martedì 11 ottobre 2016

Vendere i propri fumetti ad una fumetteria: un piccolo vademecum

Ad oggi, il post più letto del blog è questo.
Non lo è sempre stato: negli ultimi mesi, ha avuto un incremento assurdo, che ne ha più che triplicato i click. Il motivo è evidente: dopo "come aprire una fumetteria" (argomento che non trattiamo da tempo, e sul quale mi piacerebbe tornare con calma e i giusti tempi per approfondire) "vendere fumetti" è una delle ricerche più gettonate. E sono saltati fuori i nostri post.

Tanti hanno letto, tantissimi li hanno "usati" per mandarci cedoliste.
Oddio: "letti" è una cosa, "capiti ed applicati" un altro paio di maniche.
Ma intanto è stato un inizio.

Proviamo ad aggiornare quanto detto finora, mettendo anche un po' d'ordine, e scrivendo una serie di consigli su come proporre i propri fumetti usati ad una fumetteria, che è comprensibilmente diverso di vendere a privati.

1.
Fatevi una idea di quello che vendete.
Non tanto della valutazione: ma capite almeno se è la quarta ristampa o la prima edizione di un Dylan Dog, se può essere un Tex originale anche se è del 1992; se è il primo numero della prima serie di Spider-Man, pur essendo uscito negli anni duemila, e simili.
Un po' di cultura, anche se "solo" fumettistica, non fa mai male...

2.
Valutazioni.
Non andate su eBay, a cercare le quotazioni.
Almeno: non fatelo se non sapete farlo.
Ovvero: non guardate prezzi di vendita, con la scusa che "se lo vendono a quel prezzo, qualcuno lo comprerà pure" (falsissimo), ma abbiate la cura di cercare oggetti che siano stati effettivamente venduti. Magari più volte.
Ecco, a quel punto, il prezzo è attendibile.
E, se volete vendere il vostro pezzo... fatelo ad una cifra più bassa.

3.
Le condizioni.
Non sottovalutate questo passaggio: quanto in vostro possesso va vivisezionato e valutato nello stato in cui si trova. Quando provi a vendere qualcosa, non puoi definire "non pessimi" o "buoni" degli albi con strappi e scritte. Non puoi, perché altrimenti significa che non hai chiari alcuni concetti, come quello di "ottimo", "buono" e "pessimo".
E non puoi valutare come "nuovo" o "meglio del nuovo" qualcosa che è usato.
E, se è usato, il che vale sempre per dei fumetti acquistati e rivenduti da privati, devi dirlo.

4.
Vendili direttamente ai privati.
Davvero: un consiglio spassionato.
Ve lo dice uno che ha iniziato a farlo perché non concordava con la valutazione di alcuni suoi fumetti (dei quali voleva liberarsi) che aveva fatto un commerciante.
Per questo, avendo TEMPO e VOGLIA, si è messo a farlo da solo.
Ma, ripeto il consiglio: provate a venderli aprivati: se vi andrà bene, guadagnerete di più, se vi va male, avrete comunque fatto una esperienza. E capirete meglio cosa vuol dire fare questo lavoro: lo sbattimento, le seccature, e il concetto di "guadagno" che assume il suo vero valore...

5.
Come proporli?
Nonostante quello che ti ho appena detto, volete ancora provare a venderli ad una fumetteria?
Per proporli, consiglio alcuni importanti passaggi:
-semplicità: "Ho un blocco di 30 Dampyr tra il 50 ed il 100", è sufficiente, non serve mandare un foglio excel coi titoli, il prezzo in lire, in euro, la descrizione: è solo una perdita di tempo ed un lavoro inutile, che non prelude ad una adeguata ricompensa, dato che il valore di vendita AL PUBBLICO di albi del genere è di un euro, massimo uno e mezzo, e che un negozio non ve li pagherà mai più di 10-20 cent l'uno...
-foto no grazie: se servono, altrimenti ve le chiediamo noi. Nove su dieci sono fatte male, e spesso è complicato ricostruire liste partendo da esse. Meglio due righe scritte bene, altrimenti rischiate di fare come la mamma che mi si è avvicinata in fiera: "Mio figlio vende questi", ha detto, sbattendomi in faccia un cellulare con una galleria di foto...
-ordine: se fate una bella lista, o tenete i fumetti imbustati, o comunque in ordine, è più facile vederli e valutarli. Quindi vendere. Se, invece, proponete nonsocosa e solo in blocco e senza metodo o ordine, allora accontentatevi di quello che vi danno.
-condizioni: sano realismo. Evitare frasi tipo "trattasi di materiale in perfetto stato, meglio di quello nuovo", perché il materiale che avete è usato. Quindi: se comune, vale MOLTO meno di quello nuovo, perché se devo prenderlo usato a poco meno che nuovo, lo prendo dal mio fornitore, che è anche meglio; se non comune, magari esaurito e ricercato, è un altro discorso.
Non proponete albi comuni a prezzo di cover, o poco meno, non pensate di fare dagli stessi una cifra paragonabile a quella spesa: non vendete "per recuperare i soldi che ho speso", i fumetti non sono un bene rifugio o un investimento. E' chi compra per rivendere deve (DEVE) guadagnarci, voi che collezionate e/o leggete, no!

