domenica 31 maggio 2015

#EditoriCreativi 31: Problemi di comunicazione

Scelte dubbie, comportamenti al limite dell'illogico: cosa fanno i nostri eroici (??) editori preferiti (??) quando non sono impegnati a pianificare la conquista del mondo?
Continua la saga di EDITORI CREATIVI... una rubrica più o meno mensile, ma che potrebbe tranquillamente essere settimanale, e pure con un paio di spin-off...


Come diceva il Re dell'Immobiliare sul capolavoro American Beauty "bisogna proiettare un’immagine di successo in qualsiasi situazione".

E questo è il credo della Panini, grande azienda molto "americana" nella comunicazione.

Quando si lancia qualcosa di nuovo, lo si strombazza ai quattro venti.
Viceversa, quando le cose vanno male, non si dice. Si aspetta, magari, che qualcuno chieda. Ed allora, si risponde, ma usando termini come "sospensione" invece di "chiusura".

Qualche settimana fa, un cliente mi contatta perché ha letto sulla pagina FB di Panini Comics, che le serie dell'universo Valiant sono state sospese dall'editore di Modena. Nessun annuncio ufficiale sul sito, niente comunicati sui social... solo una risposta ad una precisa domanda sulla pagina FB ufficiale.

Poi, qualche giorno dopo, a fronte di un buon sito di informazione che fa bene il proprio lavoro, arrivano alcune risposte.

Non entro nel merito, anche se penso che partire con edizioni da libreria, a 9,90 euro, prezzo economico ma comunque non popolare, per poi passare a spillati a basso prezzo, non sia poi il massimo: scontenta sia i collezionisti, i quali passano da bei volumi monografici a spillati antologici, e non agevola chi vuole iniziare a seguire le serie, che si ritrova albi (relativamente) economici, ma con serie già iniziate.
Intitolare poi un albo a Unity è un suicidio...

Ma, al di là del merito, questa intervista è una risposta ufficiale. Di due settimane fa.
Da allora, non sono arrivate comunicazioni di sorta.
Se non segui la pagina FB della Panini - e io la seguo ma non me ne ero accorto - o se non controlli tutti i giorni i siti informativi sul fumetto - faccio anche questo, ma mi è sfuggito - questa news te la sei persa. E magari, visto che sei un negoziante, hai continuato a consigliare le serie Valiant. Magari pure a riordinarle.

E' possibile che il più grande editore italiano lavori in questo modo, e non riesca a far partire una comunicazione per i librai?
Nessuno critica la chiusura di queste serie: quelle sono scelte editoriali. Se qualcosa non vende abbastanza, non si può obbligare un editore a pubblicarlo.

Ma, almeno avvisare?

Così come, sarebbe bello sapere che fine ha fatto il volume tre dell'Hulk di Peter David, o il due del Devil di Ann Nocenti, come pure l'attesissima ristampa del primo tomo del Devil di Brian Bendis (ho un cliente che ha fermi in casella tutti gli altri albi da sei mesi...).

Per distributori che fanno newsletter per qualsivoglia facezia, e che sono pappa e ciccia con gli editori maggiori, è così difficile avvisare di ritardi e cancellazioni? Non credo.
Altrimenti, viene da sospettare che, al di là del mancato avviso per questione di immagine (ricordate? Proiettate un immagine di successo!!), ci si marci anche un po' sopra...

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