venerdì 8 febbraio 2013

Reso. Una piccola piccola idea.

E chi si scorda le mitiche svendite dell'indimenticata Play Press a Lucca Comics 2007? Il materiale degli "Editori per passione" non si trovava, in distribuzione eppure... riapparve magicamente durante la manifestazione toscana: 50% di sconto per i comics DC, 50 cent (!!) per i manga...

Per essere un blog che, nelle sue intenzioni programmatiche, dichiara i librai come "pronti alle rese" (sarebbe anche figo "Dalla parte delle Rese", ma poi qualcuno si offende), abbiamo parlato solo una decina di volte di questo argomento: meno di un post ogni venti.

In particolare, sottolineerei questo, imprescindibile e definitivo "punto" sul problema, oltre a questo su una recente proposta di Alastor, che qualche piccolo risultato può darlo, ma è ancora poco. Troppo poco.
Oggi, volevo solo aggiungere una piccola proposta concreta, tanto per non "criticare e basta", come qualcuno ci ha accusato di fare

Premessa: il reso, a detta dei distributori, non viene fatto perché ha un costo del 10-15% rispetto al prezzo di copertina, troppo oneroso per chi, evidentemente è proprio con margini del genere che lavora.
L'editore non vuol saperne, dice il distributore.
Il distributore non ce lo fa fare, dice l'editore.
Paradossi a parte, il problema è IL COSTO.

Seconda premessa: il mancato reso genera danni al sistema.
Perché? Perché il materiale in eccedenza deve essere smaltito. Ecco allora che la fumetteria lo svenderà: in negozio, in fiera (se le fa), ad altri commercianti (che finiranno per portarlo a qualche manifestazione). Su internet.
Quante offerte assurde - in maggior parte illegali, visto che c'è una legge che regolamenta le scontistiche, ma questo è un altro discorso - avete visto girando per fiere e manifestazioni varie? Per "assurdo", intendo dal 30% in su. Spesso 50%: sconti da perdita secca.
Quindi: la fumetteria che svende è scontenta. E non comprerà più quei titoli, magari "sfiducerà" l'intero catalogo dell'editore.
Il lettore, quello che se l'accaparra, sarà contento. Gli altri non troveranno più quei titoli o, pretendendo di trovare anche i numeri successivi (se è un serie) o materiale simile allo stesso prezzo, rimarranno delusi. Perché il 50% può essere l'eccezione, non una pratica commerciale.
L'editore perderà un cliente, un negozio che non investira, in tutto o in parte, nei suoi prodotti. Quindi: la visibilità che ne consegue, la cattiva pubblicità che il libraio farà ai propri clienti, quando questi gli chiederanno il perché dell'assenza di alcuni albi.
Il distributore perderà comunque le vendite che sarebbero passate attraverso di lui.

Per questo, il sistema è sbagliato: perché porta danno a tutti.
Il reso permetterebbe di riassorbile le copie invendute: e l'editore non può non darlo, proprio per motivi "ideologici", visto che sarebbe come dire che non crede nei propri prodotti. L'unica barriera è quella economica: il "costo del reso". Come superarla?
Il distributore Alastor - come detto sopra - ha aggirato il problema: reso totale, ma sconto basso.
Un po' quello che ha fatto Italy Comics alcuni anni fa: anche qui, con una forte diminuzione del margine del negozio.
Solo che... non ha funzionato: in un sistema in cui, online, trovi tranquillamente un 10-15% di sconto, perdere ulteriori punti ti porta a ridurre drasticamente il tuo utile. Quindi a chiudere.
Allora, perché non vedere il problema da un altro punto di vista?
Il reso "costa" 10-15 punti percentuali al sistema?
E SE LI PAGASSE LA LIBRERIA?
Se la libreria si offrisse di rinunciare al 10% del prezzo di cover, MA SOLO PER QUELLO CHE RENDE?
Così, il costo verrebbe pagato solo su quello effettivamente reso, ed il libraio avrebbe si il suo margine, ma anche un piccolo paracadute, che gli farebbe perdere dei soldi (renderebbe perdendo comunque parte di quanto pagato all'inizio), ma gli permetterebbe di rientrare di parte dell'esborso iniziale, SENZA FARE SVENDITE, che danneggiano il sistema senza che ci sia un effettivo beneficio per nessuno. Anzi, come abbiamo visto, scontentando tutti.

Sarebbe bello, su questo, avere un confronto.

2 commenti:

  1. Francesco dimentichi che il materiale reso, per l'editore, è fiscalmente deducibile.
    ora non so dirti in che percentuale e in che modo (rimanenza di magazzino o altro)

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