mercoledì 19 ottobre 2016

Lion porta Miller a Lucca: che c'è da scandalizzarsi?

Con neanche un mese di ritardo, Lion Comics ha reso note le modalità per avere un autografo di Frank Miller a Lucca Comics 2016.

Frank Miller incontrerà il pubblico per autografi durante due signing session che si terranno alla ore 11,30 di VENERDÌ 28 OTTOBRE e DOMENICA 30 OTTOBRE, presso il BATMAN VILLAGE che sarà allestito nella Casermetta San Donato sulle Mura Urbane.
Regolamento per accedere alle SIGNING SESSION con FRANK MILLER
Per accedere alle due signing session bisognerà acquistare il volume DC Prestige – Batman: Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro, edizione a tiratura limitata che sarà disponibile esclusivamente in fiera.
Il maestro realizzerà complessivamente 225 autografi a sessione, durante le quali dedicherà la copia del prestige a tutti coloro che l’avranno acquistata. Per acquistare il volume ci sono due modalità:
1) Acquisto online del volume con ritiro direttamente al Batman Village, che sarà possibile prenotare sul nostro shop completando l’acquisto ai seguenti link:
- DC Prestige Batman: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro – Signing Session di venerdì 28 ottobre 2016 (225 copie)
- DC Prestige Batman: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro – Signing Session di domenica 30 ottobre 2016 (225 copie)
Online sono state messe in vendita 450 copie, che corrispondono al numero di autografi che ci ha assicurato il maestro (225 copie a sessione). A tutela degli acquirenti, chiediamo loro di portare la ricevuta di pagamento che testimoni di essere il legittimo proprietario del volume prenotato. L’albo rimarrà in vendita online fino a lunedì 24 ottobre alle ore 17,00.
2) Acquisto direttamente in fiera presso il Batman Village (qualora il volume non fosse andato esaurito in pre-vendita). Una volta acquistato, dovrete indicare il vostro nominativo da mettere in lista, sempre presso lo stand del Batman Village.
Affinchè la signing session possa procedere in maniera ordinata e funzionale, la fila per l’autografo si terrà all’esterno del Batman Village e, in base all’ordine di arrivo, si potrà incontrare il maestro. Il controllo verrà effettuato al momento di entrare  nella Casermetta San Donato (per cui vi chiediamo di non mettervi inutilmente in fila qualora non abbiate acquistato il volume)!
Nella nostra mappa online è indicata l’ubicazione del BATMAN VILLAGE, evidenziata col logo del pipistrello più amato dei fumetti!

Apriti cielo.
Polemiche su polemiche.
Commenti assurdi e al limite del ridicolo.

Qui sotto, dico la mia. Che semplifico con un: "E che c'è di sbagliato?".


Premessa, doverosa.
Credo di aver parlato di Lion, soprattutto male, anche se unicamente da un punto di vista distributivo/commerciale, in mille modi.
Qui descrivo bene la situazione di cui parlavamo prima: un albo ultralussuoso ed ultralimitato, allestito in fretta e furia da un editore che non riesce a produrre i gadgets del Batman Day (due volte su due), che tarda qualsiasi pubblicazione, tanto da far attendere (almeno) SEI MESI per dei semplici contenitori di cartone, gli ormai mitologici "cofanetti del quinto anno"... che tipo di affidabilità c'è, per un prodotto del genere?

E trovo scorretto che questo volume venga reclamizzato sui cataloghi che PAGANO le fumetterie, senza una regolare distribuzione, sfruttando indebitamente la rete di vendita solo per farsi pubblicità.

Detto questo, francamente non trovo assurde le modalità per avere un autografo del "maestro": stiamo parlando del miglior autore da invitare al mondo, probabilmente. Scrittore, disegnatore, ha realizzato capolavori assoluti come Sin City, 300, ma soprattutto Daredevil Born Again, Batman Anno Uno e Il Ritorno del Cavaliere Oscuro.
La realizzazione di un'area apposita, la stampa ed i diritti per il volume, il gettone di presenza... pensate che tutto questo si paghi coi soldi della variant di Razza Suprema?

La questione è semplice: ritenete che l'autografo - che è un prodotto - valga i 100 euro (98 e spicci se preso online... le spese di spedizione sono una bufala) del prezzo? Compratelo.
Altrimenti...no!

Un bene ha un costo: chi lo produce, conosce bene quanto ha investito per realizzarlo.
Miller a Lucca è un enorme spot pubblicitario: poteva essere gestito meglio, come comunicazione e immagine? Penso di si. Ma il resto è solo chiacchiericcio: se l'editore ha messo quel prezzo, evidentemente ci sono alti costi di gestione.

Ci sono tanti modi migliori di spendere 100 euro: fatelo!
Ma è inutile polemizzare per questa situazione.

Anzi: l'editore va lodato per aver evitato la solita riffa (ai limiti della legge), che pare essere la moda più diffusa. Come giù detto a proposito di saldaPress con Adlard e Cho, anche stavolta vince il merito. Si, perché preferirei spendere 100 euro - come ogni fan degno di questo nome - piuttosto che cifre più basse, ma che non mi darebbero la certezza di raggiungere il mio obiettivo.

Purtroppo, e questa secondo me è la pecca maggiore, è davvero impensabile che l'autore non faccia neanche un disegnino veloce. Niente di che: ma l'autografo di Miller può farmelo anche il mio compagno di scuola delle superiori, quello che faceva le firme false sui libretti delle giustificazioni.

