domenica 16 ottobre 2016

La fiera vuota. Ma con le persone dentro.

Proprio su queste pagine, sono stato spesso critico con i miei colleghi.
Maleducazione, prezzi non esposti, tendenza più o meno evidente a volerti fregare, sono i vizi più diffusi, soprattutto tra gli espositori delle fiere (che, nove su dieci, NON sono negozianti...).

Come detto:
Se il prezzo è poco chiaro, se tu venditore butti roba su uno scatolone sotto il tavolo, e quando ti chiedo quant'è mi dici che "sono quasi tutti a un euro, più meno, ma dipende dal pezzo", e che guarda caso, proprio quello che ho preso io, ma proprio quello, costa cinque… Beh, se questo è l’atteggiamento, francamente, più che un venditore, sei un piccolo truffatore.

Ecco: questi vizi, fanno malvolere il venditore, bollandolo come disonesto, e gettando discredito su tutta la categoria.

Qui parliamo, però, di un altro brutta abitudine: quella di lasciare le fiere prima dell'orario di chiusura.
Non "poco" prima: fermo restando che sempre di bruttura si parla, mi riferisco a coloro che hanno il vizio di abbandonare i tavoli nel primo pomeriggio della domenica.


Qui sotto i perché ed i percome.



Intanto, se non vi basta la foto qui sopra, guardate la ricca gallery che, qui sotto, ben spiega il fenomeno.

Le foto sono state effettuate a Bologna Comics intorno alle 15 della domenica, TRE ore prima della chiusura ufficiale, anche se la situazione era questa già da un paio d'ore.





Perché esiste questo problema?

Le motivazioni, sono comprensibili: alcune tipologie di merce, non si vendono, la domenica.
Antiquariato, essenzialmente. Il pubblico festivo è composto da famiglie, in linea di massima.
Chi cerca le strisce di Tex, le figurine anni sessanta, il giocattolo da collezione, viene al sabato, quando non durante l'allestimento.

Per questo, spesso, già la domenica mattina si comincia a sbaraccare.

Il che è un male: da un lato perché danneggia l'organizzazione stessa, visto che se un visitatore viene alla domenica e vede che metà dei banchi è vuota, molto probabilmente non torna l'anno dopo. 
Ma, d'altronde, se non è la fiera stessa a voler sistemare la situazione, essendo anche l'unico soggetto legittimato e con gli strumenti per farlo, mi sta anche bene che ne subisca un danno.

Il problema è per i colleghi espositori: lavorare ore ed ore, con il passaggio dei carrelli, il rumoroso smontaggio di mobili e mobiletti, le porte spalancate, e i visitatori che si lamentano, non è il massimo. Soprattutto, perché il pubblico stesso è invogliato, di fatto, ad andarsene: già se spostate UN fumetto da sotto gli occhi di un cliente, generalmente, lo state cacciando dal vostro tavolo.
Figurate se è mezza fiera ad andarsene... e neanche in silenzio!

Come ovviare?
Non spetta a me, dirlo.
Quando ho organizzato una manifestazione, conscio del problema, ho scritto questo nel contratto/regolamento che ogni espositore deve firmare...

Art. 7 - Il disallestimento degli stand sarà consentito esclusivamente dalle ore 20:00 alle ore 24:00 dell’ultimo giorno della manifestazione e dalle ore 9:00 alle ore 13:00 del giorno successivo. In nessun caso saranno consentite tali operazioni in fiera al di fuori dell'orario prestabilito. La contravvenzione al divieto di disallestimento degli stand durante l'orario di apertura al pubblico della mostra, determinerà una penale a carico del contravventore di un importo pari al doppio del costo dello stand, oltre che alla esclusione dalla partecipazione alle manifestazioni organizzate dall'Associazione.

Ed ha funzionato. Sempre.
Chiaro, no?

Malcostume e maleducazione, ed è un vero peccato, a fronte di una bella manifestazione, con un buon pubblico che, francamente, meritava di meglio... 

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