giovedì 18 marzo 2021

Bonelli 2021: le medagliette e... gli aumenti di prezzo!

Poco meno di due anni fa, i prezzi degli albi Bonelli  "regolari" salivano da 3,50 a 3,90 euro.

L'incremento riguardava anche speciali e fuoriserie.

In precedenza, nel 2017, si era passati da 3,20 a 3,50 euro.


E' notizia di questi giorni -che ci sarà un nuovo aumento: proprio oggi l'editore pare lo abbia confermato, lo potete leggere qui, visto che non sono riuscito a trovarlo sul sito ufficiale:

Purtroppo dobbiamo anche raccontarvi che a partire da aprile il prezzo di copertina dei nostri albi aumenterà leggermente. Un provvedimento inevitabile dovuto alla complessa situazione di crisi che l’editoria (non solo fumettistica) si trova a vivere, ma con l’augurio che i nostri Eroi di carta riescano a offrirvi ancora, oggi come ieri, l’occasione di svago migliore.

Si parla di 50 centesimi: da 3,90 a 4,40. In quattro anni, tre aumenti: 30, 40 e 50 cent, ben 1,20 euro in totale. Quasi il 40% in un quinquennio.

Nel contempo, per festeggiare gli ottanta anni di fumetti (e aumenti!) usciranno LE MEDAGLIE DEGLI EROI BONELLI... peccato che nel comunicato ufficiale arrivato oggi, non si parli minimamente degli aumenti: una bella caduta di stile, continuare ad ignorare la rete di vendita, che deve venire a conoscere una notizia così importante dai propri clienti...




Lamentarsi dell'aumento di prezzi, in questo caso, è assurdo.

Tutto si può dire tranne che gli albi Bonelli siano cari.
Non lo sono mai stati, né lo saranno dopo questo aumento.
CENTO PAGINE scritte e disegnate a 4,40 euro. Con una qualità di stampa e di confezionamento superiori alla media.
Una graphic novel della stessa foliazione costa almeno quattro volte tanto.

Ma, come ripetiamo ogni volta, è vero che su questo l'editore sconta un peccato antico, ovvero quello di aver puntato sempre e solo sul fumetto "popolare", intendendolo come "giornalini" a basso prezzo. Oggi gli albi prodotti non sono più quelli di qualche decennio fa, quando pochi autori lavoravano anche la notte per fare più tavole possibili: hanno una cura migliore, sono edizioni meno soggette ai danni dovuti al trascorrere del tempo. Ci lavorano decine di persone, dalla redazione al letterista, passando per coloristi, revisori, supervisori.
Non si tratta più di "giornaletti", quanto di veri e propri "libri periodici".
Oggi, finalmente, vengono persino - a parte Tex e Zagor - venduti in fumetteria: cosa impensabile solo alcuni anni fa.


Bonelli continua a sfornare albi a prezzo popolarissimo: in nessuna altra realtà fumettistica al mondo, si possono trovare queste cifre. Negli USA, per fare un esempio, 20 pagine (si, a colori... ma anche infarcite di pubbblicità) costano come cento in Italia.

Però è anche vero che, se abitui i lettori a pagare poco, questi continueranno a voler spendere poco: e questa è mancanza di cultura del fumetto (e del lavoro). Tutto questo si traduce in pretese assurde, visto che "il cliente ha sempre ragione.


Forse questo può essere il momento per far capire al lettore che fare fumetti è un lavoro, che il "libro a fumetti" è un prodotto culturale, e che c'è un lato commerciale che va rispettato.
Non è un aumento di poche decine di centesimi che impedisce l'acquisto di un prodotto: se qualcosa piace può essere comprato anche se la si paga un po' di più. Anche perché, in un momento storico in cui i prezzi, in generale, non aumentano, un rincaro del genere può solo significare che le vendite continuano a calare.

E forse è proprio questo il vero problema: che nonostante una nuova dirigenza, il marketing, le tante idee - talvolta un po' stantie, in altri casi di valore riconoscibile - nonostante le vendite in fiera, lo sbarco in fumetteria,  le variant e i tanti prodotti per i fan, le vendite continuino a diminuire e l'editore ad essere in difficoltà.

E' un problema, è un peccato. Ma forse anche un modo per poter ripartire.

2 commenti: