sabato 17 marzo 2012

Fiere: Mantova, Roma e Milano


Lo sapevo che mettere tre date così importanti (Mantova 24/26 febbraio, Roma 2/4 marzo, Milano 16/18 marzo) nello spazio di poco più di tre settimane sarebbe stato deleterio. Fortunatamente non vado più in fiera a Milano/Cartoomics, per cui almeno questa me la sono evitata...

Dopo Mantova Comics, passata anche Romacomics, mi viene da fare alcune considerazioni.
In primis: la valenza delle fiere, a livello commerciale, sta scemando.
Lasciando a parte Lucca (perché Lucca è Lucca, perché è fuori scala, perché Lucca si aspetta tutto l'anno per spenderci soldi e soldi, e blablabla) e poche altre realtà, si stanno verificando alcuni "inconvenienti" che spingono le manifestazioni verso una brutta deriva. La crisi spinge molti a cercare tanti e mai troppi modi per far cassa: si partecipa a più fiere possibile, aumenta la concorrenza causa troppi espositori (lungi dagli organizzatori delle fiere porre un limite al numero degli stessi!). Alla fine, gli stessi negozianti, spesso in preda ai debiti, non esitano a svendere materiale, non capendo che poi, rimpiazzarlo costerà loro soldi che non hanno più.
Gli editori/distributori non sono da meno: qualcuno mi deve spiegare perché il "300" brossurato da edicola si trova in giro a 3-5 euro, quando è già di per se una edizione economica (euro 9,90 di copertina), togliendo quasi ogni possibilità di vendita al "300" cartonato da 28 euro? Questo vale per tante altre cose: esistono edizioni a prezzo alto ed altre economiche: perché abbassare il prezzo di queste ultime, se sono già commercialmente valide?
Ma, del "giusto prezzo" abbiamo già detto qui.

Altra riflessione: Mantova e Romacomics sono agli antipodi in tutto. La prima, che puntava sugli autori e gli eventi legati al mondo del fumetto, è scaduta tantissimo in quest'ultimo anno. Se gli ospiti di punta erano legati al mondo della musica e del cinema (??), gli eventi imperdibili per i fan duri e puri latitavano. Cresce, invece, Romacomics, che punta molto meno sugli allestimenti (Mantova è sempre più "fighetta"), per fornire qualche servizio in più agli espositori (utile l'aiuto per il carico e scarico).
Ma anche Roma punta poco su autori ed eventi "fumettistici": forse è questa la strada da percorrere? Certo, i numeri sono stati alti, quasi il doppio dello scorso anno: ma perché la gente ci viene? Probabilmente, a Roma c'è fame di un bell'evento: ricco, organizzato, coinvolgente, un po' come era la mai troppo rimpianta Expocartoon degli anni '90...

Della milanese Cartoomics, dico poco.
L'ho fatta solo una volta, due anni fa, ed è stata terribile: per la disorganizzazione che c'era, ho dovuto scaricare ad un piano diverso rispetto a quello dove si svolgeva la manifestazione, facendo una fatica terribile e sprecando tempo prezioso.
L'anno successivo, poi, si sono sovrapposti alle date (già bloccate) per Fumetterni, denotando una notevole mancanza di rispetto.
Mi segnalano, tanto per vedere come le cose cambiano, che giovedì scorso (la mostra è iniziata ieri, venerdì), gli espositori hanno dovuto allestire senza che i bagni fossero aperti. Ripeto: una intera giornata senza avere un bagno a disposizione, mentre si scarica, si allestisce, si suda...
Professionali, eh?

2 commenti:

  1. ma è giusto puntare più su altre cose rispetto agli autori? secondo me no, alla fine il materiale che mi interessa lo posso prenotare e riordinare in fumetteria di fiducia tutto l'anno, un autore, meglio se internazionale, lo becchi molto più di rado.
    E con molti autori interessanti non si hanno cmq buone possibilità di vendere il suo materiale per accedere allo sketch?

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