Un autore passa in TV in una nota trasmissione?
Ti avvisano, in modo che tu possa sfruttare commercialmente la situazione.
Ne parlammo ben OTTO anni fa qui (ah: questo post ovviamente NON ricevette alcuna risposta...).

Nel fumetto non è così: ma non parlo solo di passaggi TV - per quanto annunciare che un anime è su Netflix o Zerocalcare da Propaganda Live possa esser un lavoro da commerciale di un editore o distributore... altrimenti cosa esistono a fare? - ma di cose ben più semplici...

Un problema grosso e reale del nostro settore, è che gli editori hanno una tipologia unica di comunicazione per i partner commerciali (fumetterie) e i clienti veri e propri. Spesso - diciamo "quando non ci sono pandemie" in genere - i primi vengono trattati come i secondi.
I distributori fanno poco meglio, ma spesso sono gli editori stessi a non informarli.

Quindi succedono cose come queste, che sono soltanto due casi recenti...


Panini annuncia questo volume.
Il catalogo che lo presenta esce a metà luglio in digitale e qualche giorno dopo in cartaceo.
Il volume i questione, LITTLE BIRD, ha una stampa in omaggio.
Le modalità per averla non sono specificate, ma è ovviamente GRATIS: "rivolgiti alla tua fumetteria di fiducia entro il 31/07/2020". Il problema è che i negozianti sono stati informati a ridosso della scadenza, ovvero un paio di giorni prima, e ben due settimane dopo l'uscita del catalogo.

Ovviamente ci sono dei paletti, per avere UNA stampa un negozio deve prenderne QUATTRO, di volumi. Due può renderne, ma se ha avuto solo preorder con la richiesta della stampa, come fa a soddisfare i clienti? In un paio di giorni deve inventarsi una modalità legale, non svilente e che non sfavorisca qualcuno a vantaggio di qualcun altro...
Il tutto a fine luglio, con molti clienti in ferie.

Lo stesso dicasi per il Batman Day: annunciato sempre a metà luglio, ma ad oggi non se ne sa nulla.
E, in teoria, i negozi avrebbero già dovuto aderire alla promo, senza conoscerla e senza sapere come fare attività promozionale...


Altro esempio: gli albi fallati.


Questo post è del 29 luglio.
Ad oggi, 6 agosto, i negozi non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale su Horimiya 13.
Il post parla di copie "già ritirate", ma qui non si è avuta ancora una mail che ci informi che parte della tiratura è fallata!

Giova ricordare che rendere i fallati comporta dei costi, integralmente a carico dei negozi, e tutta una attività di informazione e raccolta degli albi, che dovrebbe almeno vedere i negozi come PARTE della comunicazione e diffusione delle notizie.
Invece, niente di tutto questo: le fumetterie devono CHIEDERE persino di esser messe in grado di fare il proprio lavoro di supporto e informazione verso il cliente, senza neanche un ringraziamento o una comunicazione dedicata. E questo succede ogni volta che c'è un problema del genere, cosa che sta accadendo sempre più spesso (vedasi la pluricitata Panini Comics con il volume del Dottor Destino)...

Nell'era dell'informazione è più facile e veloce fare un post, che richiede pochi minuti, che inviare una mail, che evidentemente comporta un lavoro di settimane...

2 commenti:

  1. Una curiosità: ma in altri paesi europei, per esempio Spagna e Germania, dove Panini è presente, gli editori si comportano alla stessa maniera o, come capita spesso per altri settori, la musica è un’altra?

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    1. in mercati come quello USA o francese direi di no. Non so cosa facciano in germania o spagna, potrei solo fare ipotesi.

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