6.
Il prezzo, i margini e la fiducia.
Generalmente, l'usato lo vendo in fiera.
In negozio ho un angolo dove metto offerte e/o usato, ma con scarso successo: è normale, generalmente chi entra in una fumetteria, ha un obiettivo, non si mette a guardare e "frugare". Purtroppo.
In fiera è diverso.
Ma stare in fiera non è gratuito: dal 15% al 30-35% di quello che si vende, va a coprire i costi della fiera. La percentuale varia, ovviamente, da fiera a fiera, e dipende anche da quanto si incassa.
Ma pensate questo: se, tornando all'esempio succitato, Dampyr si compra a 10 cent e si vende a 1 euro, parlando di numeri comuni non esauriti e non recenti (più ricercati), pensate che 20-30 cent di quell'incasso, vanno "alla fiera". Quindi il margine si riduce. Pensate alle tasse, IVA sull'usato, imposte sul reddito, e vedrete che, di quei 90 cent di "guadagno" apparente, forse 30 arrivano alla fine nelle tasche del libraio. E, magari, se si tratta di materiale non particolarmente facile da vendere, ci vogliono anni perché accada...
Per questo, fidatevi, o lasciate perdere. Il commerciante non vuole fregarvi: se lo pensate, allora vendete per conto vostro, su eBay o altrove, come vi ho già consigliato di fare, mettendo in conto si, di incassare di più, ma a fronte di fatica, costi (tanti) e perdite di tempo (tantissime) e di parte del materiale, che risulterà invendibile. Altrimenti, fidatevi e cercate di vendere in blocco.
Ovvio che il libraio cercherà di pagare il tutto il meno possibile, come voi di strappare il miglior prezzo.

7.
Educazione.
Chi vi risponde, sia via mail che in negozio o in fiera, sta lavorando.
Non fate valutare i vostri fumetti, se non intendete venderli, perché prendere una lista, calcolare un prezzo, è un lavoro. Spesso mi capita di passarci del tempo, sentendomi poi dire "non voglio assolutamente venderli... è solo per sapere quanto valgono". Se volete una opinione, svincolata dalla vendita, ditelo chiaramente: nessuno si sottrarrà dal darvela.
Se vi state liberando degli ultimi pezzi della vostra collezione, e vi siete già venduti il meglio del meglio (giustamente, eh!) su eBay o comunque a valutazioni più alte, non fatelo capire. Personalmente, quando entrano in negozio, mi danno una lista, commento che non sono cose facilissime da vendere, e mi dicono "eh... le cose migliori me le sono già vendute su XXX", mi girano un po' le scatole. Idem quando mi fanno capire che è "un'asta": non è corretto, se non lo si dice prima e, soprattutto, indispone chi lo fa per lavoro.
E, per finire, se ti rispondo dandoti una valutazione ed una spiegazione, abbi almeno la cortesia non dico di dirmi grazie, ma quantomeno di informarmi che non sei interessato...


Vedo in giro i prezzi di tanti privati, che vendono cose più care di quanto le farei io.
Un privato non da le mie stesse garanzie, dal "diritto di ripensamento", a tutto quello che comporta avere un negozio. Un privato non paga le tasse, non ha i miei costi di gestione.
Eppure, fa prezzi alti come un negoziante.

Un po' più di consapevolezza, nel comprare, come nel vendere, aiuterebbe sicuramente ad avere un mercato dell'usato che funziona meglio...

Per finire: questi sono semplici consigli: se ne avete altri, postateli pure qui sotto.
Ma, vi prego, non usate questo post - come fatto per i precedenti - per chiedere valutazioni!!

2 commenti:

  1. C'è un aspetto basato sulla mia limitata esperienza che mi sfugge nella compravendita di fumetti usati (non necessariamente attraverso fumetterie).
    Ogni tanto mi capita di vendere qualche fumetto usato su ebay, parlo principalmente di graphic novel o di integrali che raccolgono più volumi in ottime condizioni (qualcosa tipo i 100% panini, per capirsi): per venderli devo metterli a prezzi (comprensivi anche di spese di spedizione) molto bassi, sempre meno del 50%.
    Poi mi capita di cercare di acquistare la stessa tipologia di prodotti, sempre usata, su ebay: trovo prodotti messi in vendita a prezzi assurdi (considerando la spedizione, sono di solito il 10-20% in meno del prezzo di copertina). Questo avviene sistematicamente, non capisco come mai ci sia questa divergenza fra offerta e domanda: se voglio vendere un usato devo abbassare tantissimo il prezzo, se voglio comprare un usato mi devo accontentare di un risparmio davvero modesto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non so che dire, dovrei avere degli esempi concreti. Posso dirti che, magari, tu tieni il prezzo basso e vendi subito, altri lo tengono + alto e ci mettono di più.... detto questo, se compri usato non particolarmente raro a prezzi elevati, sbagli tu :)

      Elimina