venerdì 30 novembre 2012

Franco Urru non c'è più

Franco Urru a sinistra, con Fabio Mantovani (Antani Comics 2011)
La morte è una di quelle cose che ti colpisce alle 11 di un pigro venerdì mattina.
Tu sei lì, che scorri FB, con poca voglia di lavorare, ma diverse cosette da fare. E leggi "Franco mio quanto mi mancherai" sulla bacheca di Emanuela Lupacchino.
Poi, ti ricordi un post del blog dell'amico Mario, sfogliato di corsa in piena notte, distrutto dal sonno e 
senza legger nomi, e ti senti a terra.
Chiariamo: Franco Urru non era il mio migliore amico. Anzi: non era neanche mio amico.
Era un ottimo autore, di quelli che non stanno sotto i riflettori "per forza", ma di quelli sanno rispondere alle mail, che mettono entusiasmo nell'incontrare il pubblico, e che ti trasmettono passione.
Lavorava a serie di prestigio, almeno negli USA, come gli spin-off fumettistici di Buffy: non che il lavoro dia la dimensione dell'uomo, perché altrimenti, da quello che ho conosciuto e capito, avrebbe potuto fare qualunque cosa. Perché era umile, disponibile, benvoluto.


Franco all'opera a Narnia Fumetto 2008, by night...
... il disegno finito, all'asta per beneficenza

Avevo apprezzato, quando l'ho ospitato a Narnia Fumetto 2008, o in negozio nel 2011, diverse cose di lui. A Narni, quando avevamo fatto la beneficenza in piazza, il sabato sera, dopo una lunga giornata, una interminabile - ma molto piacevole - cena, ed eravamo stanchi e mezzi sbronzi, era stato tra i pochi a partecipare, disegnando in pubblico in piena notte.

Poi, quando lo avevo chiamato nel 2011 per venire in negozio, era stato entusiasta. Anzi, aveva proposto all'amico e disegnatore Fabio Mantovani di accompagnarlo.
Non si era preoccupato del fatto che fosse la vigilia di Pasqua, si era lanciato nell'impresa.
E, caso più unico che raro dopo tante presentazioni con autori, visto che gli avevo accennato che ero uno dei tre o quattro fan italiani del Fallen Angel di Peter David, del quale aveva fatto una cover, si era presentato in negozio direttamente con un (bellissimo) disegno della protagonista della serie, come regalo.
Franco, tra David Messina (sotto) e Federica Manfredi (in alto) a Narnia Fumetto 2008
Ancora Franco, con Fabio Mantovani, in negozio (2011)
Mi ha un po' colpito (e deluso) la scarsità di informazione con cui hanno accolto la notizia i siti nostrani,  quasi dando più spazio ad Angel e serie collegate, che a qualche notizia in più sulla persona; il tutto, in contrasto coi tanti e bei commenti dei colleghi, soprattutto su Facebook.
E mi piace ricordarmelo, sorridente, che con una perfetta pronuncia mi chiede se avevo i "Trade Paperback della She-Hulk di Peter David", in negozio. 

Veniamo al mondo da soli, come soli moriamo. Ma il tempo passato con gli altri lascia un segno.
E tu, il tuo, lo hai lasciato, se anche chi ti ha conosciuto marginalmente come me ti ricorda con grande affetto...


Adios, Franco.

2 commenti:

  1. L'ho saputo solo ora 💔 con Franco feci la scuola internazionale di comics nel lontanissimo 1995/96, stamattina nel letto mi è tornato in mente, ma ricordavo male il suo cognome, poi l'ho ritrovato, ma non ho fatto in tempo a gioire nel rivedere le sue foto, che subito sono inciampata qui... Neppure io e Franco siamo stati mai amici per la pelle, ma anch'io conservo un buonissimo ricordo, perché le belle persone lasciano il segno appena le conosci.

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