lunedì 24 dicembre 2018

A Natale siamo tutti più buoni. Vero?

Genitori che si accapigliano per i primi posti alla recita delle elementari.
Clienti che litigano sulla fila per prendere il caffé.
Insulti e minacce per un regalo non arrivato.

Ma cosa diventiamo a Natale?



Giro in auto, vedo facce incazzate, persone che urlano al traffico.
Mi sorprendo a farlo anche io.
Poi mi ricordo che, come ogni anno, lavoro come un matto. Ma davvero.
E ne sono contento. Almeno mi perdo queste scene.


Online è anche peggio, perché, se è vero che quasi tutti gli utenti sono educati, comprensivi e spesso conoscono molto bene quello che vogliono acquistare, va anche detto che i (pochi) maleducati e i pazzi scatenati non hanno neanche la necessità di confrontarsi visivamente con il venditore. E quindi diventano leoni da tastiera.


Quando ero piccolo, non avevamo paura di quasi nulla.
Correvamo a perdifiato in bici o su mezzi improvvisati per discese impraticabili, giocavamo a pallone in mezzo alla strada, eravamo a centinaia di metri da casa senza cellulari, whattsapp e richiami diversi dalla voce urlante dei nostri genitori.

Solo una cosa ci spaventava: quando litigando con qualcuno, veniva fuori quel "lo dico a tua madre", "a mamma!". Li tremavamo.

Così oggi il leone da tastiera: non ti chiama, non protesta. Ti da un feedback negativo. Amazon, eBay, Tripadvisor, Google, tutto va bene, purché non ci sia confronto. Non puoi discolparti, non hai modo di spiegare nulla: Capitan Feedback colpisce. Certo: POI puoi spiegarti, chiamare, scriver, far intervenire l'assistenza venditori - nei rari casi in cui è possibile - e quindi risolvere. Ma intanto per qualche giorno, almeno, hai un bel voto in rosso sulla tua pagella.
Che, credetemi, fa danni.

Gli unici feedback negativi che abbiamo, li abbiamo presi in questo periodo.
Significherà qualcosa, no?

Per non parlare di quello che leggo sui corrieri: insulti, latrati contro persone che lavorano tanto e per pochi soldi. Se sapeste quanto prendono a consegna, smettereste di criticare.
Molti sono stagionali, tanti lavorano senza orario, fino a quando hanno terminato i pacchi da portare a destinazione.

Certo: nessuno toglie a un acquirente il diritto di lamentarsi, criticare, fare tutto quello che può per ottenere ragione. Ma nei limiti della correttezza e dell'educazione: di fronte a te, cliente, che non hai ricevuto il bene/servizio che chiedevi, c'è una persona che lavora. E finché non chiedi spiegazioni, tu non sai cosa è successo. E, in ogni caso, la maleducazione e l'arroganza vanno comunque evitate, perché un venditore, un corriere, un barista, sono sempre persone.

Ricordiamocelo: magari non solo a Natale...

2 commenti:

  1. Condiviso sulle mie pagine professionali e tradotto per gli anglofoni!

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  2. Condivido tutto oggi internet e'molto importante x il lavoro ma a volte può essere anche devastante x ciò che la gente anche e solo x cattiveria scrive nelle recensioni

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