Una roba "alla Quesada", sempre Lucca, ma 2003... è proprio impossibile pensarla?




C’è chi ha fatto il suo grosso investimento per portarlo a Lucca Comics & Games 2016, per realizzare il sogno di quei fan che sognavano da decenni un incontro del genere. Non tutti i sogni sono gratis o legati ad eventi fortunosi (come ad un sorteggio). Frank Miller non è un sogno per tutti!

In conclusione, continuo a pensare che forse sia è il momento di ricominciare, per editori e distributori, ad investire nel quotidiano: portare l'autore a Lucca è sicuramente una mossa valida. Ma se non si aiutano - in vari modi e, spesso, con piccolissimi investimenti! - i negozi sul territorio, non si può seminare nulla.
Si rimane un anno intero a organizzare, parlare e poi rendicontare Lucca, e al massimo altri due o tre appuntamenti che contano, senza far crescere tutta la filiera che è alla base di un sistema distributivo sano e solido.

9 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Concordo: niente da scandalizzarsi. La RW/Lion (Alastor) ha usato un ottimo discriminante e tutti i commenti negativi sulla pagina facebook sono (quasi) ridicoli. L'unica critica che io muovo è il volume in sè: niente anteprima, solo descrizione e se poi è una fregatura, stampato male e qualche errore di traduzione... Non male avere una dedica, anzi una firma, su un qualcosa di errato. Anche perchè loro, i tipi lacoontici di cui sopra, non sono certo molto famosi per la loro cura dei loro volumi.
    Anche con Jim Lee mi rifiutai di prendere il volume di Hush di sole matite per avere l'autografo: un volume stampato in quel modo mi sembrava una presa in giro, anche se ho rosicato molto non avere l'autografo di Lee. Almeno riuscì a fare un foto a Jim Lee, al sensei Miller credo sarà impossibile...

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    1. beh, in tal caso potrai strappare la pagina con l'autografo e rendere il volume :)

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  3. Qui si ha la memoria corta : Miller è già venuto negli anni 90 in Italia ( mi pare Expocartoon) e non bisognava certo sborsare cifre simili per avere un disegnino ( e non una firmetta)
    Idem quando venì Jim Lee insieme a Scott Campbell e altri della Wildstorm : si comprava un albetto da max 8000 lirette e ti facevano anche un bel disegnino.
    Altri tempi.
    Oggi si lucra abbestia sulla pelle dei fan.

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    1. e negli anni 90 scorreva miele nei fiumi, uscivano oro e diamanti dai bancomat, le ragazze te la davano appena chiedevi loro il nome.
      Dagli anni '90 sono passati quasi 30 anni: il mondo è cambiato. E' cambiato anche il mondo del fumetto: se, allora, magari miller veniva gratis, oggi - che è un professionista affermato e non più giovane - vuole essere pagato. Se negli anni novanta lo leggevano in mille, oggi sono in 100. Ci sono molti, moltissimi paramentri diversi: come si può continuare a pensare ancora in quell'ottica?

      ps: "si lucra sulla pelle dei fan", no, no proprio. Senza quei soldi, pensi che "i fan" lo avrebbero visto, oggi, miller a lucca?

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  4. E io ti rispondo con "senza quei fan, Miller oggi sarebbe chi è o servirebbe hamburger a Mc Donald ?"
    E scusa, io gli anni 90 li ho vissuti e Miller è venuto nel 1994 , quindi 22 anni fa e non trenta.
    Ma tu c'eri, almeno ?
    No perché, guarda che Miller era già stra-famoso all' epoca ( almeno in USA ), quindi non credere che sarà venuto da noi gratis: probabilmente, aver lavorato ad Hollywood ( cosa che aveva fatto già a inizi 90 con la scenggiatura di Robocop 2 ) gli ha montato la testa, o forse è la Lion a voler lucrarci sopra, o entrambe le cose, chissà.
    Ma neppure James o' Barr ( il creatore de " il Corvo" ) faceva richieste simili ( anzi, con 150 euro ti vendeva un suo disegno originale di una testa e spalle semi colorato: penso che chiunque avrebbe speso più volentieri questi soldi per un disegno chinato di Miller che per una firmetta su un volume) o un Go Nagai fanno richieste simili per un autografo, di chiunque sia la colpa è un comportamento ingiustificabile.

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  5. "probabilmente l'aver lavorato a hollywood gli ha montato la testa". E... perché non avrebbe dovuto? HOLLYWOOD!

    Io non c'ero: 22 anni fa è comunque UN'ERA GEOLOGICA!
    E, scusa... "miller senza i fan", no, dai... è pretenzioso: Miller ha CREATO i suoi fan...

    E, in ogni caso, ragazzi: è il mercato. La "passione" è per i fan, non per chi ci lavora...

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  6. "probabilmente l'aver lavorato a hollywood gli ha montato la testa". E... perché non avrebbe dovuto? HOLLYWOOD!

    E quella porcata di Spirit ( mega flop al botteghino, aggiungo) , che gli ha fatto credere che girare un film fosse una cosa alla portata del primo che passa ?
    Miller è troppo pompato , e da quando ha cominciato a fare Sin City per Dark Horse che non ne azzecca più una, ricicla sempre i soliti dialoghi e idee all' infinito.
    300 il fumetto è una vaccata, c'è Historie di itoshi Iwaaki che vale 1000 volte di più.

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