giovedì 25 agosto 2016

300 di queste Anteprima!



Anteprima fa 300! Il catalogo più vecchio del fumetto italiano, lanciato da Alessandro Distribuzioni (quello che "ha inventato" l'attuale sistema che permette alla vostra fumetteria di ricevere quanto vendono) ben venticinque anni fa, e rilevato a fine anni novanta da Pan Distribuzione (braccio armato di Panini Comics) merita un doveroso omaggio...



I cataloghi sono praticamente gli unici strumenti coi quali chi è interessato ai fumetti in uscita, sia esso appassionato o titolare di una libreria specializzata (da notare che spesso i nostri fornitori non fanno molta differenza tra queste categorie), viene informato delle uscite dei mesi successivi.
Una volta erano due: ad agosto, ordinavi quello che usciva ad ottobre.
Ora sono, spesso, anche sei o sette. Talvolta anche un anno. Non è impossibile che passino svariati di anni...

I tempi per l'ordine sono limitati: le richieste vanno inoltrate dai negozianti entro la fine del mese di uscita. Tassativamente: pena, la famigerata diminuzione di sconto che colpisce gli arretrati (per motivi misteriosi, acquistare un fumetto già distribuito costa di più che prenotarne uno che deve ancora uscire), e la possibilità di non ricevere, o avere in ritardo quanto richiesto.
Il tutto con cataloghi che escono regolarmente nella seconda metà del mese, spesso anche più tardi: questo mese, ad esempio, Anteprima è arrivato il 24, Mega (catalogo di Alastor/Pegasus) deve ancora uscire...

I cataloghi - dicevamo - sono rivolti al lettore COME al libraio: stessa informazione, stessi "toni" (ricordo un vecchio "SPACCA!" utilizzato come recensione di un volume...). L'assenza di reso, complica il tutto, rendendo difficile la scelta delle quantità da ordinare, in assenza di prenotazioni: quindi il libraio acquista i cataloghi, li regala o vende ai clienti, che li usano per farsi una idea di quanto esce e prenotare, e diventa egli stesso il principale finanziatore di queste riviste.
Non tutti i contenuti dei suddetti sono disponibili online, non sempre lo sono in tempi utili per gli ordini, ed il rischio è tutto a carico del libraio: quello che viene annunciato, non sempre viene pubblicato, talvolta cambia di formato, di prezzo, o slitta di mesi e mesi, se non anni.
E il tutto viene dettagliato in minuscoli trafiletti, che vanno sempre tenuti d'occhio.

Magari perdi il cliente, ma quanto hai ordinato al fornitore ormai devi acquistarlo, a meno di non sempre scontati favori da parte di quest'ultimo.

I cataloghi dovrebbero essere gratuiti: perché la loro funzione principale è di promozione.
E che promozione è se devo pagare per venire a conoscenza di un prodotto che poi devo comprare?

E non si pagano quasi in nessun settore, a meno che non abbiano un valore collezionistico, o magari un numero di pagine talmente alto da presentare costi elevati. Il Previews USA ha un prezzo di copertina... ma è anche un volumone ben più grande della somma di tutti i cataloghi che escono mensilmente in Italia.
Nei supermercati, ve li fanno pagare i volantini con i prodotti in vendita e/o promozione?
Spesso, anzi, ve li portano pure a casa. E li trovate pure online, interamente scaricabili.

Perché QUEI cataloghi hanno l'obiettivo di FAR VENDERE I PRODOTTI.
Mega ed Anteprima, invece, a volte danno l'impressione di essere anch'essi dei prodotti che devono essere venduti.

Ecco: auguriamo, allora, a Mega e ad Anteprima, che rispetto al Preview di Bao e Bonelli ed al Direct di Manicomix, che sono gratuiti, sono gli unici a presentare una selezione ampia di tutto o quasi quello che uscirà, di essere più rispettosi del lavoro dei librai, magari non elencando, da giugno ad ottobre, gran parte dei propri prodotti come se esistesse solo Lucca Comics, o presentando prodotti che non verranno venduti nelle librerie o servizi che bypassano quanto queste ultime offrono ai propri clienti, nei prossimi trecento numeri.
Magari di parlare un po' di più di fumetto, di farlo bene, dando spazio anche ai piccoli editori.

E, infine, di trovare il modo di farle girare il più possibile, le informazioni che contengono: perché alla fine, il catalogo è e deve rimanere un mezzo, IL mezzo principale per vendere i fumetti, non una rivista fine a se stessa...


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