mercoledì 20 maggio 2015

Perché ARF? Intervista a Massimiliano Clemente (Tunue)

Domani è la vigilia dell'ARF, il festival del fumetto che si svolgerà a Roma dal 22 al 24 maggio.

Noi ci crediamo: abbiamo uno stand bello grande, e presto vi daremo anche le nostre motivazioni, magari aggiungendo il reportage giorno per giorno della manifestazione.

Approfittiamo di questo spazio, per fare una sorta di "prologo" all'ARF, sentendo Massimiliano Clemente, direttore editoriale di Tunue.



Come mai siete all’ARF?
Un festival che dichiara di far tornare protagonista il fumetto e di basarsi su storie, segni e disegni non può che avere la Tunué al suo fianco. Poi ARF è organizzato da autori che conosciamo molto bene: amici ai quali siamo affezionati e che stimiamo professionalmente.
Daniele, Stefano, Paolo, Fabrizio e Mauro, oltre all’ARFiere Luca sono riusciti nell’impresa di riportare a Roma – e rendere centrale e fondante – il fumetto e la sua capacità di affabulare, emozionare, affascinare.

Quanto credete e cosa farete per questa manifestazione?
Ci crediamo totalmente e lo sosterremo con tutte le nostre risorse. Siamo tornati da pochi giorni dal Salone del libro di Torino, ma siamo subito pronti a ripartire per condividere questa nuova avventura.
È sempre eccitante iniziare un nuovo percorso, affiancare i nostri partner in quello che sarà un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori di questo settore.
Nell’anno dei festeggiamenti per il decimo anniversario della Tunué, sono certo che l’ARF sarà la ciliegina sulla torta e che fra altri due lustri potremo dire: abbiamo partecipato fin dalla prima edizione.

Proprio per questo abbiamo organizzato:
- il workshop di Tutti possono fare fumetti con Gud,
- il laboratorio La magia del fumetto con Grazia La Padula,
- il laboratorio Amina e il vulcano con Simona Binni,
- la presenza nello spazio Job ARF per la valutazione degli inediti,
- mostre nell’area Kids.

Rispetto a Romics, cosa vi aspettate?
Diciamo subito una cosa: Romics e ARF non li vediamo contrapposti, ma come le due facce della stessa medaglia. Il fumetto è un linguaggio articolato e in grado di contaminare diversi settori e generare fenomeni sociali e di costume. Se Romics è più aperto all’aspetto ludico e socializzante per una generazione focalizzata maggiormente su animazione e games, ARF punta sulle storie a fumetti e sull’approfondimento tematico.
Per andare subito al punto: non è che all’ingresso dell’ARF ci sarà scritto «no cosplay», ma, almeno programmaticamente, non c’è uno spazio ad hoc. Non vorrei essere frainteso: la Tunué ha analizzato i cosplayer con un saggio seminale e tutt’ora fondamentale di Luca Vanzella, quindi sappiamo di cosa stiamo parlando e non abbiamo pregiudizi sui ragazzi (ma anche qualche adulto) che si travestono. Il problema è quando diventano «rumore» che sovrasta ogni altro aspetto legato al fumetto. A noi piace la contaminazione e il dialogo, ma vorremmo anche che ciò avvenisse in entrambe le direzioni.

E… per il futuro?
La Tunué è sempre in movimento, sia materialmente (al ritorno dall’ARF si ripartirà per Etna Comics, a Catania, e per Un mare di libri, a Palermo), sia programmaticamente: il 2015  riserverà ancora tante sorprese nelle proposte editoriali legate alla narrativa e al fumetto. Tra queste ultime, stiamo lavorando in due direzioni che amplieranno ancora di più il nostro bacino di lettori. E vi assicuro che hanno del clamoroso!

Grazie e buon ARF!

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